Il centrosinistra perde i pezzi Valbisagno verso il ribaltone

Per la terza volta in 15 giorni, il centro sinistra del consiglio del Municipio Valbisagno ha subito la sconfitta dall’opposizione. Forte anche del voto di due consiglieri della maggioranza (Vittorio Carpi della Margherita e Giuseppe Russo del gruppo misto), da tempo in disaccordo con la linea politica seguita dai colleghi di partito, la minoranza per voce di Domenico Morabito, capogruppo di An nonché vicepresidente dello stesso consiglio ha presentato un documento firmato da ben 13 consiglieri: una mozione di sfiducia verso gli attuali assessori (Giordano, Sessarego e Pagnoni) rei, sempre secondo Morabito, di avere mal gestito l'organizzazione delle feste di fine anno in Valbisagno. Una proposta sulla discussione che la realizzazione e organizzazione delle manifestazioni di fine anno, già presentata dalla giunta due volte e ieri, per la terza volta, ancora bocciata. «Abbiamo chiesto al presidente Giannelli di mandare a casa gli attuali assessori i quali - dichiara Morabito - oltre ad avere scontentato la popolazione non sono nemmeno stati capaci di tenere unito il loro gruppo».
Una situazione che secondo Vittorio Carpi (uno dei consiglieri in rivolta) poteva benissimo essere evitata: «Nessuno di noi ha qualcosa contro le feste di fine anno rivolte agli anziani - spiega Carpi -, ma spendere 5000 euro per una orchestra che dovrebbe far ballare persone anziane le quali avrebbero partecipato a una festa organizzata in una palestra inagibile e soprattutto impossibile da raggiungere se non in auto, a parecchi di noi è parsa una follia». Infatti, prima della discussione dell'unico ordine del giorno, l'opposizione si dichiarava disposta a votare a favore, a patto di annullare la festa. «Un piccolo sacrificio - dichiara Fiorella Bazurro della Lista Biasotti - che per noi avrebbe significato una sorta di apertura di dialogo con la maggioranza ma che soprattutto, avrebbe permesso l'organizzazione di numerose altre feste». Ma prima della votazione, le parole di Andrea Carpi, capogruppo della maggioranza, tuonavano come monito: «Non abbiamo nessuna intenzione di venire incontro alle vostre richieste - dichiarava Carpi -, riteniamo che le nostre siano più giuste e quindi andiamo avanti con la votazione».

La guerra è appena cominciata, naturalmente la proposta immediata di destituire gli assessori è stata negata da Giannelli il quale, a sua volta, ha dovuto prendere atto che a norma di legge, entro 15 giorni dovrà convocare un nuovo consiglio. «Si tratterà di un consiglio molto caldo - conclude Morabito -, questa volta i numeri stanno dalla nostra parte. Ne vedremo delle belle».

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