RomaDa ieri l'Arma ha un nuovo comandante. Un generale amato soprattutto dalla base della Benemerita. Leonardo Gallitelli si è insediato con il conferimento dell'onorificenza di Cavaliere di gran croce dell'ordine al Merito della Repubblica italiana da parte del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che lo ha ricevuto in mattinata al Quirinale insieme all'uscente Gianfrancesco Siazzu.
Il neocomandante era stato nominato il 12 giugno scorso dal Consiglio dei ministri su proposta del titolare della Difesa Ignazio La Russa, che aveva commentato la scelta con queste parole: «Un ufficiale di straordinario valore sulla cui nomina sono stati tutti d'accordo». Anche l'opposizione. Apprezzamenti sono stati infatti espressi dai responsabili Difesa e Sicurezza del Partito democratico, Roberta Pinotti e Marco Minniti: «Una scelta eccellente per competenza ed esperienza - hanno dichiarato al momento della nomina -. Siamo certi che il generale Gallitelli saprà svolgere al meglio il delicato compito al quale è stato chiamato». Una nomina bipartisan, dunque, che ha premiato l'uscente capo di Stato maggiore artefice degli ultimi grandi successi operativi e non dell'Arma. Alla cerimonia di avvicendamento che si è svolta ieri sera nella caserma Salvo D'Acquisto di Roma, erano presenti oltre al premier Silvio Berlusconi, i ministri della Difesa e dell'Interno Larussa e Roberto Maroni, il capo di Stato maggiore della Difesa, generale Vincenzo Camporini e il titolare della Giustizia Angelino Alfano.
Di Gallitelli i colleghi dicono che è il carabiniere con meno ferie «consumate». Lo stesso giorno della nomina, i militari arrestarono il boss della 'ndrangheta Antonio Pelle e in quell'occasione il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, complimentandosi, ne approfittò per dire: «È un bel regalo al nuovo generale Leonardo Gallitelli».
La sua carriera, improntata a un durissimo lavoro dentro e fuori il Comando generale, parla da sola. Nato a Taranto nel 1948, sposato con due figli, laureato in giurisprudenza, affronta e supera i corsi di Stato maggiore alla scuola di guerra. A 19 anni, nell'ottobre del 1967, intraprende la carriera militare frequentando i corsi dell'Accademia di Modena e della scuola di applicazione carabinieri di Roma. Gallitelli ha fatto anche parte del nucleo investigativo di Torino occupandosi del contrasto al terrorismo e dei sequestri di persona. Raggiunto il grado di colonnello, regge il comando provinciale di Roma per cinque anni.
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