Cdm, sì alla riforma anti-fannulloni

Via libera definitivo del consiglio dei ministri alla "rivoluzione" del ministro sulla Pubblica amministrazione: taglio allo stipendio e licenziamenti per i fannulloni, premi al merito non più per tutti, ma assegnati ai più produttivi

Cdm, sì alla riforma anti-fannulloni

Roma - Via libera definitivo del consiglio dei ministri alla riforma Brunetta della pubblica amministrazione. Il provvedimento prevede la lotta ai fannulloni, con taglio allo stipendio e licenziamenti, ma anche premi al merito: che non saranno più distribuiti a tutti ma andranno solo agli statali più produttivi.

La riforma La riforma, che coinvolge tutte le amministrazioni pubbliche, prevede l’attribuzione selettiva degli incentivi economici e di carriera. Il decreto stabilisce che non più di un quarto dei dipendenti di ciascuna amministrazione potrà beneficiare del trattamento accessorio nella misura massima prevista dal contratto; non più della metà potrà goderne in misura ridotta al 50%; ai lavoratori meno meritevoli non sarà corrisposto alcun incentivo. 

Come nel privato Il decreto si propone di dare inizio a un processo di convergenza con il settore privato. Infatti il testo prevede che il dirigente sia il responsabile della gestione delle risorse umane e della qualità e quantità del prodotto delle pubbliche amministrazioni. Viene stabilito anche il principio della inderogabilità della legge da parte della contrattazione. Viene rafforzata l’Aran, agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni. Vengono infine fissate nuove procedure per l’accesso alla dirigenza. Nel decreto infatti si stabilisce che l’accesso alla qualifica di prima fascia nelle amministrazioni statali e negli enti pubblici non economici avviene per concorso pubblico per titoli ed esami, indetto dalle singole amministrazioni per il 50% dei posti disponibili annualmente.

Certificati medici falsi Sanzioni anche di carattere penale sono previste in caso di falsi certificati medici, nei confronti del dipendente per il quale scatta il licenziamento con l’obbligo del risarcimento del danno, ma anche del medico eventualmente corresponsabile, che sarà radiato dall’albo e licenziato.

Licenziamento Tra le fattispecie individuate per il licenziamento ci sono il ripetersi di assenze ingiustificate, il rifiuto senza motivi del trasferimento, la presentazione di documenti falsi per l’assunzione o per essere promossi. Ma anche: comportamenti aggressivi e molesti e condanna per reati contro la pubblica amministrazione e il prolungato rendimento insufficiente.

Dirigenti più responsabili A loro il compito di valutare la performance di ciascun dipendente. Saranno sanzionati se non svolgeranno efficacemente il proprio lavoro. Per i nuovi dirigenti previsti sei mesi di formazione all’estero. Previste anche nuove procedure di accesso alla dirigenza per concorso per titoli ed esami indetto dalle singole amministrazioni.

Mobilità anche obbligatoria Se necessario i dipendenti dovranno spostarsi dove è più necessario anche se non sono d’accordo. 

Pagella ai dipendenti Nasce un’Autorità

per rafforzare la valutazione e la trasparenza nelle amministrazioni. Ogni anno la commissione predisporrà una graduatoria di performance delle singole amministrazioni in base a cui la contrattazione ripartirà le risorse.  

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