Diecimila nuovi posti di lavoro, pronti a raddoppiare in prospettiva, e una ricaduta sul Pil del Lazio superiore all1% annuo: «Roma Formula Futuro» è liniziativa con la quale il Flammini Group, sulla scena internazionale da trentanni, che già propone il mondiale motociclistico Superbike, oltre al Superstars internazionale per auto di serie, conta di riportare la Capitale al vertice dei flussi turistici europei. Cinquanta eventi nellarco di otto mesi ogni anno, per una ricaduta a nove zeri, con il clou agostano del Gran Premio di F1 nel circuito dellEur. Dice Massimo Ghenzer, presidente di Roma Formula Futuro Business Development: «Lobiettivo del progetto, il cui impatto economico è stato analizzato in dettaglio dallistituto Isae, punta a restituire a Roma il primato turistico continentale: il target è un aumento annuo di 2,6 milioni di turisti, per oltre 6 milioni di presenze, tale da portarla dallattuale terzo posto, con Berlino che la insedia da vicino, a superare Parigi e avvicinare Londra. Cinteressa raccogliere e indirizzare i flussi europei ed extraeuropei, provenienti soprattutto da Russia, Cina e India vincendo la concorrenza». Che, al contrario di Roma, che pure può vantare il più ricco patrimonio di beni culturali al mondo e dove gli eventi certo non mancano, riesce a creare e a sfruttare una più ampia risonanza. «Sono necessarie una struttura organizzata, una sofisticata piattaforma informatica e una rodata capacità di gestione del brand Roma. Là dove origina la richiesta turistica, da Pechino a Mumbay, da Mosca a Rio, da Tokio a Cape Town, stiamo creando altrettante ambasciate commerciali: 18 agenzie in 14 diversi Paesi, col compito di tenere i contatti con gli interlocutori del mondo economico e culturale nonché con i referenti governativi, e di commercializzare i pacchetti turistici».
Da quasi due anni 100 persone sono al lavoro sulliniziativa, che ha assorbito finora oltre 10 milioni dinvestimenti. «Quando verrà assegnato a Roma il Gran Premio di F1 - aggiunge Ghenzer - diventerà uno dei 50 eventi; miriamo a un turismo di qualità». È già in atto la collaborazione con i ministeri di Turismo, Beni culturali ed Esteri, nonché con gli enti locali.
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