Raccomandato? Un po' lo è, basta chiedere a Lippi. Che dirà sempre: non è vero. Salvo tradimenti del naso. Fuori posto? Forse. Non tanto per il ruolo, quanto per l'occasione. Arriva a Torino e alla Juve, proprio alla vigilia della partita contro la Roma. Ehm! Ehm! E Antonio Candreva non può nascondere il tifo: si, lui tifa per Totti e compagnia. «Si, ma se segno esulto». Rompe gli indugi. «Sono emozionato - dice parlando della nuova squadra - non mi rendo ancora conto di essere arrivato qui. Un sogno che si avvera, oggi lo tocco con mano».
I compagni lo hanno accolto benissimo. «Spero di restare a lungo. É una grande emozione essere alla Juventus. Ieri sono arrivato a Torino e ho firmato il contratto, questa mattina sono stato in sede, non vedo l'ora di iniziare questa nuova avventura». Così Antonio Candreva prima di iniziare il lavoro. «In famiglia sono tutti emozionati», ha raccontato l'ex giocatore del Livorno a Juventus Channel. «Ho incontrato Ferrara, che mi ha fatto un grosso in bocca al lupo e ora tocca a me dimostrare di meritare questa maglia, confermando in questi sei mesi quanto di buono fatto sinora».
Candreva ha esordito in serie B a soli 16 anni con la maglia della Ternana. Da allora, ha bruciato le tappe. «Ho iniziato presto in effetti. Quando giocai la prima partita in B facevo ancora parte degli Allievi Nazionali. Ho quasi sempre fatto il trequartista, ma diverse volte sono stato schierato anche davanti alla difesa. Il mio è un tipo di gioco semplice, che mi porta a toccare tanti palloni. Non segno molto, ma sono altruista e mi piace mettere i compagni in condizione di andare a rete».
All'Olimpico di Torino, Candreva è sceso in campo da avversario il 19 settembre scorso. In quell'occasione la Juventus si è imposta per 2-0: «In quella partita provai anche a segnare ma ci trovammo di fronte un Buffon davvero grandioso», ricorda. Ora Buffon è suo compagno di squadra.
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