Milano - Nessun incontro e nessuna chiamata. Tra il 7 settembre del 2009, data del concorso di bellezza in Sicilia a cui partecipò Ruby, e il 14 febbraio 2010, giorno in cui la marocchina andò per la prima volta ad Arcore, "non c’è mai stato alcun incontro nè alcuna chiamata" tra Emilio Fede e la giovane marocchina. È quanto hanno sostenuto i due difensori del direttore del Tg4, gli avvocati Nadia Alecci e Gaetano Pecorella, nell’udienza preliminare sul caso Ruby davanti al gup di Milano Maria Grazia Domanico. "Nel fascicolo non c’è prova che Fede abbia mai portato ad Arcore la ragazza", ha spiegato l’avvocato Alecci, il quale ha chiarito inoltre che i riscontri sulle celle telefoniche del 14 febbraio 2010 "dicono che Fede quel giorno veniva a Milano mentre Ruby andava ad Arcore". Inoltre, ha aggiunto l’avvocato Alecci, anche il video del famoso concorso di bellezza in Sicilia, acquisito agli atti, dimostra che quel giorno Ruby non viene invitata a salire sul palco da Fede. Dalle numerose intercettazioni telefoniche dell’inchiesta poi, secondo Alecci, "non c’è una sola chiamata" che riguarda Emilio Fede "in cui si parli di questa ragazza Ruby, che secondo l’accusa è il centro del processo". L’avvocato Pecorella ha messo invece in rilievo come le due ex miss piemontesi Ambra e Chiara, parti civili nel procedimento, "smentiscono con le loro stesse parole di essere state indotte alla prostituzione, quando dicono di essere rimaste scioccate, perchè ciò dimostra che non sono andate là su stimolo di qualcuno".
Inoltre, ha concluso Pecorella, ci sono anche telefonate ed sms nei giorni successivi al 22 agosto 2010 (giorno in cui le due ragazze sarebbero andate ad Arcore) che riportano messaggi di ringraziamento e amichevoli da parte di Ambra a Fede.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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