Il Sassuolo ci ha preso gusto: dopo la Juve batte l’Inter 2-1 a San Siro

Gli emiliani corsari ribaltano la partita al Meazza in pochi minuti, con Bajrami e Berardi a rispondere al gol di Dumfries. Il forcing finale dei nerazzurri non permette all'Inter di recuperare almeno un punto

Il Sassuolo ci ha preso gusto: dopo la Juve batte l’Inter 2-1 a San Siro

Segnare due gol alla difesa meno perforata d’Europa dopo averne rifilati quattro alla Juventus non è impresa da tutti i giorni. Il Sassuolo corsaro ripete l’impresa del fine settimana stavolta arrivando al Meazza e portandosi a casa i tre punti. Dopo il gol di Dumfries che sembrava aver messo la gara a favore dell’undici di Inzaghi, ecco l’uno-due micidiale di Bajrami e Berardi che fa pendere la bilancia a favore degli emiliani. Il forcing dell’Inter non riesce a riequilibrare la partita. Battuta d’arresto inaspettata per i nerazzurri mentre continua il momento d’oro del Sassuolo. Alzi la mano chi se lo sarebbe aspettato.

Primo tempo piuttosto equilibrato con i padroni di casa che si fanno preferire, pur senza creare occasioni clamorose. Proprio nel recupero, però, arriva il gol di Dumfries, che mette un bel tiro sul palo lontano dal limite dell’area di rigore. Al rientro dagli spogliatoi, però, sono gli ospiti ad essere più pericolosi, trovando il pari grazie a un’invenzione di Berardi, che lancia in porta Bajrami. Se sul gol del pari è evidente l’errore di Sommer, che prende gol sul suo palo, il raddoppio dell’azzurro è da applausi a scena aperta. Gran tiro a giro dopo una finta su Mkhitaryan che s’insacca al sette: 2-1 Sassuolo. La reazione dell’Inter è veemente ma, paradossalmente, le migliori occasioni le creano gli ospiti. La girandola di cambi di Inzaghi non cambia molto l’inerzia della partita, tutta dalla parte dell’undici di Dionisi.

La partita

Nessuna modifica fondamentale all’undici di Simone Inzaghi rispetto alle anticipazioni della vigilia, a parte la conferma di Mkhitaryan rispetto al possibile primo impiego da titolare dell’azzurro Frattesi. Davanti a Sommer, quindi, spazio al ritorno di Darmian e Acerbi a fianco di Bastoni, con l’ex laziale che vince in extremis il ballottaggio con De Vrij. A dirigere l’orchestra del centrocampo nerazzurro, come previsto, Hakan Calhanoglu mentre Dumfries ritorna a presidiare la fascia. In avanti, invece, vista l’indisponibilità dell’infortunato Arnautovich, confermato il duo d’attacco Thuram-Lautaro Martinez.

Inzaghi Dionisi Inter Sassuolo Fotogramma

La prima sorpresa nella formazione comunicata da Alessio Dionisi arriva già dalla porta: a difendere i pali del Sassuolo, infatti, torna il titolare Consigli, che alla vigilia era ancora dato non pienamente recuperato. Unica altra modifica rispetto alla formazione che aveva fatto così bene contro la Juventus, la staffetta tra Viti e Ruan Tressoldi, che partirà dalla panchina. Tutto confermato, invece, dalla cintola in su, con l’ex Pinamonti unico terminale offensivo e la coppia Berardi-Laurienté pericolo pubblico numero uno per Sommer.

Più Inter ma il Sassuolo c’è

Già dal primo minuto si inizia a capire che l’Inter ha zero voglia di scherzare e costringe da subito gli ospiti a presidiare militarmente l’area di rigore. Tre calci d’angolo in poco più di quattro minuti, anche se senza riuscire mai a minacciare la porta difesa da Consigli. Il portiere emiliano è costretto ad un’uscita non semplice quando la corsa dello scatenato Marcus Thuram semina un Viti già in un certo imbarazzo, consentendo al transalpino di entrare in area di rigore. Ultimo tocco un po’ pesante il suo e pallone che si allunga quanto basta per consentire al numero uno neroverde di intervenire a valanga. Lo spavento sembra scuotere gli ospiti, che con Berardi e Bajrami spingono forte sulla fascia sinistra, costringendo l’Inter ad arretrare. Con il Sassuolo che attende sulla metà campo, Dumfries trova un filtrante per Lautaro ma, in questo caso, la difesa degli ospiti riesce a sventare in angolo. Tiri in porta non molti, a parte un colpo di testa centrale di Erlic sventato facilmente da Sommer ma partita tutto sommato godibile.

