Camuffati da operai rubano 3 camini antichi

Il colpo nella villa Forno. I malviventi sono arrivati con martelli pneumatici, gru e camion e sono poi fuggiti con mattonelle, cappe e mensole di valore storico

È un vero e proprio giallo quello che da alcuni giorni sta tenendo con il fiato sospeso i residenti del quartiere Balsamo a Cinisello e tutti gli appassionati di storia locale. Approfittando del cantiere all'interno del quale gli operai stanno lavorando per ristrutturare la settecentesca Villa Forno, alcuni sconosciuti hanno infatti trafugato tre camini di grande dimensione e di inestimabile valore fuggendo poi senza lasciare traccia.
Destinata ad ospitare professori e studenti iscritti al master di Sociologia dell'Università di Milano Bicocca, Villa Forno - nel passato dimora di nobili famiglie milanesi - rappresenta il cuore di Balsamo. Così, il rumore dei martelli e degli scalpelli, con i quali il gruppo ha staccato pezzo dopo pezzo tutte le mattonelle, le cappe e le mensole riccamente decorate dei tre grandi camini di inestimabile valore dalle pareti della villa, non ha destato sospetti. I ladri, arrivati con martelli pneumatici, camion e gru e che evidentemente hanno agito su commissione, si sono infatti finti operai e hanno operato indisturbati per ore. Quelle che a prima vista sembravano semplici detriti depositati nel cassone dei camion che andavano e venivano di prima mattina, in realtà erano tra le parti più pregiate della villa.
Ad accorgersi del furto, la mattina dopo, i veri muratori che hanno lanciato l'allarme. Nessuno dei cancelli di ingresso al cantiere, però, era stato forzato, segno che evidentemente i ladri erano riusciti ad avere una copia delle chiavi.

«Non sono portafogli o anelli di valore che chiunque può rubare nascondendoli in una tasca - ha detto Giuseppe Petrucci, capogruppo di Forza Italia sollevando la polemica -. Perché un patrimonio del genere non è stato tutelato con apposte misure antifurto?».

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