Il Milan spreca malamente un’occasione monumentale per rientrare in corsa per la Champions, venendo addirittura sconfitto al Picco da un ottimo Spezia. L’undici di Pioli non riesce a capitalizzare la sconfitta dell’Atalanta e perde tre punti d’oro dopo una partita decisa dall’ennesimo gol da calcio piazzato. Passo falso forse decisivo quello dei rossoneri, la cui rincorsa all’Europa che conta potrebbe davvero chiudersi qui.
L’approccio del Milan è quello giusto e nei primi minuti i rossoneri si fanno vedere in avanti. Lo Spezia, però, risponde colpo su colpo, mettendo in qualche imbarazzo la retroguardia ospite. A parte un gran palo di Tonali, il Diavolo non riesce a creare occasioni chiare e sono i padroni di casa a trovare un paio di occasioni in avanti. Nessun intervento importante dei due guardiameta e qualche imprecisione di troppo. Nella ripresa il Milan non riesce ancora a rendersi pericoloso. Pioli fa uscire diversi titolari, gettando nella mischia Giroud, De Ketelaere ed Adli. Lo Spezia ci crede e colpisce da calcio d’angolo con Wisniewski. A chiudere la partita ci pensa poi una magistrale punizione di Esposito, che affossa il Milan.
La partita
Il momento di Spezia e Milan non potrebbe essere più diverso. Se i liguri iniziano a vedere con orrore il baratro della Serie B, il Diavolo, almeno in campionato, è reduce da sette risultati utili consecutivi. La testa sarà al ritorno di Champions ma la pressione psicologica sugli uomini di Pioli è altissima, specialmente dopo il pari della Lazio e la sconfitta dell’Atalanta. Il tecnico emiliano, però, dovrà fare a meno di diversi pezzi da novanta: se Rafael Leao è rimasto a casa per provare il recupero in vista dell’Inter, Krunic e Messias sono costretti ad alzare bandiera bianca. Aggiungi l’infortunato Bennacer, la cui stagione è già finita, ed il quadro non è certo rassicurante. Cambi obbligati, quindi, con Pobega al centro ed Origi sulla destra a dare una mano a Brahim Diaz. Unica punta, come previsto, Ante Rebic, con Giroud pronto ad entrare se le cose si mettessero male.
Semplici ha l’infermeria ancora più affollata, con sette indisponibili, ma riesce almeno a recuperare Zurkowski, che partirà dalla panchina. Vista la squalifica di Agudelo, spazio in avanti alla coppia di punte Gyasi-Nzola. Al centrocampo, invece, torna in squadra Esposito, aiutato da Rece ed Amian che avranno il compito non semplice di presidiare le fasce. Spazio per Nikolau in difesa a dare una mano a Wisniewski ed Ampadu davanti a Dragowski.
Buon Milan ma lo Spezia c'è
L’approccio mentale del Milan, una volta tanto, non è niente male. Gli uomini di Pioli pressano bene e ci mettono pochi minuti a rendersi pericolosi. Al 7’ per risolvere un’azione insistita, Tonali prova la soluzione dalla grande distanza. Gran botta quella dell’ex Brescia, Dragowski non ci arriva ma il pallone si stampa sul palo. Ennesimo legno per l’idolo della tifoseria rossonera, poco fortunato anche oggi. Lo Spezia, però, in campo c’è e si fa avanti senza troppi timori reverenziali. L’undici di Semplici pressa bene ma senza riuscire a farsi largo nell’attenta difesa ospite. Gyasi ed Nzola si muovono alla grande, portando i padroni di casa in avanti con una certa regolarità. Il primo tiro dello Spezia arriva al 16’, quando è proprio l’attaccante angolano a provare una girata dal limite dell’area. Apprezzabile il movimento ma la palla sibila ben lontana dalla porta di Maignan. Gli ospiti si rendono pericolosi su uno schema da calcio piazzato piuttosto confuso sul quale una mezza girata di Saelemakers mette Kjaer ad un niente dal tap-in vincente. Rebic ed Origi combinano spesso e volentieri ma di occasioni tali da far preoccupare Dragowski nemmeno l’ombra.
