“Ha segnato la storia del calcio”: sport e politica piangono Gigi Riva

Da Giorgia Meloni ai vicepremier, tutto l'arco parlamentare ricorda con affetto Gigi Riva, morto a Cagliari all'età di 79 anni

“Ha segnato la storia del calcio”: sport e politica piangono Gigi Riva
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Giggirriva, così, tutto attaccato per ogni sardo che si rispetti, è morto oggi a 79 anni. Rombo di Tuono ha scritto per la Sardegna e per l'Italia pagine di calcio di storia indimenticabili. Gigi Riva si è spento con discrezione, così come ha vissuto, e oggi chi lo ricorda ne tratteggia questo elemento distintivo. "Tanti italiani, e io tra questi, apprendono l'improvvisa notizia della morte di Gigi Riva con autentico dolore. I suoi successi sportivi, il suo carattere di grande serietà, la dignità del suo comportamento in ogni circostanza gli hanno procurato l'affetto di milioni di italiani anche tra coloro che non seguivano il calcio", è il ricordo del presidente Sergio Mattarella, in una nota diramata in serata.

"È una giornata davvero triste, perdiamo uno dei simboli del calcio italiano, un giocatore fantastico e soprattutto un uomo vero, di una rettitudine unica, con la Sardegna nel cuore. È stata una fortuna averlo conosciuto", ha dichiarato Fabio Capello, compagno di nazionale. "Grande persona, grande campione, sono veramente addolorato", sono le (poche) parole di Marcello Lippi in un momento così doloroso. "Con lui avevo un rapporto straordinario, siamo stati insieme dall' Europeo del '68 (Europeo vinto dalla Nazionale Italiana ndr) e a Euro 2000 (Zoff era allenatore e Riva team manager ndr).È un dolore non me l'aspettavo", ha detto Dino Zoff, altro campione che con Riva ha condiviso l'esperienza in nazionale. "Era un amicone, non voleva mai stare da solo. Era una forza della natura, un grande", sono le parole di Roberto Boninsegna, compagno di squadra e di nazionale.

È commosso anche il ricordo di Giorgia Meloni, che ha affidato ai social il suo commiato: "Ci lascia un grande sportivo che ha segnato la storia del calcio e della nostra Nazionale. Che la terra ti sia lieve, campione". Anche il viceministro Matteo Salvini, notoriamente appassionato di sport, ha voluto ricordare Riva: "Con la Nazionale e il tuo Cagliari hai emozionato milioni di italiani. Buon viaggio Rombo di Tuono, ci mancherai". L'altro vicepremier, Antonio Tajani, ha legato il calciatore ai suoi ricordi, definendolo "Eroe di tanti ragazzi della mia generazione. Miglior marcatore della Nazionale azzurra. Condoglianze alla sua famiglia e a tutti i tifosi sardi. Buon viaggio in Cielo, rombo di tuono". Tutte le parti politiche, senza distinzioni, in queste ore si stanno stringendo attorno al dolore della famiglia e dei tifosi sardi.

"Due i ricordi che mi vengono subito in mente se penso al grandissimo Gigi Riva: la nostra Leggiün (Leggiuno) e il suo lago, dove era nato, e i gol 'acrobatici' con la maglia del Cagliari e della Nazionale", ha scritto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, ricordando le origini del calciatore, che da ragazzino si è trasferito in Sardegna per non andare più via, legando il suo nome indissolubilmente alla squadra del capoluogo.

Per il ministro dello Sport, Andrea Abodi, Gigi Riva era "molto di più di Rombo di rombo di tuono, cifra tecnica che ha lasciato il segno anche nei numeri dei gol segnati, anche delle vittorie, ma piangiamo l'uomo e il professionista fedele a un calcio che sembra essere il calcio di altri tempi, e in parte lo è".

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