Chelsea e United giocano a "ciapa no". L'Arsenal batte il Liverpool e ringrazia

Le papere di Cech fermano i Blues di Ancelotti sul 3-3 a Stamford Bridge. Ma il Manchester fa peggio e all'Old Trafford perde con l'Aston Villa Ne approfitta l'Arsenal, che ad Anfield Road batte il Liverpool in rimonta e si porta a 3 punti dai Red Devils. Ancora ko il West Ham di Zola

ANCELOTTI IN LETARGO. E dopo il ko in Carling Cup, i due pareggi esterni e il 2-2 casalingo contro l'Apoel Nicosia, per il Chelsea schiacciasassi arriva anche il primo stop a Stamford Bridge. Nello stadio di casa, i Blues finora avevano sempre vinto in campionato. Fino a sabato, appunto, quando un Everton tutt'altro che in gran forma (i Toffees navigano al sestultimo posto) ha strappato un 3-3 alla squadra di Carletto Ancelotti. Partita subito in salita, per i padroni di casa, che pagano la goffaggine di Cech: il colpo di testa di Saha è preciso ma lento, il portierone si tuffa a rallentatore, la palla carambola sul palo e sulla sua schiena e l'Everton passa 1-0. Risposta devastante del Chelsea, che in pochi minuti - con Drogba e Anelka - mette a segno le due reti del sorpasso. Ma prima dello scadere c'è ancora il tempo di una nuova carambola in area Blues, con il pallone che colpisce Carvalho a terra e diventa un assist per Yakubu, che fa 2-2. Gol limpidissimo, se paragonato a quello del 3-3, siglato da Saha dopo il nuovo vantaggio londinese con Drogba. Cross al centro, Cech esce male, la difesa del Chelsea rinvia sulla testa di Saha e pasticcio servito. Un pareggio che certifica il periodo di appannamento del Chelsea.
DIAVOLI ALL'INFERNO. Ma se la capolista rallenta, la prima inseguitrice si ferma del tutto. Invece di approfittare del passo falso casalingo (vincendo, il Manchester avrebbe raggiunto il Chelsea in vetta), lo United perde in casa e scivola a -3 da Ancelotti e compagnia. Merito di Agbonlahor, attaccante esterno dell'Aston Villa che di sicuro la prossima stagione diventerà obiettivo di mercato delle big. È suo il gol che permette ai Villans di sbancare l'Old Trafford e di salire a quota 29 punti, sorpassando il Tottenham al quarto posto.
RIDE BENE CHI RIDE ARSENAL. Così, mentre in cima si gioca a «ciapa no» e le capoliste rallentano, i Gunners sognano di reinserirsi nella lotta. Il derby perso in casa due settimane fa contro il Chelsea in maniera netta (3-0), sembra lontano. I biancorossi di Wenger sono protagonisti dell'impresa di giornata, andando a vincere ad Anfield Road per 2-1. Match iniziato male, con la rete di Kuyt che porta in vantaggio il Liverpool, ma finito nel tracollo per i Reds, ormai allo sbando. Come accaduto in Champions League contro la Fiorentina, Gerrard e compagnia partono forti, ma pagano le disattenzioni difensive e concedono all'Arsenal il pareggio (autorete di Glen Johnson) e il vantaggio, con Arshavin. Ora i londinesi sono a quota 31, a tre punti dallo United e con una partita in più da giocare.
LONDRA PIANGE. Se Londra Nord ride sulla sponda Arsenal, di certo piange White Hart Lane. Nella casa degli Spurs è andata in scena una sconfitta imprevista dei ragazzi di Redknapp, puniti a domicilio dal Wolverhampton che così mette nei guai il West Ham di Zola. Già, perché anche gli Irons di East London guidati dall'ex fantasista sardo sembrano incapaci di reagire. Il successo sul Burnley aveva illuso gli Hammers di aver trovato la via della risalita, ma il ko interno per 4-0 contro lo United e soprattutto l'1-0 rimediato a Birmingham contro una diretta concorrente per la salvezza hanno gettato nello sconforto i claret & blue. Solo 1-1 invece per il Fulham nel Lancashire, in casa del Burnley. Ennesima dimostrazione di incompiutezza, invece, da parte del Manchester City, che a Horwich non va oltre il 3-3 nel derby allargato contro il Bolton (squadra della zona della Greater Manchester).

Gli Wanderers passano per ben tre volte in vantaggio (doppietta dell'ex Werder Brema Ivan Klasnic), ma per tre volte vengono rimontati nonostante l'espulsione di Bellamy tra le fila dei Citizens: decisiva la doppietta di Tevez, sempre più anima della metà Blue di Manchester.

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