Il portiere dello Spezia è chiamato ad un intervento non banale quando, su un contropiede corale dei rossoneri, Theo Hernandez lascia partire una botta di collo pieno proprio sotto la traversa. Il portiere polacco risponde presente, ma il Milan ora è decisamente pericoloso. Quando il Diavolo sembra sul punto di avere la meglio, i padroni di casa rompono l’assedio. Prima ci pensa Reca a mettere un cross invitante per Amian, che stacca bene ma non inquadra lo specchio della porta, poi ci sono un paio di tiri murati ad Nzola attorno alla mezz’ora. Lo Spezia, ora, attacca in massa e costringe il Milan ad arretrare il baricentro. Ad evitare problemi sulle verticalizzazioni dei liguri ci vogliono alcuni interventi puntuali di Tomori, sempre attento. Finale di tempo con i rossoneri piuttosto allungati ed i liguri che non riescono più a portarsi dalle parti di Maignan.
Wisniewski-Esposito, è 2-0 Spezia
Dato che un pareggio non serve a nessuno, al rientro dagli spogliatoi ti aspetteresti un cambio di ritmo. Il Milan prova a portarsi subito in avanti ma i padroni di casa non ci stanno a fare gli spettatori. Nzola sulla fascia sinistra continua a creare parecchi problemi mentre Gyasi non trova spazi in area. Lo Spezia ci crede e mette alle corde gli ospiti, mettendo le tende nella metà campo rossonera, sospinti dal pubblico del Picco. Il Milan si scuote dopo un possibile rigore su Brahim Diaz ed il conseguente giallo per proteste. I padroni di casa escono bene in ripartenza, ma il tiro di Bourabia sorvola di un metro la traversa. Il Diavolo si rende pericoloso su un rovesciamento di fronte guidato da Tonali, che trova la corsa di Diaz. Lo spagnolo spara verso la porta: non male il tiro che si stampa sul palo esterno. Attorno al 60’ i contropiedi del Milan diventano sempre più insistenti, come le serpentine di un Diaz ispirato.
Pioli decide di risparmiare due dei titolarissimi per il ritorno di Champions: fuori Theo Hernandez e Saelemakers, spazio a Ballo-Toure e De Ketelaere. Il Milan ora chiude lo Spezia nella sua tre quarti ma ancora non riesce a pungere. Come succede spesso, a rendersi pericolosi più volte sono i liguri: prima una bella combinazione tra Gyasi e Nzola, poi un tiro di Ekdal ma entrambe le volte Maignan ci mette una pezza. Nuova staffetta per il Diavolo; fuori Diaz e Rebic per Olivier Giroud ed il redivivo Yacine Adli. Lo Spezia è ancora pericoloso in contropiede e ci vuole un intervento da libero del portierone francese per evitare guai peggiori. Alla fine, però, i liguri passano: calcio d’angolo di Esposito, Amian prende in pieno il palo ma la palla arriva proprio dalle parti di Wisniewski, che segna il suo primo gol in Serie A.
Gli ultimi 15 minuti sono una sofferenza infinita per i tifosi rossoneri, che guardano increduli un Diavolo troppo brutto per essere vero. A chiudere i conti ci pensa una stupenda punizione di Salvatore Esposito che dal limite dell’area la mette sul palo lontano. Maignan la vede con un attimo di ritardo e riesce solo a smanacciarla in porta. Gran gol dell’ex SPAL, al primo gol in Serie A. Il Milan si getta avanti alla disperata, cercando una rimonta quantomai improbabile. I rossoneri si rendono pericolosi con Giroud ma non può davvero bastare. Il lungo recupero è un assolo del Milan ma il risultato non cambia. Tre punti d’oro per lo Spezia, sconfitta devastante per il Diavolo.
Il tabellino
SPEZIA (3-5-2): Dragowski; Wisniewski, Ampadu, Nikolaou; Amian, Esposito, Ekdal, Bourabia (62’ Zurkowski), Reca; Gyasi (90+2’ Kovalenko), Nzola. A disposizione: Marchetti, Zoet, Caldara, Ferrer, Cipot, Kovalenko, Zurkowski, Krollis, Shomurodov, Verde. Allenatore: Leonardo Semplici
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Kalulu, Kjaer, Tomori (83’ Calabria), Hernandez (63’ Ballo-Toure); Tonali, Pobega; Saelemaekers (63’ De Ketelaere), Diaz (70’ Adli), Origi; Rebic (70’ Giroud). A disposizione: Mirante, Tatarusanu, Calabria, Gabbia, Ballo-Touré, Bakayoko, Vranckx, Adli, De Ketelaere, Giroud. Allenatore: Stefano Pioli
Marcatori: 74’ Wisniewski (S), 85’ Esposito (S)
Ammoniti: 37’ Amian (S), 51’ Diaz (M)
Espulsi: n/a
Arbitro: Daniele Doveri (sez. di Roma 1)
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