Anno nuovo, vita nuova, almeno per la nazionale di calcio italiana. Dopo 19 anni passati assieme alla Puma che hanno garantito un mondiale e l’europeo dell’anno scorso, la Figc aveva deciso di passare all’altra grande multinazionale dello sport tedesca, l’Adidas, reduce dal trionfo con l’Argentina al mondiale qatariota. La presentazione ufficiale era in programma per domani, quando la nuova divisa con le iconiche tre strisce bianche farà il debutto sulle spalle dei ragazzi dell’under 18 ma si è deciso di anticipare i tempi, rilasciando già oggi le immagini ufficiali e la campagna social prevista per celebrare questo matrimonio milionario. La prima a mostrarsi sarà la divisa classica, azzurra, in campo a Coverciano per l’amichevole contro i pari età della Spagna. Anche questa è una stranezza, visto che mai prima d’ora nella lunga storia della Federcalcio la nuova maglia viene affidata ad una giovanile prima che alla prima squadra. Non è l’unica peculiarità di questa nuova uniforme che, nelle intenzioni di tutti, dovrebbe portar fortuna all’undici di Mancini.
Gravina: "Una nuova era"
Dopo l’annuncio arrivato lo scorso marzo, ecco il debutto del primo prodotto della collaborazione tra il calcio italiano e la multinazionale di Herzogenaurach, nuovo capitolo nella lunga storia della maglia azzurra. La partnership coinvolgerà tutte le nazionali sotto l’egida della Figc, da quella femminile a futsal, beach soccer ed e-sports. La soddisfazione del presidente Gabriele Gravina è palpabile: “Oggi entriamo in una nuova era e siamo orgogliosi di farlo con adidas, che ha interpretato al meglio e in chiave moderna la passione e la tradizione della maglia azzurra. Da 113 anni le Nazionali rappresentano un simbolo di valori e di stile in tutto il mondo, l’azzurro è un patrimonio che travalica lo sport perché trasmette sentimenti che uniscono persone diverse per età, genere e ceto sociale. Le azzurre e gli azzurri rappresentano un forte elemento identitario, che valorizzeremo al meglio con questa nuova partnership”. Belle parole che però non riescono a nascondere come le reazioni di molti tifosi azzurri sui social siano state piuttosto ambivalenti. Pochi veramente convinti, parecchi dubbiosi e altrettanti giudizi tranchant. Ogni innovazione avrà bisogno di tempo per essere metabolizzata. Magari qualche vittoria in campo potrebbe rendere la transizione più semplice.
La soddisfazione di Adidas
Il colosso dello sport bavarese stava inseguendo la nazionale quattro volte campione del mondo da parecchi anni, con la dichiarata intenzione di ribadire il proprio dominio sul gioco più seguito al mondo. Ovvio, quindi, che il debutto ufficiale non possa che essere accompagnato da dichiarazioni trionfalistiche. A parlare è il Ceo Bjørn Gulden: “L’Italia è una delle Nazionali più famose e di successo nella storia del calcio. Siamo molto orgogliosi di dare ufficialmente il benvenuto alla Figc e a tutte le sue squadre nella famiglia adidas e non vediamo l’ora di iniziare questa partnership di successo insieme. Al contempo, siamo incredibilmente entusiasti di essere riusciti finalmente a condividere con il mondo la nostra fantastica gamma di prodotti, comprese le meravigliose divise ’Home' e ’Away’. Sono la quintessenza dell’eleganza e dello stile italiano, pur restando fedeli all’iconica eredità degli azzurri”. Sebbene questo stile italiano non traspaia immediatamente dalle poche immagini sgranate diffuse finora, l’ispirazione dei designer bavaresi sarebbe stato un prodotto che ha reso famoso il Bel Paese. “Il design di gran parte della collezione è ispirato al marmo, elemento naturale, geografico e culturale che rappresenta l'Italia, e con lei molti monumenti e luoghi culturali del Paese nel corso dei secoli".
L'Italia torna alle origini
Sebbene non siano in molti a ricordarlo, non è la prima volta che gli Azzurri portano sulle maglie le tre strisce bianche. La casa fondata da Adi Dassler fu la prima partner commerciale dell’Italia, con un accordo firmato ancora prima del mondiale di Germania 1974. All’epoca, però, il calcio non aveva ancora abbandonato del tutto i vezzi dell’epoca eroica e continuava a proibire di mostrare sulle maglie di gioco il logo dello sponsor. L’Italia quindi scese in campo in quel mondiale decisamente sfortunato senza logo e nemmeno le tre strisce, cosa che peraltro successe anche ai padroni di casa della Mannschaft, ligi alle regole fino in fondo. L’altra finalista, l’Arancia Meccanica di Rinus Michaels, non si fece troppi problemi e se le mise sulla maglia, tranne che su quella di Johan Cruijff, che non ne volle sapere. Quattro anni dopo, al mondiale di Argentina, l’Italia fu in grado finalmente di mostrare le tre strisce, ma solo sulle tute: il divieto per le maglie era ancora in vigore. Mancava anche lo scudetto, sostituito dalla scritta Italia. Stavolta, invece, niente potrà impedire agli Azzurri di mostrare il nuovo logo rivisto e corretto della Nazionale, affiancato a quello della multinazionale tedesca. La speranza, ovviamente, è che, almeno stavolta, riesca a porre fine al lungo digiuno mondiale dell’Italia.
