A 16 anni dal precedente riordino, la riforma delle Camere di Commercio ha avuto il suo definitivo via libera dal governo. Il Consiglio dei ministri, su proposta di Claudio Scajola, ministro dello Sviluppo economico, ha approvato un decreto legislativo di riforma della disciplina delle Camere di Commercio, dando così attuazione alla delega contenuta nella legge sviluppo. "Con questa riforma", ha detto il ministro Scajola, "si introduce un significativo rafforzamento della capacità di azione delle Camere di commercio soprattutto per la promozione per lo sviluppo delle autonomie locali, utile non solo in questa fase di ripresa economica ma, soprattutto, come elemento funzionale a rendere più competitivo il Sistema Italia".
Dopo un positivo confronto con le Regioni, cambia così la disciplina delle 105 Camere di Commercio italiane, che rappresentano oltre 6 milioni di imprese e gestiscono quote significative di molte infrastrutture del Paese (aeroporti, autostrade, fiere). Tre le novità di maggior rilievo, viene inserita la rappresentanza dei professionisti nei Consigli camerali e vengono semplificate le modalità di composizione degli organi; si introduce il "Patto di Stabilità" per il sistema camerale; si prevede che le Camere più piccole debbano accorpare i loro servizi; non si possono istituire nuove Camere di commercio se non in presenza di un numero minimo di aziende (40.000).
Sangalli: "Ora sono più forti" Camere di commercio "più forti ed efficienti" che diventano vere e proprie "case dell’economia" grazie alla riforma varata dal governo. È quanto sostiene il presidente della Confcommercio Carlo Sangalli, che dal 1997 guida anche l’ente camerale meneghino. Sangalli rivolge poi al ministro per lo Sviluppo economico Claudio Scajola un "ringraziamento non formale per aver voluto portare avanti questo importante passaggio che contribuisce a consolidare lo sviluppo delle autonomie funzionali in una logica di rete e di valorizzazione del territorio". "La risposta alla crisi economica - spiega il numero uno dei commercianti - passa anche attraverso queste iniziative concrete e di grande respiro che fanno bene alle imprese".
In particolare Sangalli sottolinea tra le novità "il ruolo della Camere di Commercio nelle politiche per l’internazionalizzazione e l’innovazione così come l’ingresso nel consiglio camerale del rappresentante degli ordini
professionali". "Con questa riforma - ha concluso - l’istituzione Camera di Commercio diventa di fatto la Casa dell’Economia e conferma il suo ruolo centrale di sintesi dell’interesse generale del sistema delle imprese".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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