Catasto, rivoluzionata la banca dati

Protocollo d’intesa tra Comune e Agenzia del Territorio per l’aggiornamento degli atti catastali alla realtà immobiliare romana

Giacomo Legame

Si apre una nuova era per il catasto romano. È stato siglato, ieri mattina, il protocollo d’intesa di durata triennale tra il Campidoglio e l’Agenzia del Territorio per l’aggiornamento degli atti catastali alla realtà immobiliare di Roma, la regolarizzazione delle posizioni censuarie e la corretta gestione della conoscenza del patrimonio immobiliare all’interno del territorio del Comune di Roma.
La collaborazione diretta tra le due amministrazioni, fanno sapere dal Campidoglio, consentirà di integrare le rispettive basi informative assieme agli archivi cartografici e telematici e di costruire, nell’arco dei prossimi tre anni, una banca dati comune che riguarderà fabbricati e terreni, con informazioni censuarie aggiornate in merito alla proprietà, all’ubicazione, alla consistenza, alla destinazione d’uso e alle caratteristiche delle singole unità immobiliari o territoriali. Queste attività saranno curate con il supporto della neonata Roma Entrate spa.
L’incrocio dei dati, oggi in possesso del Catasto urbano e della Conservatoria dell’Agenzia del Territorio con quelli degli archivi comunali basati sulle dichiarazioni Ici, porterà all’eliminazione di disallineamenti, mancati aggiornamenti e imprecisioni negli atti di «classamento definitivo», causa principale di errate, superate o addirittura mancanti attribuzioni del valore catastale.
La consistenza di un appartamento sarà riportata anche in metri quadrati e non con il solo numero dei vani, come accadeva fino ad ora, permettendo insomma nuovi e interessanti sviluppi in materia di riforma catastale.
Verranno uniformati i sistemi di identificazione censuaria, anche telematica, delle diverse banche dati, necessari ad individuare in modo univoco e completo ogni fabbricato o terreno. Verranno inoltre unificate le informazioni toponomastiche nelle aree di nuova urbanizzazione: si eviterà così che lo stesso immobile sia identificato in modo impreciso e che possano verificarsi degli errori nelle attività di recupero dell’evasione ed elusione fiscale.
«Questo atto - ha spiegato l’assessore capitolino alle Politiche economiche, finanziarie e di bilancio Marco Causi - è un passo importante nel processo di manutenzione delle basi imponibili immobiliari di Roma. Questa attività, oltre a rendere aggiornata, trasparente e fruibile una enorme massa di informazioni e a rendere più efficienti i nostri sistemi di accertamento, ci permetterà di avere una cognizione completa e affidabile, verificabile momento per momento sulle singole unità, del valore del patrimonio immobiliare della capitale».
«Ci consentirà, inoltre - ha sottolineato ancora l’assessore - di eliminare in modo graduale, ma fermo e incontrovertibile, le numerose “ingiustizie” catastali e di perequare nel tempo le basi imponibili, ripartendo equamente il carico tributario tra i cittadini proprietari di fabbricati e terreni, anche in attuazione di quanto è previsto dalla legge finanziaria dello Stato del 2005».


«La collaborazione fra Comune di Roma e Agenzia del Territorio di Roma permetterà infine - ha concluso Causi - di migliorare i servizi per i cittadini e per le imprese in tutti i settori in cui sia necessario utilizzare informazioni catastali, ovvero modificarle per tenere conto dei processi di trasformazione della città».

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