"Nessun rispetto per ten Hag, lo United mi ha tradito". CR7 choc

Il campione portoghese ha rotto definitivamente con il Manchester United e con il suo allenatore: "Sono diventato la pecora nera e non hanno avuto nessuna empatia nemmeno quando mia figlia era malata". Addio scontato a gennaio

"Nessun rispetto per ten Hag, lo United mi ha tradito". CR7 choc

Tra Cristiano Ronaldo, Manchester United e il mister ten Hag è rottura definitiva. A gennaio difficilmente vedremo ancora il fuoriclasse portoghese tra le fila dei Red Devils per via delle dichiarazioni al vetriolo rilasciate dal giocatore ai microfoni del tabloid inglese Sun. Il 37enne di Funchal non ha usato mezzi termini ed è andato dritto al punto: "Il Manchester United mi ha tradito, non rispetto ten Hag perché lui non ha mostrato nessun rispetto per me. Il club ha provato a forzarmi ad andarmene, non solo l'allenatore ma tutti quelli intorno alla Società e mi sono sentito tradito. Io sento che qualche persona non mi voglia più allo United, non solo quest'anno ma anche la scorsa stagione. Sono diventato la pecora nera e non hanno avuto nessuna empatia nemmeno quando mia figlia era malata".

Un ritorno non gradito

Cristiano Ronaldo è tornato al Manchester United, a fine agosto del 2021, a distanza di oltre 12 anni dalla sua prima esperienza ad Old Trafford. L'ex giocatore del Real Madrid ha spiegato la sua scelta di tornare a vestire la maglia che l'aveva visto protagonista per sei stagioni tra il 2003 e il 2009. "Non si sono evoluti dopo che Ferguson ha lasciato. Quando ho deciso di venire di nuovo qui ho seguito il mio cuore. Sir Alex mi ha detto che non sarebbe stato accettabile che me ne andassi al City. E io ho risposto 'ok boss'. Rangnick? Se non sei un allenatore come puoi diventare il manager dello United? Io non lo avevo mai sentito nominare".

Ronaldo è entrato anche in tackle scivolato nei confronti di una bandiera dello United come Wayne Rooney che ha criticato duramente il portoghese per il suo atteggiamento:"Non so perché mi stia criticando così aspramente. Probabilmente perché lui ha finito la sua carriera e io invece gioco ancora ad alti livelli". Queste sue parole sembrano il preludio ad un addio che appare scontato ed arrivato forse volutamente prima della sosta per i Mondiali in Qatar dove CR7 sarà protagonista con il suo Portogallo.

Numeri in ribasso

Ronaldo è un uomo da 701 reti con i club in 951 partite disputate. Nella passata stagione, non troppo positiva per lui e per lo United, il 37enne di Funchal ha comunque realizzato 24 gol in 38 gettoni complessivi. Quest'anno sono solo tre le marcature in 16 apparazioni tra campionato ed Europa League. Numeri fortemente in ribasso visto un giocatore del suo calibro. A febbraio CR7 compirà 38 anni e sicuramente lo si vedrà con un'altra maglia vista le sue dichiarazioni al veleno nei confronti di tecnico e società. Difficile ipotizzare la prossima destinazione dell'ex di Sporting Lisbona, Juventus e Real Madrid visto il suo lauto ingaggio e l'età che avanza. Una cosa però appare certa e scontata: CR7 non vestirà più la maglia dei Red Devils a partire da gennaio del 2023.

La replica del club

"Il Manchester United - - si legge in una nota - prende atto della copertura mediatica relativa all'intervista di Cristiano Ronaldo.

Il club valuterà la sua risposta dopo che saranno stati chiariti tutti i fatti. Il nostro obiettivo rimane quello di prepararci per la seconda metà della stagione e dare continuità allo slancio, le convinzioni e l'unione che si stanno creando tra giocatori, dirigenti, staff e tifosi".

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