Eric Bastoni Inter Sassuolo

Nonostante non si giochi a ritmi molto elevati, sono i padroni di casa a spingere in maniera più costante, guadagnando, però, solo calci d’angolo. Sassuolo comunque circospetto e ben equilibrato, che avanza con una rete di passaggi senza rischiare di innescare le pericolose ripartenze dei nerazzurri. Al 15’ Laurienté vede la porta e lascia partire un tiro ottimistico da fuori area: Sommer la battezza alta ma la sfera sorvola di non molto la traversa. Il punto debole della difesa di Dionisi si conferma la fascia sinistra, dove Viti fatica molto nel confronto con Thuram. Con la difesa a tre dei padroni di casa che soffoca gli attacchi ospiti, l’Inter prova ad avanzare per vie centrali ma il tiro velenoso di Barella viene deviato dalla difesa. Quando Pinamonti si fa largo in area e finisce a terra, il Var valuta se il fallo sia o meno da cartellino rosso: alla fine si riprende senza nemmeno il giallo per Darmian, intervenuto sul pallone. Buon momento, comunque, quello degli ospiti, con l’Inter che al momento preferisce attendere nella propria metà campo.

Dumfries la sblocca nel recupero

L’Inter risponde alzando il baricentro ma la linea di Dionisi regge senza soffrire molto. Barella innesca Dumfries sulla destra: l’olandese semina Vina e mette un cross invitantissimo per Thuram: il francese, però, non impatta perfettamente il pallone. La sfera sorvola di pochissimo la traversa con Consigli che era rimasto immobile: occasione enorme per il vantaggio dell’Inter. Pochi minuti dopo sono ancora i padroni di casa a rendersi pericolosissimi nell’area piccola: Mkhitaryan largo per Dumfries, palla indietro sulla quale né Thuram né Lautaro riescono ad arrivare bene. La risposta del Sassuolo non si fa attendere: gran colpo di tacco di Berardi al limite dell’area interista per l’accorrente Toljan: niente male davvero il suo tiro ma Sommer alza con sicurezza sopra la traversa. Finale di primo tempo con le due squadre in campo più propositive e pronte ad approfittare di eventuali errori degli avversari.

Bajrami Sommer Inter Sassuolo Fotogramma

Sono i nerazzurri a creare di più, come un pericoloso cross rasoterra di Mkhitaryan sul quale gli avanti arrivano con qualche decimo di secondo di ritardo: è un Inter più volitiva, che alza la pressione per chiudere il primo tempo all’attacco. Momenti di tensione su un pestone ricevuto a centrocampo da Barella ma il centrocampista sardo stringe i denti rimanendo in campo. Nel momento migliore dell’Inter, un tiro da fuori area di Bajrami costringe Sommer ad un intervento non semplice. Grosso respiro di sollievo per Inzaghi: prendere il gol a pochi minuti sarebbe una iattura. La legge del calcio, però, è implacabile: Dumfries insiste sulla destra, semina un paio di difensori e, quando non trova nessun compagno libero, mette un tiro secco sul palo lontano: Consigli intuisce ma non ci arriva. Recupero nervoso con una disattenzione dell’Inter: pallone toccato male indietro da Calhanoglu sul quale si avventa Bajrami. Il centrocampista emiliano scarta Sommer ma non riesce a ribadire in porta. Si va negli spogliatoi sull’1-0 per Inter.

Dumfries gol 2 Inter Sassuolo

Bajrami-Berardi, che uno-due!

Al rientro dagli spogliatoi Dionisi decide che bisogna provare a contenere in qualche modo la spinta sulla fascia destra dell’Inter: fuori, quindi, Vina per Pedersen. L’impatto, a dire il vero, non si vede subito: sono sempre i nerazzurri a spingere di più, sfiorando il gol su una penetrazione di Lautaro in area e, in generale, tenendo fermamente in mano il pallino della partita. Il Sassuolo, però, non rinuncia ad attaccare e crea una grossa occasione al 51’: cross a rientrare di Berardi sul quale arriva incrociando Erlic. Buono l’impatto col pallone del difensore ma pallone che sfiora la base del palo alla destra di Sommer. Il Sassuolo ora attacca con decisione e, alla fine trova il gol del pareggio: azione corale che si sviluppa al margine dell’area di rigore ma, quando il pallone arriva a Berardi, l’azzurro intuisce la corsa di Bajrami alle sue spalle, finta il tiro e gli passa la sfera. Tiro secco, rasoterra, sul quale non è impeccabile Sommer. Prendere gol proprio sul suo palo non è il massimo per l’esperto portiere elvetico, che sembra maledire la sua dabbenaggine. Tutto da rifare.

