Seconda partita di Nation League con polemica per l'Italia, che ha sfidato Israele a Budapest. Durante l'inno dello Stato ebraico, un gruppo di ultras dell'Italia giunti fino in Ungheria si sono voltati di spalle in segno di protesta. Sono stati poche decine, al massimo una cinquantina, che probabilmente cercavano qualche inquadratura durante la gara. Sono gli stessi che poco dopo hanno anche intonato cori contro Ilaria Salis, parlamentare europea che proprio a Budapest ha un processo pendente, che resterà tale fino alla fine del mandato e in caso di non rielezione in Europa.
Non ci sono stati scontri e nemmeno problemi durante l'incontro, giocato in campo neutro proprio per garantire le migliori condizioni di sicurezza per l'incontro, visto che la federazione ungherese è l'unica che nel panorama Uefa in Europa ha garantito l'assenza di bandiere palestinesi durante le sfide che vedono in campo Israele. Prima dell'incontro ci sono stati sverissimi controlli di sicurezza all'ingresso e anche durante il riscaldamento delle squadre sono stati trasmessi dagli altoparlanti messaggi che scoraggiavano i tifosi a tentare improvvide invasioni di campo, considerate un reato penale in Ungheria.
Anche la gara contro il Belgio di alcuni giorni fa è stata giocata in Ungheria. La Bozsik Arena di Budapest è lo stadio scelto da Israele per le sue partite di casa mentre la gara di ritorno, che è in programma il prossimo 14 ottobre in Italia, dovrebbe giocarsi nello stadio di Udine. Il condizionale tuttavia è d'obbligo, vista la situazione, e c'è già stato l'annuncio del Comune di Udine che ha rifiutato di offrire il suo patrocinio all'evento. Per altro, com'era facile supporre, il 14 ottobre è stata organizzata nel capoluogo friulano una manifestazione pro-Palestina e si temono scontri con i tifosi di Israele che saranno in città per assistere alla partita serale.
Tuttavia, la gara tra Italia e Israele ha fatto discutere anche per un altro episodio, segnalato con grande trasporto dal ct azzurro, Luciano Spalletti.
Attorno alla mezz'ora di gioco, lo speaker dello stadio ha incomprensibilmente lanciato cori a sostegno di Israele. Un atteggiamento inconsueto, che mai si era verificato in una partita del Uefa, che ha fatto andare su tutte le furie Spalletti, che non ha esitato a segnalare il fatto al quarto uomo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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