I campioni d’Italia in carica riescono a reagire alla pesante battuta d’arresto al Maradona contro l’Atalanta schiantando un buon Monza all’U-Power Stadium. L’undici di Calzona riesce a reagire ad un primo tempo non convincente, nel quale erano andati sotto grazie al gol di Djuric, con una ripresa memorabile. I partenopei segnano la bellezza di quattro reti in 14 minuti con le marcature di Osimhen, Politano, Zielinski e Raspadori, appena entrato in campo.
I ragazzi di Palladino rimangono a galla con un golazo di Colpani ma, alla fine, sono costretti ad alzare bandiera bianca. I tre punti vanno quindi al Napoli, un bottino prezioso in vista del complicato inseguimento ad un posto in Europa per la prossima stagione.
Le scelte dei tecnici
Per lo scontro con i campioni d’Italia in carica, Palladino è costretto a diversi cambi nel suo undici titolare. In difesa torna Caldirola a dare una mano ad Izzo, Pablo Marí e Birindelli. A centrocampo staffetta forzata tra lo squalificato Pessina ed Akpa Akpro mentre è confermato Gagliardini. In avanti, nuova panchina per Colombo: parte dal primo minuto Djuric con l’ex Zerbin accanto a Colpani e Dany Mota sulla tre quarti.
Per riprendersi dal pesantissimo passo falso al Maradona contro l’Atalanta, Calzona si affida ancora alla coppia Juan Jesus-Rrahmani al centro mentre a sinistra Olivera la spunta nei confronti di Mario Rui. Vista la prova mediocre della mediana con la Dea, torna dal primo minuto Zielinski accanto ad Anguissa e Lobotka. Le notizie migliori arrivano dall’attacco: l’acciaccato Ngonge è titolare al posto di Politano mentre accanto ad Osimhen torna il recuperato Kvaratskhelia.
Il Napoli gioca, Djuric segna
L’approccio del Napoli all’ex Brianteo sembra quello giusto, con l’undici di Calzona che è da subito molto aggressivo, rinchiudendo il Monza nella propria metà campo con un giro palla rapido ed efficace. Il primo a testare i riflessi di Di Gregorio è il rientrante Kvaratskhelia al 5’ ma la difesa biancorossa riesce a chiudere ogni varco. I padroni di casa, però, si rivelano letali in contropiede, approfittando dell’ennesima disattenzione della retroguardia partenopea. Azione corale dei brianzoli che si sviluppa sulla sinistra con un bel cross calibrato alla perfezione dall’ex Zerbin per la testa di Milan Djuric: l’ex Verona riesce ad anticipare Juan Jesus e girare sul palo lontano di testa. Niente da fare per Meret, che è costretto a subire la prima rete del bosniaco con la maglia del Monza.
Il gol a freddo non cambia di molto il piano partita dei ragazzi di Calzona, che continuano ad attaccare in maniera ordinata, cercando varchi nell’attenta difesa dei padroni di casa. La prima grossa occasione arriva al 16’: flipper in area su calcio d’angolo e pallone che finisce sui piedi di Di Lorenzo. Girata immediata la sua a pochi passi da Di Gregorio ma la sfera finisce altissima sopra la traversa. Se il Napoli domina il possesso, i brianzoli trovano comunque il modo di rendersi pericolosi in avanti, specialmente grazie alla tecnica di Colpani. Al 25’ è Ngonge a provare a fare tutto da solo, saltando un avversario e tirando subito verso la porta: Pablo Marí devia in angolo. Tre minuti dopo Dany Mota rimedia una leggera distorsione alla caviglia ed è costretto a lasciare il campo a Daniel Maldini. Il Napoli appare un po’ troppo compassato ma riesce a rimanere alto dalle parti di Di Gregorio, pur senza creare chiare occasioni da gol.
Il finale di tempo vede un paio di episodi controversi, dal contrasto in area tra Zerbin e Ngonge al fallaccio di Juan Jesus su Maldini a centrocampo ma Doveri decide di lasciar correre. Se al 38’ il tiro di Maldini da fuori area è troppo debole, il Napoli è decisamente più pericoloso: Di Gregorio sbaglia lo stop e per poco Osimhen non lo beffa. Il portiere monzese riesce a rimediare in maniera forse fallosa per poi essere graziato da Kvaratskhelia, che spreca a porta vuota. Il Napoli chiude in avanti, liberando al tiro ancora il georgiano: gran cannonata la sua, ma poco precisa. Nei 4 minuti di recupero concessi dall’arbitro per i tanti infortuni, i partenopei continuano a spingere ma rischiano di venir trafitti dalle ripartenze del Monza. Alla fine, però, si va negli spogliatoi col vantaggio minimo dell’undici di Palladino.
