Sono ore di ansia per l'ex tecnico del Pescara, Zdenek Zeman, costretto a tornare nella clinica Pierangeli del capoluogo abruzzese dove è stato operato al cuore non più tardi di dieci giorni fa: per il boemo il ricovero si è reso necessario per un controllo sul possibile rigetto di uno dei 4 bypass coronarici, anche chiamati stent. Secondo le prime informazoni, oltre a monitorare lo stato cardiaco generale, il ricovero si sarebbe reso necessario anche per controllare la situazione riguardante i punti di sutura che l'equipe del professor Stefano Guarracini ha inserito nell'area interessata dall'intervento chirurgico.
Non si sa ancora, comunque, se Zeman dovrà essere sottoposto a un nuovo intervento chirurgico per il rigetto di questi minuscoli tubi metallici che vengono inseriti nelle coronarie per consentire il corretto flusso sanguigno ed evitare infarti. Il calvario del mister era già iniziato a dicembre quando un'ischemia lo aveva colpito dopo essersi sentito male prima di uno dei consueti allenamenti dell'ex squadra. Dopo aver superato la problematica, ecco che l'iter dei medici aveva previsto un intervento chirurgico al cuore da effettuare a fine stagione, a giugno. Ma le sue condizioni di salute, precarie, hanno richiesto che venisse operato molto prima: è così che è finito sotto i ferri una decina di giorni fa con un intervento considerato "perfettamente riuscito".
Purtroppo, però, si era subito saputo che avrebbe dovuto osservare un lungo periodo di riposo, impossibilitato ad allenare il Pescara: per questa ragione aveva preso il comando della squadra il suo vice, Giovanni Bucaro. Neanche tre giorni dopo l'intervento, però, ecco il capitolo finale della storia di Zeman con la società del "Delfino" con le dimissioni che un lavoratore come lui e un innamorato a quella maglia non avrebbe mai voluto inoltrare. "Mi dispiace lasciare in questo momento, ma le vicissitudini personali hanno preso il sopravvento e mi costringono a questa scelta".
Ecco l'ultima notizia in ordine cronologico sulla salute del boemo: soltanto nelle prossime ore si capirà il da farsi nella speranza che il ricovero sia dovuto a situazione di routine e che non ci sia alcun rigetto degli stent.
Il76enne, dopo l'attacco ischemico transitorio, aveva ricevuto un preciso diktat dal cardiologo che lo ha seguito in questo percorso: mai più sigarette, né in campo né tantomeno fuori. "Divieto assoluto di fumo, non solo per questo periodo di degenza ma anche dopo. Il mister non è d’accordo ma dovrà adeguarsi", aveva dichiarato il professor Guarracino al Corriere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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