Alla vigilia dell’incrocio decisivo contro il Salisburgo, l’ultima cosa che i tifosi della Magica si aspettavano era la tegola che li ha accolti questa mattina. L’idea di vedere il talismano dell’undici di Mourinho, quel pezzo irrinunciabile che rende tutto possibile, squalificato per un mese è un vero e proprio incubo. Come riportato da La Repubblica, nella giornata di martedì Paulo Dybala sarebbe stato interrogato da agenti della Guardia di Finanza arrivati nella Capitale da Torino nell’ambito dell’inchiesta “Prisma” sui bilanci della Juventus. Dybala, al momento, sembra esser stato interpellato come persona informata sui fatti ma non è dato sapere cosa sia uscito dall’incontro durato un’ora e mezza, concentrato ovviamente sugli anni trascorsi all’ombra della Mole. Molte delle domande sarebbero relative alla questione stipendi, una cifra importante, circa 3 milioni di Euro, che non si capisce se sia stata pagata o meno dalla società torinese. Se i dettagli interesseranno a chi segue con passione la vicenda relativa alla penalizzazione della Juve, i tifosi romanisti sono molto più preoccupati per le possibili conseguenze disciplinari, che potrebbero rendere la rincorsa alla Champions League dei giallorossi molto più complicata.
Esiste una "carta Dybala"?
A far insospettire gli inquirenti, a quanto pare, sarebbe stata una richiesta nei confronti della Juventus avanzata dal legale di Dybala dopo che le trattative per il rinnovo erano naufragate. La ragione addotta sarebbe stata una specie di risarcimento, visto che l’argentino aveva più volte ricevuto rassicurazioni da parte della società sul prolungamento del rapporto di lavoro. A settembre 2022, per evitare di finire cornuto e mazziato, l’avvocato avrebbe presentato una proposta di risarcimento per responsabilità precontrattuale da circa 3 milioni di Euro.
La cosa, in sé, non avrebbe niente di strano: le ruggini dopo la fine di un rapporto non sono affatto inconsuete nel mondo del calcio. Quello che avrebbe fatto sollevare un sopracciglio agli inquirenti, però, è il fatto che la Juventus abbia inserito un fondo rischi nel bilancio per una cifra equivalente. L’ammontare della richiesta sarebbe molto vicino ai 3783502 Euro di stipendi della stagione 2020/21 che Dybala aveva accettato di differire nella famosa “manovra stipendi bis”. Il sospetto vero è che, come nel caso Ronaldo, dietro questo accordo ci siano delle “side letter”, documenti che avrebbero garantito ai calciatori di ottenere comunque questi soldi anche se avessero lasciato la Vecchia Signora. La tesi degli inquirenti, insomma, è che il fondo rischi a bilancio non sia solo una mossa precauzionale ma un’ammissione implicita che esiste davvero un accordo al di fuori dei regolamenti federali, legalmente vincolante, tra la Juve e Dybala. La cosa, nonostante l’inchiesta sia ufficialmente chiusa, potrebbe avere conseguenze pesanti per entrambe le parti, forse anche prima dell’udienza preliminare del prossimo 27 marzo.
Un mese senza Dybala?
Se nel caso della Juve pioverebbe sul bagnato, a Trigoria ben pochi temevano di dover fare a meno della Joya nel momento cruciale della stagione. Il rischio è molto concreto, visto che la Procura Federale ha aperto un fascicolo sulla questione stipendi. Come nel caso della penalizzazione, la mannaia della giustizia sportiva potrebbe colpire duro e all’improvviso, rovinando i piani del tecnico lusitano per riportare la Roma in Champions. Dal punto di vista legale la situazione sembra abbastanza chiara: l’articolo 31 del Codice di Giustizia Sportiva vieta non solo ai club di accordarsi per retribuire i giocatori al di fuori delle regole federali ma anche ai calciatori di concludere accordi a tal proposito. Se l’accordo tra la società torinese ed il campione del mondo argentino fosse davvero avvenuto al di fuori dei vincoli previsti dal regolamento, Dybala potrebbe essere squalificato per un periodo “non inferiore ad un mese”. Il fatto che questa notizia arrivi a poche ore dal ritorno dello spareggio di Europa League contro il Salisburgo non è certo quello che Josè Mourinho si aspettava.
Chiamata all’ennesima rimonta dopo la sconfitta rimediata in Tirolo, la Roma sembrava più preoccupata per la tenuta fisica dei propri giocatori chiave che per possibili squalifiche all’orizzonte. Il tecnico lusitano spera di recuperare le sue tre stelle più brillanti in tempo per la partita di giovedì sera. Se Lorenzo Pellegrini ha già due allenamenti alle spalle e sembra pronto a scendere in campo, le condizioni di Dybala e Tammy Abraham sono meno chiare. Per l’argentino si saprà forse qualcosa nella rifinitura del pomeriggio mentre l’inglese potrebbe scendere in campo con una mascherina protettiva. Se non dovessero farcela, potrebbe esserci spazio per El Shaarawy e Belotti.
Mourinho e Mancini parleranno alle 19:30 nella consueta conferenza stampa Uefa. Fin troppo prevedibile, però, che buona parte delle domande dei colleghi si concentreranno più sulle vicende giudiziarie della superstar argentina che su questioni di campo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.