Una lunga, simbolica, catena di rintocchi e preghiere che passando da tutto il mondo si estendano dalle Isole Fiji nel sud Pacifico fino all'Europa settentrionale. Questa l'iniziativa lanciata dal Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) per sensibilizzare la comunità cattolica mondiale su quella che viene definita "una delle preoccupazioni fondamentali che dobbiamo affrontare insieme", il cambiamento climatico. Mentre le nazioni stanno esprimendo a Copenhagen le proprie posizioni rispetto ad un nuovo accordo internazionale sul clima, le chiese di tutto il mondo vogliono far risuonare il messaggio per cui la protezione del clima è una questione etica e spirituale. Il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) ha invitato le chiese a suonare domenica 13 dicembre 350 rintocchi delle loro campane per richiamare le persone alla preghiera e ad agire per fermare il cambiamento climatico.
Il numero ha un preciso valore simbolico in quanto sono 350 le parti per milione che, secondo molti scienziati, rappresentano la soglia massima di sicurezza nelle emissioni di anidride carbonica in atmosfera. "Coloro che sostengono questa iniziativa vedono la cura del creato e della vita umana minacciate dal cambiamento climatico come una questione etica e spirituale; non con un senso di parzialità ma nella prospettiva del bene comune del creato" ha spiegato Guillermo Kerber, segretario esecutivo del programma sul cambiamento climatico del CEC. La Conferenza delle chiese europee (KEK) e la Conferenza Episcopale europea (CCEE) hanno assunto la campagna e mandato una lettera congiunta alle chiese in Europa. Sono già moltissime le adesioni: oltre alla Danimarca, dove domenica alle 15 ore locali le campane di tutte le chiese del Paese suoneranno all'unisono nel corso della celebrazione ecumenica, hanno risposto con entusiasmo all'iniziativa molti altri Paesi europei, tra cui l'Italia. In particolare domenica a mezzogiorno suoneranno 350 rintocchi le campane della chiesa cattedrale di Pistoia; secondo il vescovo della città toscana, monsignor Mansueto Bianchi, l'iniziativa rappresenta un monito importante per i delegati di tutto il mondo riuniti a Copenhagen.
In una lettera appena spedita ai parroci del vicariato cittadino, monsignor Bianchi ha rivolto un invito a suonare per qualche minuto le campane della propria chiesa "come appello simbolico alla coscienza religiosa e civile delle persone affinchè il nostro approccio alle risorse del creato sia più rispettoso del progetto di Dio e del diritto dei fratelli, soprattutto dei paesi più poveri e più penalizzati dalle dinamiche delle economie di mercato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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