Champions all'Inter: è "titulissimo" Milito e Mou firmano il grande slam

L'Inter torna sul tetto d'Europa e vince il terzo titolo in un anno: Champions, Campionato e Coppa Italia. Milito re del gol: segna una doppietta e il Bayern affonda. Moratti: "E' la stessa gioia di 45 anni fa". Ma Mourihno dice: "E' probabile che vada via, mi ha cercato solo il Real Madrid, parlerò con loro...". Tifosi in festa: esplode la ola nerazzurra a Milano - Guarda le foto

Champions all'Inter: è "titulissimo" 
Milito e Mou firmano il grande slam

Madrid (Spagna) - Ci sono voluti 45 anni di attesa per tornare sul tetto d’Europa, 45 anni e due tentativi andati a vuoto. Ma l'Inter delle "Tre M": Moratti, Mourinho e Milito ce l'ha fatta. I nerazzurri sono di nuovo campioni e completano la tripletta da sogno: Coppa Italia, scudetto e Champions. E finalmente tutte le generazioni di tifosi nerazzurri venuti al mondo in questo ultimo mezzo secolo, possono esultare.

Inizia la finale Primi minuti caratterizzati dal possesso nerazzuro, anche se la prima palla in area di rigore la crossa Olic per Muller, anticipato. Al 6' ci prova Milito in contropiede ma scivola al limite dell'area. Il Bayern prende un po' di coraggio, fa girare palla e al 9' confeziona la prima fiammata: Robben salta Chivu e Samuel e dal fondo mette palla in mezzo per Muller che tira a lato. Al 12' Altintop si libera al tiro e dal limite calcia a girare: palla deviata in angolo dalla difesa. Tre minuti dopo il solito Robben crossa, Van Buyten colpisce di testa e la sfera rimpalla tra la schiena di Muller e il braccio di Maicon: qualche timida protesta del difensore tedesco.

Lampi sparsi Si accende l'Inter: al 17' Sneijder su punizione chiama Butt alla respinta di pugno e sul proseguio dell'azione, la girata di Cambiasso viene ribattuta dai difensori. Ma il Bayern non sta a guardare e dopo un batti e ribatti al limite dell'area nerazzurre Robben calcia alto. Al 25' arriva il primo giallo per Demichelis: fallo da dietro su Milito appena oltre il cerchio di metacampo: sulla conseguete punizione ci prova Sneijder ma Butt blocca centralmente. Anche Chivu finisce tra gli ammoniti per un fallo duro su Robben.

Vantaggio di Milito Poco dopo la mezzora, Milito non sbaglia: palla in profondità e l'argentino supera Butt in uscita. 29esima rete stagionale per "El Principe". Il Bayern non reagise e sembra quasi ricominciare come se niente fosse successo insistendo con il suo strile possesso palla ben annullato dalla perfetta manovra difensiva attuata dagli 11 di Mourinho.

Ripresa Squadre invariate in questo secondo tempo. Il Bayern riparte più determinato e Muller ha subito l'occasionissima per pareggiare: grande riflesso di Julio Cesar che ribatte da pochi passi. Poi l'Inter si fa subito pericolosa: Eto'o fugge via a sinistra e appoggia per Pandev che scaglia una saetta di sinistro: deviazione di Butt oltre la traversa.

Sfida olandese Il Bayern cresce e Robben la trascina: punizione violenta da destra, la difesa respinge e Muller al volo tira a botta sicura: si immola Cambiasso. Replica Sneijder su punizione: nulla di fatto. Intanto entra anche Miroslav Klose per Antiltop. Al 65' Julio Cesar si deve superare su un super tiro a girare del solito Arien Robben. Sostituzione anche nelle fila nerazzurre: esce Chivu ed entra Stankovic, Zanetti scala in difesa.

Le lacrime del Principe Uno strepitoso Milito fa tutto da solo, parte in contropiede, ubriaca il difensore sel Bayern con una doppia finta e scarica in rete il goal del raddoppio. 30esima rete stagionale per l'argentino che scoppia in un pianto di commozione mentre esulta sotto la curva nerazzurra in delirio.

Sacrificio Fuori Olic dentro Gomez. Entra anche Muntari per un esausto Pandev: 4-3-1-2 per l'Inter. I tedeschi provano a regire ma la doppietta di Milito ha tagliato le gambe agli uomini di Van Gaal che concedono spazio alle ripartenze nerazzurre. Commovente il lavoro dell'argentino che continua ad aiutare la squadra rincorrendo gli avversari anche oltre la metà campo.

Campioni Finisce la gara ed è un tripudio: Moratti in campo, Mourinho festeggia col figlio. E Zanetti piange: una carriera di attese, sofferenze e delusioni è finalmente riscattata. Finalmente vincenti, non solo in Italia ma anche in Europa: una vertigine senza paragone che sovrasta anche il futuro incerto della squadra.

Mourinho va, Mourinho resta: ora non importa, se ne parlerà da domani. Stanotte conta solo una cosa: godersi la vista. Perchè guardare il mondo dall'alto infatti non capita tutti i giorni. E per quanto il mondo sia cambiato rispetto a 45 anni fa, lo spettacolo è sempre bellissimo.

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