Carige, da gennaio più 30% di iscritti al Fondo pensione

Tra le soluzioni proposte anche un mix tra il riscatto del capitale rivalutato e la rendita vitalizia

Carige,  da gennaio più 30% di iscritti al Fondo pensione

Dal primo gennaio è in vigore il decreto Legislativo 252/05 sulla riforma della previdenza complementare. Il decreto è finalizzato a sviluppare il sistema pensionistico privato con la creazione del cosiddetto «secondo pilastro» che affiancherà il primo costituito dalla pensione pubblica. La conseguenza di questa riforma è la grande crescita di adesioni ai fondi pensione, fenomeno riscontrato anche dal Fondo Pensione Carige che ha registrato aumenti del 30% degli iscritti nei primi mesi dell’anno. Entro il prossimo 30 giugno, infatti, tutti i lavoratori dipendenti dovranno decidere la destinazione del proprio Tfr e il Fondo Pensione Carige è un’ottima soluzione per chi deve ancora effettuare la scelta.
Il gruppo Carige ha una lunga esperienza nel settore: già dal 1998 è attivo nel comparto della previdenza complementare con il Fondo Pensione Aperto, uno dei primi prodotti della specie a essere proposto al mercato e, non a caso, il settimo in Italia per numero di aderenti (fonte Assogestioni, quarto trimestre 2006).
Chiunque può aderire al Fondo «aperto»: lavoratori dipendenti, autonomi, liberi professionisti, ma anche chi non è titolare di redditi derivanti dal proprio lavoro (come soggetti fiscalmente a carico, casalinghe). Il meccanismo è semplice: a fronte di un versamento periodico, al raggiungimento dell’età pensionabile il Fondo erogherà il trattamento integrativo, con possibilità di optare anche per un mix tra riscatto del capitale rivalutato (massimo 50%) e rendita vitalizia. Le prestazioni previdenziali saranno proporzionate all’entità degli accantonamenti, al periodo di contribuzione e all’età dell’aderente.
Il Fondo Pensione Aperto Carige investe in titoli di Stato, obbligazioni, azioni, e non solo. Quattro i comparti proposti a seconda dell’età e della propensione al rischio dell’aderente. «Difesa del capitale» è una linea obbligazionaria a breve/medio termine con un grado di rischio medio/basso, adatta a un soggetto che è ormai prossimo alla pensione. «Valorizzazione dei contributi versati», linea bilanciata a medio/lungo periodo, presenta un grado di rischio medio e risponde alle esigenze di un soggetto nel pieno dell’attività lavorativa, al quale manchino ancora alcuni anni al raggiungimento dell’età pensionabile.
«Rivalutazione del capitale nel lungo periodo», linea bilanciata ma con elevata componente azionaria (fino al 70% del patrimonio), orizzonte di lungo termine e un grado di rischio medio/alto, è rivolta a chi è agli inizi dell’attività lavorativa. Per chi privilegia, invece, la sicurezza dell’investimento rispetto al rendimento, a partire dal primo luglio sarà operativo un nuovo comparto a capitale garantito, «Obiettivo Tfr», destinato essenzialmente a raccogliere i conferimenti taciti del trattamento di fine rapporto.
É possibile ottenere una stima di quanto è necessario accantonare grazie a un software, disponibile in tutte le 500 filiali del gruppo Carige, che in base ai dati del singolo - contributi versati, età, reddito, durata della vita lavorativa residua - esegue un check-up previdenziale e disegna un profilo personalizzato, evidenziando il gap previdenziale da colmare per mantenere un tenore di vita adeguato.
Per le imprese, le banche del gruppo Carige si pongono come interlocutrici privilegiate per il sostegno finanziario in relazione alle eventuali carenze di liquidità dovute al trasferimento del Tfr dei lavoratori. Per rispondere a queste esigenze, il gruppo Carige propone, tra l’altro, un’apertura di credito di importo pari ai flussi trasferiti a forme di previdenza complementare, a un tasso competitivo, ulteriormente scontato per le aziende che conferiranno il Tfr al fondo pensione. Alla scadenza, il debito residuo potrà essere rifinanziato con un mutuo chirografario regolato alle medesime condizioni dell’apertura di credito. Le preoccupazioni delle aziende causate dalla diminuita liquidità, per il venir meno degli accantonamenti per il Tfr, è stata inoltre compensata dal legislatore con sgravi fiscali e altre incentivazioni.
Per una prima informativa si può accedere al sito Internet www.gruppocarige.

it e per approfondimenti il personale delle banche del gruppo (Banca Carige, Cassa di Risparmio di Savona, Cassa di Risparmio di Carrara, Banca del Monte di Lucca, Banca Cesare Ponti) è a disposizione per un check-up previdenziale e per dare tutte le informazioni sia sul Fondo sia sugli altri aspetti della previdenza integrativa.

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