Cinque gol in 14 minuti
Nessun cambio per entrambi i tecnici durante l’intervallo, con il Napoli che parte deciso a riequilibrare quanto prima una partita forse determinante per la corsa all’Europa. I partenopei sono ancora aggressivi e trovano il modo di arrivare al pareggio dopo soli 3 minuti: a segnare è Ngonge, con un tiro sul palo lontano che batte Di Gregorio. La gioia dura molto poco, visto che l’ex Hellas era partito in fuorigioco. Al 53’ Palladino cambia ancora, richiamando Zerbin e l’ammonito Akpa Akpro per Ciurria e Bondo, mentre Calzona sostituisce Ngonge con Politano. Neanche il tempo di sistemarsi in campo e il Napoli trova il pareggio: cross molto alto di Anguissa che trova l’elevazione prodigiosa di Victor Osimhen. Colpo di testa preciso che non lascia speranze a Di Gregorio: l’avanti nigeriano cade sul volto e rimane a terra qualche secondo prima di riprendere. Il Napoli non si ferma e passa in vantaggio un minuto dopo grazie ad una prodezza balistica del nuovo entrato Politano, che indovina un tiro a giro perfetto che s’insacca proprio al sette.
L’uno-due micidiale dei partenopei ribalta di colpo l’inerzia della partita ed il Monza non riesce a reagire immediatamente ad un Napoli tornato cinico e determinato. Gli assalti dell’undici di Calzona sono arrembanti e, nonostante la difesa del Monza sia in trincea, alla fine il Napoli passa ancora con un tiro dalla distanza di Zielinski che lascia basito Di Gregorio. Momento pazzesco della partita con il Monza che, sul rovesciamento di fronte, riapre di colpo una partita chiusa a tripla mandata grazie ad una magia di Colpani. Il laterale fa tutto da solo, trovando spazio al limite dell’area per mettere un mancino a giro delizioso che bacia il palo lontano per gonfiare la rete. Il gol che fa esplodere di gioia l’U-Power Stadium rende l’ultima mezz’ora di questo incrocio ancora più emozionante, specialmente quando Di Gregorio riesce in qualche modo ad intercettare in uscita il tocco di Osimhen che sarebbe valso il 4-2.
Al 67’ nuovo doppio cambio per Calzona che richiama in panchina Zielinski e Kvaratskhelia per dare una mezz’ora scarsa a Cajuste e Raspadori. La mossa funziona immediatamente grazie ad un regalo di Pasqua in ritardo di Di Gregorio: il portiere del Monza non trattiene un tiro secco ma centrale e l’avanti della Nazionale si avventa sul pallone, insaccando a porta vuota il 4-2. Il nuovo doppio vantaggio dei partenopei scuote le sicurezze del Monza, che non sembra in grado di reagire con la solita determinazione. Il Napoli prova ad infierire con una splendida rovesciata di Osimhen ma, stavolta, Di Gregorio non si fa sorprendere. Palladino reagisce gettando nella mischia Valentin Carboni e Kyriakopoulos ma il pallino del gioco rimane in mano agli ospiti. L’infortunio di Olivera costringe Calzona a mettere in campo Mario Rui ma il Napoli è in controllo totale. Non c’è tempo per altro: all’ex Brianteo vince e convince il Napoli per 4-2.
Il tabellino
MONZA (4-2-3-1): Di Gregorio; Birindelli (74’ Kyriakopoulos), Marì, Caldirola, Carboni; Akpa Akpro (53’ Bondo), Gagliardini (74’ V. Carboni); Zerbin (53’ Ciurria), Colpani, Mota (28’ Maldini); Djuric. Allenatore: Raffaele Palladino
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera (79’ Mario Rui); Anguissa, Lobotka, Zielinski (67’ Cajuste); Ngonge (53’ Politano), Osimhen, Kvaratskhelia (67’ Raspadori). Allenatore: Francesco Calzona
Marcatori: 9’ Djuric (M), 54’ Osimhen (N), 56’ Politano (N), 60’ Zielinski (N), 61’ Colpani (M), 68’ Raspadori (N)
Ammoniti: 40’ Ngonge (N), 45’ Akpa Akpro (M), 83’ Donati (M), 87’ Caldirola (M)
Espulsi: -
Arbitro: Daniele Doveri (Roma 1)
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.