I punti chiave
Un gravissimo lutto ha colpito l'ex calciatore del Milan Sergio Claudio dos Santos, conosciuto ai più con il nome di Serginho: è morto il figlio Diego di appena 20 anni. La notizia è stata data per prima da Sky Sport ma tutt'ora neanche i media brasiliani spiegano le cause della prematura scomparsa. Una tragedia che lascia senza parole il mondo del calcio, e non solo: le due società di Milano e il Monza sono state le prime a far sentire il proprio affetto e la vicinanza al 53enne nato a Nilopolis, nell'area metropolitana di Rio de Janeiro.
Il cordoglio di Milan, Inter e Monza
Con un post su X, la società rossonera si è stretta attorno al suo ex numero 27. "Ci stringiamo attorno a Serginho e alla sua famiglia per la tragica e prematura scomparsa del figlio Diego. Sempre nei nostri cuori". Una nota sempre su X è stata pubblicata anche dall'Inter che ha espresso il proprio cordoglio "alla famiglia Serginho per la prematura scomparsa del figlio Diego". A far sentire la propria vicinanza non poteva mancare l'ex amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, oggi vicepresidente vicario e ad del Monza. "Adriano Galliani e AC Monza sono vicini a Serginho e alla sua famiglia in questo momento di immenso dolore per la scomparsa dell’amato Diego", hanno scritto cercando di dare un po' di calore e affetto all'ex terzino e centrocampista del Milan.
Ci stringiamo attorno a Serginho e alla sua famiglia per la tragica e prematura scomparsa del figlio Diego. Sempre nei nostri cuori. pic.twitter.com/6sR7Y1OzSb
— AC Milan (@acmilan) August 7, 2024
La carriera di Serginho
Il calciatore molto amato dai milanisti e non solo ha iniziato la sua carriera all'Itaperuna, società dell'interno dello stato di Rio de Janeiro: successivamente passa al Bahia diventando ben presto l'idolo dei tifosi e vincendo il primo titolo da professionista nel 1994. Dopo arriveranno Flamengo, Cruzeiro e San Paolo prima del trasferimento in Italia, al Milan di Silvio Berlusconi, dal 1999 al 2008 dove ha collezionato 280 presenze e segnato 25 reti. Indimenticabile la stagione 2003-2004 dove, oltre alle 33 presenze complessive, assieme ai connazionali Cafu e Kaká, vince lo scudetto e la Champions League in finale ai calci di rigore contro la Juventus.
Tutti si ricordano della velocità di Serginho oltre al suo estro e alla capacità di cambiare visione di gioco all'ultimo momento mettendo in difficoltà gli avversari: oltre al dribbling, i suoi cross erano molto spesso eccellenti e metteva i compagni di squadra nelle migliori condizioni per andare a rete.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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