Tifosi dell'Arsenal in visibilio per l'inglese di Calafiori. Dove l'ha imparato?

Il nazionale azzurro, ora in forza all'Arsenal, in un'intervista svela il suo segreto: ha perfezionato la lingua ascoltando le canzoni rap di UK Drill. Non certo aggettivi, sostantivi e verbi tipici di Buckingham Palace

Riccardo Calafiori, fermo immagine Bbc
Riccardo Calafiori, fermo immagine Bbc
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Riccardo Calafiori è un calciatore dell’Arsenal e della nazionale italiana. Trasferitosi da Bologna a Londra sta mostrando di frequentare un fluent english. Gli hanno chiesto quali fossero i suoi docenti: Alan Friedman? Sting? George Clooney? Helen Mirren? Tutta gente di madre lingua ormai domiciliata nelle nostre terre. Negativo, mister Calafiori ha attinto all’aulico dizionario di Headie One e colleghi, artisti dell’UK Drill, rapper di quelli forti, nella musica e nei testi, slang di strada, non proprio Savile Row o Trafalgar Square ma Brixton, quartiere nativo di David Bowie, zona sud di Londra fino a una ventina di anni fa territorio pericolosissimo nel quale i tassisti si rifiutavano di entrare ma trasformatosi in area di negozi e locali notturni.

Calafiori ha dunque studiato la lingua sui testi dei rapper, non certamente aggettivi, sostantivi e verbi tipici di Buckingham e dintorni ma frasario immediato, greve, volgare, giovane.

Per la proprietà transitiva sarebbe interessante sapere se Dovbyk, ucraino attaccante della Roma o Tavares, portoghese centrocampista della Lazio, stiano apprendendo l’italiano non leggendo Dante e D’Annunzio o ascoltando Mina e Dalla, ma Fabri Fibra, El Matador, Grein, Fata, Nooz, Lehzon, potrei dire l’Italy Drill, rapper de noantri, lessico raffinato, posture eleganti.

Ma questo non toglie che Richard Bayflowers sia il nuovo idolo dei Gunners, i tifosi dell’Arsenal. Oh yes. O, come direbbe lui in slang romano, “me coj...”.

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