Luca Testoni
Ancora musica alla Cascina Monluè. E stavolta tocca a East is West, una rassegna messa in piedi dallArci milanese, in collaborazione con lassessorato comunale allo Sport e ai Giovani, che affonda la sua «ragione sociale» nel recente allargamento a est dellUnione Europea. Un evento che, a detta degli organizzatori, rappresenta «unimportante opportunità di scambio e confronto tra culture e modi di vivere diversi e lontani fra di loro».
Niente da stupirsi, perciò, se la kermesse si traduce in una finestra aperta su gruppi e solisti dellEst Europa di cui (almeno dalle nostre parti) si sa poco o nulla. Come gli ospiti di giornata (ore 21, ingresso libero) in arrivo dalla Croazia e dalla Slovenia. A Lubiana e dintorni, Robert Pesut, il deus ex machina del progetto Manjifiko i Turbolenca (traducendo, Magnifico & Turbolenza), se non è un idolo assoluto, poco ci manca.
Conosciuto fin dai tempi dellex Jugoslavia, il cantautore sloveno ha incassato di recente un discreto successo internazionale con lironica e grottesca patchanka Hir Aj Kam, Hir Aj Go, finita in heavy-rotation anche nelle radio di casa nostra da quando il programma tv Le Iene lha scelta come propria sigla dapertura.
Vengono invece dallIstria, Pola per la precisione, i Kud Idjioti che, da oltre 20 anni fanno di un punk-rock rigoroso la propria bandiera. Dalla loro, un curioso primato: sono stati i primi croati ad esibirsi in Serbia e Montenegro dalla fine del conflitto che ha insanguinato i Balcani. A salutarli oltre 9mila fan.
Da tenere docchio anche gli ospiti di domenica: Andrius Mamontovas, 38enne star del pop-rock lituano dalla voce alla Peter Gabriel, e la formazione reggae-ska contaminato dei Spasulati Band. Questi ultimi, calabresi di Santa Sofia dEpiro, unenclave albanese di 3mila anime, nel giugno 2001 «aprirono» il concerto di Manu Chao in piazza Duomo.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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