È il marcio del calcio raccontato dall’altra parte della barricata: dagli imprenditori che hanno in mano il business delle scommesse, dalle aziende che si muovono in quell’oceano – tempestoso e infestato da pirati - dove centinaia di milioni di euro si muovono tra Internet e conti cifrati. In questo universo, secondo quanto l’inchiesta della Procura di Cremona sta portando a galla in questi giorni, si nascondono anche i signori del calcio truccato: quelli in grado di scommettere a colpo sicuro, decidendo a tavolino il risultato delle partite grazie alla corruzione dei giocatori.
Il cervello, l’uomo che per la Procura di Cremona è a capo della mafia del calcio scommesse, ha 47 anni, vive indisturbato a Singapore e si chiama Dan Seet Eng. Per le aziende "pulite" che vivono di scommesse, i pirati sono un incubo. Sono in grado di far saltare il banco, mettendo sul piatto milioni di euro su risultati già decisi. Per difendersi da questi attacchi, i siti di scommesse on line hanno messo in piedi una rete ad alta tecnologia informatica basata su alert, indicatori di rischio che scattano quando le puntate anomale si concentrano su questa o quella partita. Ma non sempre si fa in tempo a difendersi.
A volte si riesce a congelare le puntate prima che il colpo dei pirati vada a buon fine. A volte no, ed è – economicamente parlando – un bagno di sangue. Nelle carte dell’inchiesta di Cremona, allegate agli ordini di cattura contro Cristiano Doni e gli altri sedici arrestati del 20 dicembre, c’è una serie di documenti che proviene dall’interno di questo mondo. Lo ha prodotto Sky Sport 365, il sito di scommesse con sede in Austria le cui denunce alle Procure di Bari e di Napoli hanno precorso i tempi dell’indagine cremonese.
È un documento illuminante, perché spiega nei dettagli e tecnicamente come avviene la manomissione delle partite, e come i siti si difendono. L’elenco contiene l’elenco delle partite di A, B e LegaPro che hanno fatto scattare gli allarmi, analizza i movimenti delle puntate e li incrocia con quanto accadeva in campo.
E in più di un passaggio raggiunge una conclusione sconsolante: per influenzare l’andamento delle quote sui siti di tutto il mondo, compresi quelli semiclandestini, quelli basati in Asia che sfuggono quasi ad ogni controllo, servivano masse di milioni molto maggiori di quelle individuate finora dall’inchiesta.
Il giro degli "zingari" e di Dan Seet Eng, il Goldfinger di Singapore che spesso sbarcava alla Malpensa, è solo uno dei clan che governano la faccia sporca del calcio. C’è qualcuno che ancora non conosciamo, e che continua ad operare indisturbato. Qualcuno più potente di Dan. Molto più potente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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