Campi e oratori: tante offerte per l'estate in città

Cascine, musei, centri sportivi propongono attività per tutte le tasche Grande boom delle parrocchie: "Noi ci siamo quando gli altri chiudono". Si parte venerdì con il raduno in piazza Duomo degli animatori cattolici con Tettamanzi

Campi e oratori: 
tante offerte per 
l'estate in città

L’ultimo giorno di scuola si avvicina (è il 12 giugno) e la preoccupazione principale delle famiglie diventa «come impegnare i figli» in attesa di partire per le vacanze. Il tam tam fra genitori è già partito e le offerte a Milano non mancano. Dai campi sportivi a quelli artistici, da quelli musicali a quelli nelle oasi naturalistiche a contatto con gli animali. Sono più di 10mila i bambini milanesi che frequentano un campo nel periodo compreso fra la metà di giugno e la fine di luglio e, dopo la pausa agostana, nelle prime due settimane di settembre. Società sportive, laboratori, asili e centri comunali ma anche musei e cascine offrono «pacchetti» di una settimana al termine della quale i bambini porteranno a casa gli oggetti costruiti con le proprie mani, come quadri o strumenti o si esibiranno in saggi e spettacoli da mostrare ai genitori. Sono impegnati dalle 8.30 del mattino alle quattro e mezza del pomeriggio, come a scuola. I costi di un centro non convenzionato col Comune variano dai 150 ai 250 euro a settimana, in alcuni il pranzo è compreso, in altri lo si deve portare da casa. In mezzo a questo mare di offerte - la stragrande maggioranza non proprio a portata di tutte le tasche - sono gli oratori a fare la parte del leone: 170 in città, mille nella diocesi, solo in giugno, luglio e settembre coinvolgono 300mila bambini (40mila a Milano). «Oltre a questi ci sono 50mila animatori adolescenti, hanno dai 15 ai 20 anni e si impegnano accanto agli educatori più grandi - illustra don Samuele Marelli direttore della Fom, Fondazione oratori milanesi dal 2008 -. Dedicano il loro tempo libero ai bambini più piccoli, insegnando loro giochi, canti o attività per coinvolgerli. Ci tengo a sottolinearlo perché si parla spesso di ragazzi sbandati o nullafacenti, ma ci sono anche quelli che si curano degli altri». Lo slogan degli oratori è «aperti per ferie», «quando tutti chiudono noi ci siamo - scherza don Samuele -. Sicuramente svolgiamo un servizio sociale, prezioso per quelle famiglie in cui entrambi i genitori lavorano e che non possono permettersi di spendere 200 euro a settimana, ma non perdiamo di vista la nostra caratteristiche che è quella di annunciare il Vangelo». Aperti per ferie vuol dire anche disponibili ad accogliere i bambini alle 7.30 del mattino (come il servizio della pre-scuola), «ci si organizza, a volte aprono le suore, altre volte qualche genitore disponibile o noi preti». Anche gli oratori dimostrano di sapersi adattare alle esigenze che cambiano, «una volta l’estivo durava solo tre settimane, oggi in molti oratori si arriva a otto. Ce n’è uno, a Milano alla Barona (la parrocchia San Nazaro e Celso di via Zumbini) che non chiude mai, neppure in agosto». Certo la diocesi abbraccia diverse province, non tutte le parrocchie sono uguali. E se Milano risente del calo demografico e dell’allontanamento delle giovani coppie, in provincia c’è il boom. Gli oratori di Concorezzo e di Carugate ospitano 800 ragazzi ciascuno e all’interno hanno pure la mensa. «La proposta educativa di quest’anno si intitola “Sottosopra. Come in cielo, così in terra” - spiega don Marelli - Ossia riflettiamo sul cammino di ciascuno, sull’importanza di andare in profondità, sull’incontro con Gesù».

Il 21 maggio c’è il raduno in piazza Duomo degli animatori degli oratori estivi, da tutta la diocesi sono attesi 10mila ragazzi. L’appuntamento è alle 17, ci saranno vari stand per illustrare attività e spettacoli, ciascun educatore raccoglierà spunti e idee da trasmettere nel proprio oratorio. In serata preghiera con il cardinale Tettamanzi.

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