Riciclate al 100% e moderne
Dato che non abbiamo ancora potuto verificare con mano, toccherà fidarci del comunicato stampa, che glorifica coi soliti trionfalismi in stile marketing le grandi qualità di questa nuova divisa, da prendere ovviamente cum grano salis. Il kit Home “riproduce in maniera integrata l’ispirazione al marmo su tutta la maglia e i pantaloncini di gioco, un elemento replicato sul tessuto attraverso un lavoro manuale, in cui convivono la tradizione artigiana nella cura della materia prima e tecniche di alta innovazione”. Non è l’unico omaggio alla cultura italiana: i dettagli del Tricolore sono inseriti “delicatamente” sulle spalle mentre ad ognuna delle tre strisce adidas è stata aggiunta “un’elegante bordatura che ricrea i colori della bandiera italiana”. Il Tricolore è presente sui fianchi e sulla bordatura della maglia mentre sulla parte posteriore del collo è riportata la scritta ’Italia', interamente personalizzata con un richiamo alle incisioni romane, ripreso peraltro nei nomi e nei numeri dei calciatori. Dettagli dorati su maniche e colletto, il nuovo logo scudetto delle Nazionali, presentato tra le polemiche qualche giorno fa e quello dell’adidas “termo-applicati e posizionati frontalmente al centro all’altezza del petto”. Il riferimento al marmo è più evidente nella maglia da trasferta, bianca come da tradizione, “con un preciso riferimento alla materia prima che caratterizza tutto il kit, impreziosito dalla grafica con venature blue navy e oro”. Le maglie sono realizzate con tutte le innovazioni dell’Adidas, dai materiali tecnologici HEAT.DRY, ottimizzati “per fornire il massimo comfort e traspirabilità” ma allo stesso tempo tenendo conto anche dell’ambiente. Le maglie sono infatti prodotte da materiali riciclati al 100%.
Non solo maglie
Come succede ormai sempre in queste partnership, la linea di prodotti da gioco è affiancata a prodotti utili per la vita di tutti i giorni, più casual. I primi prodotti presentati sono una giacca chiamata “Anthem”, in una esclusiva versione double-face e alcuni prodotti ’Warm-up’, “caratterizzati dall’iconico design ispirato al marmo ma con tonalità che richiamano il Tricolore”. A completare l’offerta la collezione “Training”, ispirata ai colori chiave dell’Italia, così da consentire ai giocatori di rimanere in linea con lo stile della Nazionale “quando rappresentano la Nazionale sia in allenamento sia fuori dal campo in qualsiasi momento ufficiale”. A completare questo lancio irrituale, in anticipo, la presentazione di una campagna social dedicata, chiamata “The Search - La Ricerca”. Per ora è arrivato il filmato di lancio che sta facendo il giro dei social con una strana caccia al tesoro che coinvolge azzurri e azzurre di ieri e di oggi, Gianluigi Donnarumma, Martina Rosucci e Alessandro Del Piero, e uno special guest finale d’eccezione, il cantante Blanco. Il comunicato stampa parla di un “racconto degli sforzi di un ragazzo in una foresta dall’atmosfera magica, alla ricerca della maglia azzurra, uno dei simboli dell’identità nazionale italiana”. A voi giudicare se questo sforzo creativo sia stato un successo o meno...
Dove comprarla
La domanda che sembra ovunque sulla rete in queste ore è una sola: dove posso comprare le nuove maglie dell’Italia. Al momento sembra che l’unico posto dove siano in vendita è il sito ufficiale dell’Adidas ed i flagship store della multinazionale tedesca. A giudicare dalle immagini, mancherebbe il patch che la Uefa concede ai campioni d’Europa in carica: non sappiamo se sia una svista o se ci siano altre ragioni dietro a questa “dimenticanza”. Come succede spesso per i prodotti ufficiali, il prezzo delle casacche autentiche, uguali in tutto e per tutto a quelle che indossano i calciatori di Mancini, non è affatto popolare. Si parte da 140 euro sia per la divisa classica che per quella da trasferta, cui andranno aggiunti almeno 15 euro per avere il numero e il nome del vostro calciatore preferito.
Un prezzo che, francamente, ci sembra poco giustificabile, specialmente in un momento complesso come quello che stiamo vivendo ma, d’altro canto, difficile mettere un prezzo alla passione. Al tifoso medio, forse, interesserà poco chi sia lo sponsor. L’unica cosa in grado di rendere queste nuove divise indimenticabili sono le vittorie. E quelle, purtroppo, non le compri online.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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