Chiara Civello: una voce piena di fascino

Chiara Civello: una voce piena di fascino

In giro per il mondo con il mondo dentro. È Chiara Civello, che torna stasera nella sua città per presentare il nuovo album The space between. Un disco in cui l’artista romana affronta con maturità i temi della sua vita: canzoni in italiano e in inglese per cantare di viaggio, lontananza, necessità di cambiare ed evolversi. Un disco sincero, che racconta lo spazio «tra le note, tra me e il mio passato o il mio futuro... lo spazio che ti fa percepire meglio la realtà, lo spazio che ti fa sentire la mancanza di qualcuno».
Un album in cui la cantante, oltre all’amato pianoforte, suona anche la chitarra acustica: «uno strumento che mi fa sentire a mio agio con il non sapere quello che sto facendo, senza avere un nome per ogni accordo. Vado dove mi porta. È la forza di dimenticare più che di imparare».
In concerto all’Auditorium, Chiara Civello canterà le nuove canzoni, cresciute insieme alla passione per la musica brasiliana.
«Nel mio disco c’è il Brasile, perché quella è musica da cui traggo grande ispirazione. Ho voluto dare risalto alle percussioni chiamando Mauro Refosco, perché sa essere originale con raffinatezza e sensibilità, innovativo senza snaturare».
«The space between» affronta tematiche delicate e profonde, riuscendo comunque a trasmettere quella serenità che gli ha dato vita.
«Ho scelto di inserire elementi contraddittori all’interno di un’unica proposta musicale. Sonorità che non risultino pesanti, legate a testi in grado di raccontare momenti particolari. Volevo che suonasse come un disco degli anni ’60, registrato insieme da tutti i musicisti chiusi in una stanza. Gli stessi musicisti che sono al mio fianco da anni e con cui ho potuto lavorare sui brani già prima della registrazione, trovando il suono che veramente cercavo».
Insieme a tante canzoni originali, anche le cover di Harry Nilsson («Without her») e Hoagy Carmichael («Skylark»).
«Il brano di Nilsson, che ho riarrangiato in stile samba-bossanova, è uno dei miei preferiti. Skylark invece mi ha aiutato molto in un periodo davvero difficile della mia vita».
Entrambi si adattano perfettamente all’atmosfera complessiva dell’album.
«La sofferenza che esprimevo in Last quarter moon qui assume un connotato diverso. Si può riassumere con la parola brasiliana saudade, che descrive una melancolia a sfondo positivo. Ho maturato un rapporto sereno con la vita itinerante. Ho imparato a presentarmi e poi a dire subito addio, come succede ogni sera che mi esibisco dal vivo».
Tra le curiosità del disco, una canzone scritta a quattro mani con l’attore Rocco Papaleo, conosciuto in vacanza a Stromboli.
«Mi è stato presentato la scorsa estate. Da subito è iniziata una lunga serie di mattinate trascorse a comporre, tra chitarra e caffè, sul terrazzo di una vecchia casa eoliana che guarda il mare.

Io avevo una melodia, insieme abbiamo trovato una lirica ed è nata Isola, una delle mie canzoni preferite».
Con Chiara sul palco della sala Petrassi ci saranno Pete Rende (piano e fisarmonica), Yusuke Yamamoto (vibrafono e percussioni), Richard Hammond (contrabbasso) e Tony Mason alla batteria.

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