Sorpresa Roma, esonerato Daniele De Rossi. Ecco chi lo sostituirà: i nome in pole

Il club giallorosso ha deciso inaspettatamente di esonerare dopo sole quattro giornate di campionato Daniele De Rossi. Fatale il pareggio di Genova e i tre punti in quattro partite

Sorpresa Roma, esonerato Daniele De Rossi. Ecco chi lo sostituirà: i nome in pole
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Come un fulmine a ciel sereno la Roma dei Friedkin ha deciso di cambiare guida tecnica esonerando Daniele De Rossi. "L'AS Roma comunica di aver sollevato Daniele De Rossi dall’incarico di allenatore responsabile della Prima Squadra. La decisione del Club è adottata nell’interesse della squadra, per poter riprendere prontamente il percorso auspicato, in un momento in cui la stagione è ancora al suo inizio. A Daniele, che sarà sempre di casa nel Club giallorosso, un vivo ringraziamento per il lavoro svolto in questi mesi con passione e dedizione. Seguiranno comunicazioni sulla guida tecnica della squadra".

La mossa a sorpresa

Quello di De Rossi è il primo esonero di questa stagione 2024-2025 di Serie A. Fatale al giovane tecnico romano i pareggi contro Cagliari, Juventus e Genoa e la sconfitta interna maturata contro l'Empoli. Al momento resta da capire chi sarà il suo successore e chi ci sarà in panchina domenica 22 settembre all'Olimpico contro l'Udinese. Bisognerà anche capire come i tifosi giallorossi digeriranno questo inaspettato esonero di una delle bandiere storiche della Roma. De Rossi era diventato l'allenatore della Roma lo scorso 16 gennaio quando prese il posto dell'esonerato José Mourinho e poche settimane fa aveva anche allungato il suo contratto fino al 30 giugno del 2027.

I nomi in lizza per sostituirlo

Liberi sul mercato perché attualmente senza squadra ci sono due big del calibro di Maurizio Sarri e soprattutto Massimiliano Allegri in cerca di rivalsa dopo l'addio con coda polemica alla Juventus. Stefano Pioli, uno dei possibili sostituti, sta per firmare il suo contratto con l'Al-Nassr di Cristiano Ronaldo e Marcelo Brozovic ma potrebbe anche tentennare e rifiutare l'offerta araba per restare in Italia e in Serie A su una panchina prestegiosa. Attenzione anche al profilo di Claudio Ranieri che dopo aver salvato il Cagliari e dopo aver deciso di ritirarsi potrebbe invece rientrare in corsa per tentare di aiutare la sua Roma a risollevarsi dalle sabbie mobili. Secondo quanto riportato da Sky Sport, invece, il nome in pole position per sostituire De Rossi sarebbe quello dell'ex tecnico del Torino Ivan Juric e attenzione anche alle candidature di Terzic e Thomas Tuchel. Non è da escludere, però, che i Friedkin decidano di virare su un nome a sorpresa come fu fatto a gennaio proprio con Daniele De Rossi che fino a quel momento aveva maturato una sola esperienza, peraltro non positiva, sulla panchina della Spal in Serie B (e che era coincisa con un esonero dopo sole sedici giornate di campionato).

La bandiera ammainata

De Rossi era arrivato a Roma a metà della scorsa stagione prendendo il posto dello Special One e in 18 giornate, su 54 punti disponibili, ne aveva collezionati 34 frutto di 10 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte terminando la stagione al sesto posto e con una semifinale di Europa League raggiunta (persa poi contro il Bayer Leverkusen di Xabi Alonso). "Capitan Futuro", com'era soprannominato ai tempi da calciatore, ha legato per intero la sua carriera alla Roma essendo anche il secondo calciatore della storia del club giallorosso come numero di presenze in gar ufficiali dietro solo a Francesco Totti.

Con i giallorossi, per cui ha giocato dal 2001 al 2019, ha vinto due Coppe Italia e una Supercoppa italiana, con ben 616 partite e 63 reti all'attivo. Saluta l'Olimpico e i suoi tifosi nella partita contro il Parma del 26 maggio 2019, a 18 anni di distanza e contro lo stesso avversario dello scudetto del 2001. Prima del ritiro una piccola parentesi al Boca Juniors nel campionato argentino.

La storia di De Rossi con la Roma è stata bella e intensa nonostante le poche vittorie ottenute e lui ha sempre dichiarato come quella fosse la sua seconda casa. Con la nazionale maggiore italiana, invece, si è laureato campione del mondo nel 2006, ha raggiunto la finale del campionato d'Europa 2012 e il terzo posto alla Confederations Cup 2013.

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