Luca Rocca
da Roma
Moggi si defila, Borrelli incassa il «no grazie» allinterrogatorio della giustizia sportiva, ma fa capire che non si aspettava una reazione diversa. Ma è solo linizio dellennesima giornata di interrogatori nella sede della Figc, e se il dg bianconero si defila, i protagonisti sono ancora i big del mondo del pallone.
Ieri è stato il turno di Franco Carraro, lex presidente della Federcalcio al centro di numerose e discusse intercettazioni (una su tutte, quella molto accesa con lex disegnatore arbitrale Paolo Bergamo) che si è presentato in completo blu notte rigato, camicia bianca e cravatta blu, ed è apparso anche piuttosto impassibile. Linterrogatorio è durato quasi tre ore e il suo unico commento è stato: «Mi sono dimesso e ho fatto bene. Di queste cose non voglio più parlare, né oggi, né domani, né mai più». Ben sette ore è durato invece linterrogatorio di Leonardo Meani, laddetto agli arbitri del Milan, la cui deposizione è da molti ritenuta fondamentale ai fini dellinchiesta sportiva e per capire la reale posizione del Milan rispetto allillecito sportivo. Alluscita dallinterrogatorio, Meani non ha però rilasciato nessuna dichiarazione. Altro «ospite» di rilievo negli uffici di Borrelli è stato Claudio Lotito, patron della Lazio, il cui legale, Gianmichele Gentile, si dà persino i voti, ovviamente da promozione: «Siamo soddisfatti dellinterrogatorio e direi proprio che ci diamo un bel nove e mezzo», per poi aggiungere: «È andato tutto molto bene, latmosfera era serena e distesa. Noi, comunque, siamo molto contenti di quello che è venuto fuori».
A quanto pare, Lotito non ha utilizzato la «super perizia» annunciata perché linterrogatorio avrebbe avuto per oggetto principalmente il funzionamento del cosiddetto «sistema Moggi». Sentito anche Ermanno Pieroni, ex presidente dellAncona e oggi direttore sportivo dell'Arezzo. Due anni fa Pieroni aveva lanciato gravi accuse proprio contro Moggi, e a questo proposito il suo difensore, Cristiana Pesarini, afferma: «Il mio assistito ha confermato le dichiarazioni rilasciate alla Procura di Napoli in relazione a quanto detto già nel maggio 2004. Non ci sono state ritrattazioni».
Quanto al sospetto emerso dalle intercettazioni che il rientro di Pieroni nel calcio fosse dipeso da un interessamento proprio dellex dg della Juventus, lavvocato è chiaro: «Escludo totalmente che ci sia linteressamento di Moggi alla base del rientro di Pieroni nel calcio come direttore sportivo dellArezzo».
Ieri, a destare lattenzione degli addetti ai lavori, è stata la notizia di un presunto «super-testimone», un impiegato della Federcalcio stufo delle vessazioni subite in tutti questi anni. Per questo motivo avrebbe deciso di vuotare il sacco accusando i dirigenti della Federazione di aver promosso chi stava al gioco e sfruttato e terrorizzato gli onesti che si ribellavano al «sistema». Non solo.
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