Nessun rimborso da parte del Fisco italiano per Cristiano Ronaldo, che ha visto respingere ancora una volta il ricorso presentato dai suoi avvocati. I legali di CR7 avevano presentato una richiesta in cui si chiedeva un rimborso dell'Irpef di circa 5 milioni di euro, ma tale ricorso è stato rispedito al mittente, e ora il fuoriclasse portoghese dovrà attendere il giudizio dei giudici della Corte di Cassazione.
Cosa è successo
Motivo del contenzioso è la modalità di tassazione dei redditi relativi ai diritti di immagine, e il periodo in esame riguarda gli anni in cui CR7 giocava nella Juventus (anni di tasse pagate regolarmente). Cristiano Ronaldo aveva presentato richiesta al Fisco per essere inserito nel regime dei "neo residenti". Secondo la legge, quei redditi derivati all'estero da coloro che si sono però trasferiti in Italia possono essere soggetti a tassazione in modo forfettario, con un'imposta annua di 100 mila euro. Tale agevolazione, fra l'altro, può essere estesa anche ai membri della famiglia (ridotta a 25 mila euro).
Circondato da una squadra di fiscalisti, CR7 ha voluto includere anche i proventi derivati dal diritto d'immagine, ma la Corte di giustizia tributaria del Piemonte gli ha dato torto, per ben due volte. Nessun diritto, insomma, alla resitituzione da parte dell'Irpef che, a suo dire, avrebbe ricevuto un pagamento in eccesso. Il rimborso richiesto da Ronaldo, nello specifico, si aggira intorno ai 4-5 milioni di euro.
Secondo quanto riferito da Il Sole24 Ore, Ronaldo aveva già presentato degli interpelli all'Agenzia delle entrate prima di presentare la sua dichiarazione dei redditi 2020, convinto che anche i proventi da diritti d'immagine potessero essere inclusi nella tassazione più favorevole. Per il nostro Fisco, però, questi sono stati considerati come redditi di lavoro autonomo e come tali sono stati tassati. Da qui il contenzioso.
Richiesta respinta
Malgrado il supporto di legali e fiscalisti, Ronaldo non è riuscito a spuntarla. La Corte di giustizia tributaria del Piemonte ha avallato l'interpretazione del Fisco italiano, respingendo il ricorso di CR7. Al campione portoghese non resta quindi che portare il contenzioso in Cassazione.
Intanto l'attaccante lusitano ha importanti progetti per futuro.
"Mi rimangono due o tre anni di carriera. Non escluderei di comprare una squadra di calcio, è una cosa che volta terminata la carriera mi piacerebbe fare", ha dichiarato, come riportato da AdnKronos.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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