La stagione sportiva 2022-2023 è ormai volta al termine ed è tempo di bilanci per tutte le squadre, soprattutto in casa Juventus. L'annata dei bianconeri è da considerarsi altamente deludente, negativa, quasi fallimementare se si considera il monte ingaggi monstre della rosa della Vecchia Signora. Il primo a salire sul banco degli imputati è Massimiliano Allegri che non è riuscito a dare un gioco e un'identità ben precisa alla sua squadra negli ultimi due anni.
Il tecnico toscano è dunque l'uomo in meno di quest'ultima giornata di campionato anche per le sue dichiarazioni alla vigilia del match contro l'Udinese vinto 1-0 grazie al gol di Federico Chiesa: "A livello professionale tutti quelli che lavorano alla Continassa non hanno da rimproverarsi niente. Poi ovviamente ci sono i contenti e gli scontenti e fa parte del gioco. Il calcio non è una scienza esatta, nella vita è impossibile mettere tutti d'accordo. L'unica cosa è lavorare con serenità e professionalità, cercando di sbagliare il meno possibile. Noi abbiamo un'ottima base per l'anno prossimo e a tutto c'è una soluzione. Abbiamo rabbia e voglia di ripartire, perché quando non vinci ti rimane questo, sennò diventi come tanti altri, per cui vincere e perdere è uguale".
Stagione deludente
Vero è che la Juventus senza i 10 punti di penalizzazione avrebbe chiuso nelle prime quattro posizioni della classifica e dunque in Champions League e a benificiare di questa cosa alla fine è stato il Milan di Stefano Pioli che sarebbe scivolato a sua volta in quinta posizione con l'Atalanta sesta e la Roma settima ma invece così non è dato che la penalizzazione è ormai divenuta irrevocabile e ora c'è da attendere la sentenza Uefa. La Juventus è uscita in malo modo dai gironi di Champions League ed è poi arrivata fino al penultimo atto dell'Europa League eliminata però dal Siviglia che ha sollevato il titolo battendo in finale la Roma di José Mourinho ai calci di rigore.
In Coppa Italia, poi, la Juventus è stata fatta fuori sempre in semifinale dall'Inter di Simone Inzaghi che ha poi vinto la manifestazione. In campionato i bianconeri non hanno fatto male ma vista la rosa, il monte ingaggi, l'esperienza della rosa ma soprattutto un allenatore esperto e ben pagato come Allegri i bianconeri avrebbero dovuto competere fino alla fine quantomeno per il titolo insieme al Milan campione d'Italia in carica e all'Inter di Simone Inzaghi e invece un po' tutte hanno deluso.
Parole sibilline
Al termine del match, Massimiliano Allegri ha parlato in questi termini ai microfoni di Sky Sport ponendo l'accento sul terzo posto conquistato senza la penalizzazione: "Sono stato accusato e nella prima parte di stagione abbiamo sbagliato, siamo usciti dalla Champions, poi il lavoro è stato fatto dal settore giovanile che ci ha dato 5 nuovi giovani, abbiamo fatto una striscia importante poi negli ultimi due mesi ci sono state le difficoltà, le sentenze e non era semplice. Sono contento perché avevo chiesto ai giocatori di migliorare l'anno scorso, i dieci punti non sono colpa nostra, non è resposanbilità nostra, il campo nessuno me lo può togliere, poi bisogna migliorare, ho fatto errori ma noi abbiamo portato la Juventus al terzo posto".
E ancora: "Non parlo né della gara, né del terzo posto perché abbiamo migliorato l'anno scorso con tutti gli imprevisti. Mi scuso, sono venuti qui solo per ringraziare tutti i ragazzi, coloro che hanno lavorato con me, dai magazzinieri a chi mandato in fondo questa annata con difficoltà, sono davvero orgoglioso di questa squadra e questi uomini, giocatori, magazzinieri, fisioterapisti, dottori, che hanno veramente lavorato tutto l'anno con professionalità, passione, pazienza. Chiudiamo qui l'annata e tutto il resto non conta".
Come detto, la Juventus avrebbe conquistato sul campo la qualificazione alla Champions League e per soli due punti davanti al Milan che con i suoi 70 punti sarebbe giunto quinto.
La realtà dei fatti, però, racconta di una squadra con il monte ingaggi più alto della Serie A arrivata comunque a 18 punti dal Napoli campione d'Italia: un'enormità per un club come la Juventus con Allegri che ha l'aggravante di non aver dato un gioco a questa squadra negli ultimi due anni. Questa è la sua più grande colpa in questi due anni in bianconero che gli fanno vincere l'ultima palma da uomo in meno della stagione.
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