Erlic Inter Sassuolo Fotogramma

L’Inter ci mette qualche minuto a riprendersi e tornare a minacciare la porta di Consigli, pur senza creare grosse occasioni. I padroni di casa, però, si aprono alle ripartenze del Sassuolo. Dionisi capisce che è il momento di spingere e fa un paio di cambi: fuori Bajrami per l’ex milanista Castillejo, fuori Viti per Ruan Tressoldi. A fare la differenza, però, è uno che quando vede nerazzurro sembra trasfigurarsi: dopo aver fornito fior di assist, stavolta Mimmo Berardi prova a fare tutto da solo. Appena arriva al limite dell’area di rigore, lascia partire un micidiale tiro a giro sul palo lontano sul quale Sommer non può proprio arrivare. Gli emiliani mettono quindi un uno-due micidiale, riuscendo a battere ancora la migliore difesa dei cinque campionati principali europei. Dopo il poker rifilato alla Juventus, davvero niente male per l’undici di Dionisi.

Berardi gol 2 Inter Sassuolo

Inzaghi cambia ma non basta

A questo punto Inzaghi capisce che è giunto il momento di buttare in campo forze fresche e fa ben quattro cambi: fuori Bastoni, Dimarco, Mkhitaryan e Thuram, spazio a De Vrij, Frattesi, Carlos Augusto ed Alexis Sanchez per venti minuti che si annunciano di fuoco. Neanche due minuti ed è proprio l’azzurro ad essere imbeccato da Carlos Augusto e si ritrova a tu per tu con Consigli: l’ex Sassuolo, però, non riesce a scavalcare l’attento guardiameta neroverde, che sventa con l’esterno del braccio. Momento nervoso della partita, con l’Inter che prova ad alzare il ritmo senza, però, rischiare di essere colpita in contropiede dai rapidi avanti emiliani. Dionisi richiama uno stanco Pinamonti per dare qualche minuto a Defrel ma il canovaccio della gara rimane lo stesso: Inter tutta avanti a caccia del pareggio, Sassuolo pronto a pungere in ripartenza.

Lautaro Inter Sassuolo

Momento di confusione al 79’, quando un tiro a botta sicura di Lautaro viene “parato” con il braccio da Erlic: il signor Massimi, però, aveva fischiato un fallo precedente di Alexis Sanchez, niente rigore. Erlic ha i crampi ed è costretto a lasciare posto a Ferrari e l’Inter può approfittare degli spazi che si aprono nella retroguardia emiliana. A sei minuti dalla fine, Inzaghi si gioca il tutto per tutto richiamando Calhanoglu e dando spazio a Davy Klaassen ma sono ancora gli ospiti a rendersi pericolosi. Laurienté costringe Sommer ad un intervento complicatissimo su una botta secca che si sarebbe infilata sotto la traversa. Nel lungo recupero concesso dal direttore di gara, l’Inter le prova tutte, incluso il tiro di Acerbi che viene bloccato bene da Consigli. Al 94’ ripartenza guidata da Lautaro ma il pallone va di un niente oltre il palo lontano. Non c’è tempo per altro, stasera a ridere sarà solo il Sassuolo.

Il tabellino

INTER (3-5-2): Sommer; Darmian, Acerbi, Bastoni (68’ De Vrij); Dumfries, Barella, Calhanoglu (84’ Klaassen), Mkhitaryan (68’ Frattesi), Dimarco (68’ Carlos Augusto); Martinez, Thuram (68’ Sanchez). A disposizione: Di Gennaro, Audero, De Vrij, Klaassen, Frattesi, Asllani, Pavard, Carlos Augusto, Bisseck, Agoumè, Kamate, Stankovic, Sanchez, Makhtarlayi Sarr. Allenatore: Simone Inzaghi

SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Toljan, Erlic (80’ Ferrari), Viti (60’ Tressoldi), Vina (46’ Pedersen); Boloca, Matheus Henrique; Berardi, Bajrami (60’ Castillejo), Lauriente; Pinamonti (78’ Defrel). A disposizione: Pegolo, Cragno, Missori, Pedersen, Racic, Mulattieri, Ferrari, Obiang, Ceide, Castillejo, Volpato, Thorstvedt, Tressoldi Netto, Defrel. Allenatore: Alessio Dionisi

Marcatori: 45+1’ Dumfries (I), 54’ Bajrami (S), 63’ Berardi (S)

Ammoniti: 73’ Matheus Henrique (S)

Espulsi: n/a

Arbitro: Luca Massimi (Sez. Termoli)

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