
Se noi persone normali fossimo come i calciatori, probabilmente il problema della sovrapopolazione mondiale sarebbe automaticamente risolto per estinzione. Basta guardare una partita per accorgersene: con un semplice buffetto, a volte anche un sospiro, magari un piccolo tocco, si riesce a ridurre in brandelli l’avversario, che piomba a terra neanche fosse stato colpito da un drone nemico. Per carità, non facciamo nomi: tanto sono sotto gli occhi di tutti. E poi, comunque, per i tifosi i simulatori vestono sempre la maglia degli altri.
Per cui, per questa volta, parliamo di allenatori, visto il caso della settimana e il colpevole per tutte le stagioni, ovvero Josè Mourinho. Certo, l’attuale tecnico del Fenerbahce ha fatto una cosa brutta stringendo il naso dell’allenatore avversario del Galatasaray a fine partita. Non si fa, davvero. Ma siccome l’unico cattivone del calcio è sempre lui, nessuno ha posto rilievo al vero vincitore della settimana, cioè appunto Okan Buruk. Che, sentita appunto la stretta di Mou (che ha reagito male – malissimo - a una provocazione, altro particolare passato sotto silenzio) si è gettato a terra come se fosse stato nella scena finale di un film di guerra.
Insomma: è stramazzato, è svenuto, si è coperto il volto dolorante e ululante: chissà cosa sarebbe successo se qualcuno gli avesse fatto male per davvero.
Ma tant’è, nel calcio è tutto normale, per cui Mourinho avrà la giusta e lunga squalifica, mentre Buruk tornerà in panchina come nulla fosse. Anche se in effetti, come sempre capita, ci ha presi per il naso pure lui.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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