Cefalù, in vendita la casa abitata dall'occultista inglese Aleister Crowley

L'Abbazia di Thelema, così si chiama la villa, è stata il fulcro dell'attività di questo misterioso personaggio nei tre anni di permanenza in Sicilia. Già numerose le offerte, soprattutto dall'estero

Apparentemente, sembra un normale annuncio immobiliare. «Vendesi - recita - edificio di valore storico-artistico in località Santa Barbara, presso Cefalù». Si precisa inoltre che si tratta di «una casa indipendente a piano terra, con ampio giardino, totalmente da ristrutturare». E si allegano anche alcune foto a corredo. Solo che non si tratta di una casa qualunque, almeno per gli esperti di occultismo: la villa in vendita è infatti la cosiddetta Abbazia di Thelema, alias il nido, per tre anni, del celebre - e discusso - occultista inglese Aleister Crowley.
Un luogo quasi "sacro", per gli appassionati del genere. Crowley visse a Cefalù circa tre anni. Arrivò nell'aprile del 1920 in compagnia delle sue concubine e dei figli. E destò subito la curiosità delle gente del luogo, fino ad alimentare voci di riti orgiastici ed uso di droga all'interno del casolare. Notizie sempre più frequenti ed insistenti al punto che nel 1923, su ordine di Mussolini, Corwley venne espulso dall'Italia per pratiche oscene e perversione sessuale.
È da allora che la villa è diventata luogo di culto e anche di mistero, vista la fama di satanista che, a torto secondo chi lo ha studiato, ha circondato Crowley. L'Abbazia di Thelema è grande circa circa 200 metri quadrati. Si estende a pianterreno dove una serie di stanze danno su una sala centrale ampia e di forma rettangolare dove Crowley aveva disposto il suo trono ad Est e quello della sua prima concubina ad Ovest. L'Abbazia che Crowley avrebbe voluto costruire sulle colline di Cefalù avrebbe dovuto essere di forma circolare, con otto grandi colonne che avrebbero dovuto reggere il tetto a cupola di vetro e ampi cortili destinati a vari scopi magici. Nelle stanze, sulle porte e sui muri, l'occultista dipinse affreschi che ritraevano nudi ed immagini pornografiche. Oggi di queste decorazioni non resta praticamente nulla, a causa dell'azione dei vandali. Il tempo e l'incuria hanno fatto il resto, causando il crollo di una parte del tetto. I proprietari adesso hanno deciso di metterla in vendita, sperando che diventi un museo. Tanto più che numerosi turisti, ogni anno, visitano comunque il sito.

La richiesta è di un milione e mezzo di euro, e sono già arrivate, spiega l'agenzia immobiliare che sta curando la compravendita, numerose offerte, soprattutto straniere, da Germania, Inghilterra e Svizzera. Solo una decina di offerte dall'Italia. La villa è vincolata dalla Sovrintendenza ai Beni culturali, e il restauro quindi non dovrà alterare l'assetto originale.

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