Per chi gli ha fatto raggiungere lo storico "triplete" si può rimanere sorpresi dalle sue parole ma i tempi cambiano, il calcio evolve e con esso anche le idee e i pensieri dei presidenti che desiderano sempre ottenere il meglio per le proprie squadre. In questo caso parliamo di un ex grande presidente, Massimo Moratti, interista doc ma che è riuscito a separare cuore e razionalità rilasciando dichiarazioni che non sono di certo passate inosservate.
"Sceglierei Spalletti..."
Intervistato da Radio Kiss Kiss, gli è stato chiesto un confronto tra José Mourinho e Luciano Spalletti: come detto, il primo non ha bisogno di presentazioni per il popolo nerazzurro mentre il secondo è stato sicuramente molto meno amato dai tifosi nei suoi anni interisti dal 2017 e 2019 in cui ha ottenuto più luci che ombre. "Se fossi ancora il presidente dell'Inter chi sceglierei tra José Mourinho e Luciano Spalletti? Oggi direi Spalletti", ha dichiarato in radio Moratti. Molti hanno pensato a uno scherzo, molti altri sui social hanno sospettato che il pensiero morattiano potesse cambiare se intervistato da una radio romanista. In realtà non è accaduto, la coerenza di Moratti è sempre stata limpida e genuina ed è proseguita motivando la sua scelta.
"José una sicurezza, Spalletti la novità"
"Per stima e conoscenza, per me José rimarrebbe sempre la sicurezza. Sotto un aspetto di novità, però, prenderei Spalletti per il quale nutro una grande ammirazione e che sicuramente riuscirebbe a far bene. Ecco, se fossi ancora presidente dell'Inter, sceglierei sempre Spalletti", ha specificato Moratti, esternando un segreto di Pulcinella che gli amanti del calcio percepiscono già da un po' di tempo: Mourinho è rimasto, forse, ancorato ad alcune idee meno moderne del calcio attuale, Spalletti si è evoluto e con il Napoli lo sta dimostrando. Si potrebbe, forse, parafrasare in questo modo il pensiero dell'ex numero 1 dell'Inter quando parla di "novità" paragonando i due mister.
In realtà, però, c'è anche quel passaggio "sceglierei sempre Spalletti" che è sintomatico di una presa di posizione al passo con i tempi: nella Capitale, Mou è venerato come un dio dopo aver fatto vincere alla Roma la prima Conference League anche se, ormai da due anni, in campionato stenta ed è al di sotto delle aspettative di molti.
Spalletti, viceversa, è in un crescendo rossiniano e "rischia" davvero di far vincere il primo scudetto al Napoli che ormai manca dal 1990. Ecco, tra gioco e risultati, Moratti avrà pesato sulla bilancia i due mister preferendo le idee del toscano a quelle dell'indimenticato, e indimenticabile, portoghese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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