Chiesa: "Pedofilia, rendere verità e giustizia"

La Santa Sede "appoggia la Diocesi nella propria disponibilità ad analizzare la dolorosa questione" dei presunti abusi sessuali che sarebbero avvenuti nel coro dei Regensburger. Georg Ratzinger: "Non c'entro pronto a deporre". Il vescovo di Ratisbona: "Il periodo non coincide con l'incarico di Ratzinger"

Chiesa: "Pedofilia, rendere verità e giustizia"

Città del Vaticano - La Santa Sede "appoggia la Diocesi" di Ratisbona "nella propria disponibilità ad analizzare la dolorosa questione" dei presunti abusi sessuali che sarebbero avvenuti nel coro dei Regensburger Domspatzen "con decisione e in modo aperto, ai sensi delle direttive della Conferenza Episcopale Tedesca. L’obiettivo principale del chiarimento da parte della Chiesa è di rendere giustizia alle eventuali vittime". È quanto si legge sull’Osservatore Romano. "Essa, inoltre -viene rilevato- è grata per questo impegno di chiarezza all’interno della Chiesa e auspica che altrettanta chiarezza venga fatta anche all’interno di altre istituzioni, pubbliche e private, se veramente sta a cuore di tutti il bene dell’infanzia".

Georg Ratzinger: "Sono disponibile a testimoniare"
"Se la magistratura tedesca mi invitasse a testimoniare, sarei certamente a disposizione, ma non ho nessuna informazione su attività punibili" ha detto al sito online Bild.de l’ex direttore del coro di Ratisbona, don Georg Ratzinger (86 anni), fratello maggiore di papa Benedetto XVI. "Sono al corrente delle accuse contro l’ex vicedirettore del convitto annesso al duomo, Friedrich Z. Ma sono cose precedenti al mio periodo" ha detto a Bild.de don Georg, direttore del coro per 30 anni tra il 1964 e il 1994. "Su Georg Z. (un altro dei due superiori del convitto, ambedue morti nel 1984, accusati di abusi tra il 1958 e il 1973 Ndr) invece non ho mai saputo nulla di scorretto riguardante i cantori del coro". In compenso, ha detto Ratzinger al giornalista, ha saputo che successivamente Georg Z. "è tornato a casa sua a Vohenstrauss (Baviera) dove ha fondato una orchestra per strumenti a fiato e dove ci sarebbero stati comportamenti scorretti". "A quell’epoca si faceva rispettare rigorosamente l’ordine, ma allo stesso tempo c’erta una atmosfera umana e comprensiva" afferma Ratzinger a proposito del clima nel coro. "Il rigore era necessario, in quanto veniva chiesta molta abilità. Ma c’era una atmosfera quasi famigliare". "Io spero che il mio coro non soffra a causa di queste accuse. È però mio interesse che venga chiarito tutto" ha detto l’ex direttore a Bild.de.

Vescovo: "Periodo non coincide" Gli episodi di pedofilia "riportati alla memoria non coincidono con il periodo dell’incarico del maestro prof. Georg Ratzinger (1964-1994)".

È quanto dichiara il vescovo di Ratisbona, monsignor Gerhard Ludwig Muller, in un comunicato pubblicato sull’Osservatore Romano in relazione agli abusi sessuali emersi nell’ambito della struttura di cui fa parte il Coro del Duomo della città tedesca.

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