Case ai rom e festa al Tricolore Il Carroccio si rimette di traverso

Elezioni in arrivo e la Lega attacca gli alleati del Pdl. In Regione vota contro i soldi alle celebrazioni, in Comune attacca la Moioli

Case ai rom e festa al Tricolore 
Il Carroccio si rimette di traverso

Elezioni in vista e la Lega scalda i muscoli. Una ricetta che ha (quasi) sempre funzionato quella degli sganassoni menati senza troppo badare al bersaglio. Per prendere la scena e magari anche i voti degli alleati. Di ieri l’ultimo uno-due del Carroccio che, in assenza di una credibile opposizione a sinistra, utilizza il centrodestra come punching ball. Toni alti, anzi altissimi temi forti per i «padani» come la rabbia per le case popolari cedute dal Comune ai rom del Triboniano e i finanziamenti della Regione per i 150 anni dell’Unità d’Italia. E in serata anche la richiesta al sindaco Letizia Moratti di bloccare la delibera per la riorganizzazione dei mercati comunali preparata dall’assessore Giovanni Terzi in predicato di guidare una lista civica del centrodestra. Evidente, ormai, la rotta di collisione con le giunte di Comune e Regione dove gli uomini di Bossi siedono, ma non perdono occasione per rimarcare differenze e distinguo. Recitando la solita parte del partito di lotta e di governo. Pronto a incassare le poltrone da assessore, ma anche i voti degli scontenti.
Ieri in Regione il primo strappo durante la commissione Cultura sui finanziamenti alle celebrazioni dell’Unità. Voto contrario del Carroccio che da solo si è opposto allo stanziamento di 1 milione e 300mila euro. Progetto di legge approvato col voto favorevole di Pdl e Pd per sostenere iniziative e restauro di monumenti. Nulla di definitivo visto che ora andrà alla commissione Bilancio e il 22 febbraio in aula per il voto finale, ma inevitabili le polemiche. Il Pdl, con il relatore Gianluca Rinaldin e il Pd hanno sostenuto la necessità di chiudere rapidamente l’iter legislativo ampiamente condiviso, tanto da respingere la richiesta del Carroccio di rimandare di un’altra settimana il voto per valutare l’astensione al posto del voto contrario. Così come auspicato dall’assessore Massimo Buscemi: «Nessuno sperpero di denaro pubblico - aggiunge -, ma era scontato che la Lega votasse contro». Di «legge tardiva con risorse ridicole» parla Massimiliano Orsatti (Lega). «Ha ragione Napolitano - polemizza - a dire che non è l’Italia a essere sbagliata, ma il modo in cui l’unificazione è stata attuata. Ci lascia perplessi utilizzare denaro pubblico per promuovere le celebrazioni, anziché per ridurre i tagli ai servizi essenziali resi inevitabili dalla Finanziaria». Piccato l’assessore Romano La Russa. «Ricordo alla Lega - replica - che dividere la maggioranza, anche quando l’opposizione vota a favore di una sua proposta legislativa, non è certo un bel segnale di unità e concordia».
Caldissimo anche il fronte rom con la Lega che torna ad attaccare la Moratti alla notizia che alcune famiglie nomadi del campo di via Triboniano sono già entrate negli alloggi di edilizia popolare a loro concessi dopo la decisione del tribunale civile che il 20 dicembre ha costretto il Comune ad assegnarli. Rispettando gli accordi già presi. «Sulla chiusura di Triboniano stiamo perdendo la pazienza - tuona l’eurodeputato leghista Matteo Salvini - perché i rinvii cominciano a esser troppi.

Vorremmo avere notizie dal Comune e in particolare dall’assessore Moioli. Sappiamo che al ministero dell’Interno si aspetta solo una richiesta di intervento dal Comune che è il proprietario dell’area, ma non dà alcun cenno da mesi. Non siamo più disposti ad aspettare».

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