Gli esperti sono d'accordo: è inutile correre a comprare la mascherina, neppure le categorie a rischio, neppure se giovani e, per esempio, diabetici. Non è il caso di fare la scorta di antivirali: possono essere di supporto terapeutico solo nei casi accertati di infezione di H1N1. Vale anche per le donne incinte che rientrano nelle categorie a rischio: prendere, per esempio, il Tamiflu, senza avere la certezza di avere lH1N1, sarebbe una sciocchezza perché non si sa se possa causare possibili malformazioni nel feto.
Diabetici. Per i giovani, i tanti insulino-dipendenti, le raccomandazioni principali sono di tenere sotto maggiore controllo la glicemia; di non sospendere per nessuna ragione la terapia «anche in presenza di nausea, vomito e dissenteria», fare subito la vaccinazione contro l'influenza di stagione.
Gestanti. Rientrano tra le categorie a rischio a cui la Società italiana di ginecologia e ostetricia raccomanda la terapia con antivirali solo «in presenza di sintomi respiratori influenzali». «Può essere somministrata senza preoccupazione - si legge in un comunicato - la terapia con Zanamivir o Oseltamivir per la quasi totale assenza di effetti collaterali e per la non provata teratogenicità di tali farmaci in gravidanza. In questi casi, infatti, la valutazione del rischio/beneficio è senz'altro a favore del loro utilizzo».
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