Olimpiadi, Evenepoel nella leggenda: doppietta d’oro cronometro-corsa in linea

Il campione belga riesce in un'impresa mai vista nella storia del ciclismo a cinque cerchi, doppiando l'oro nella cronometro con quello nella corsa in linea. Alle sue spalle doppietta francese Madouas-Laporte

Olimpiadi, Evenepoel nella leggenda: doppietta d’oro cronometro-corsa in linea

Il gran pubblico che affollava le strade di Parigi ha salutato l’impresa storica di un campione che ha dimostrato oltre ogni dubbio la sua assoluta superiorità. Dopo aver piegato Filippo Ganna nella cronometro, Remco Evenepoel demolisce tutti i rivali, lancia un attacco perentorio e s’invola verso la vittoria. Impressionante il fatto che vinca con oltre un minuto di distacco nonostante un problema meccanico a pochi chilometri dal traguardo. Strategia perfetta quella della squadra belga, con Wout Van Aert che ha marcato stretto Mathieu Van der Poel, mai sembrato in grado di rispondere alla prepotenza atletica del rivale. Il francese Valentin Madouas, l’unico a rimanere a ruota del belga, molla sulla penultima salita di Montmartre e rischia di venir ripreso dagli inseguitori. Il transalpino comunque resiste fino al traguardo: argento lui, mentre a vincere la volata per il bronzo è Christophe Laporte per una doppietta francese che fa impazzire di gioia il pubblico parigino.

Elia Viviani ci prova

Nonostante l’estrema lunghezza di questa prova in linea e il percorso molto nervoso, con continui saliscendi, appena si esce dalla zona di neutralizzazione, ecco che parte la prima fuga di giornata. Il quintetto che se ne va non ha certo ciclisti dal grande blasone ma, quando il gruppo li lascia fare, è un invito ai più avventurosi di seguirli e provare un’azione dalla lunghissima distanza. Van der Poel e Pedersen si guardano in cagnesco in testa al peloton ma nessuno se la sente di recuperare i cinque minuti di vantaggio accumulati dal gruppetto di testa. La prova in linea più lunga della storia dei Giochi Olimpici spaventa tutti, anche se non ci sono grandi salite da affrontare: a 200 chilometri dall’arrivo, quando Danimarca e Paesi Bassi si rialzano, il vantaggio dei fuggitivi sale fino a dieci minuti. Quando Alaphilippe è costretto a cambiare bici, iniziano a partire gli attacchi: se un paio vengono ripresi, quando parte un quartetto guidato da Elia Viviani, il gruppo lascia fare.

Viviani Parigi 2024

Nonostante qualche breve tratto di pavé, l’azione di Viviani, Bouglas, Mullen e Syritsa è regolare e consente al quartetto di riprendere quattro minuti ai fuggitivi in poco più di dieci chilometri. Mentre la squadra francese si sposta in testa al gruppo per evitare problemi, il ritmo del peloton è decisamente risalito: a 140 chilometri dall’arrivo, i fuggitivi hanno 3’54” da recuperare sul gruppo Viviani, che ha altri tre minuti di vantaggio dai favoriti, giusto in tempo per una serie di salite brevi ma piuttosto impegnative. L’azzurro riprende la fuga 20 chilometri dopo ma gli otto fuggitivi hanno poco meno di tre minuti di vantaggio da un gruppo che sembra essersi finalmente svegliato. L’accelerazione imposta da Mullen e Viviani è troppo per tre fuggitivi, che vengono rapidamente ripresi dal peloton ma la situazione non è affatto stabile: lo sloveno Novak prova la fuga ma viene ripreso dal belga Benoot, che tiene alto il ritmo del gruppo a cento chilometri dal traguardo. Viviani e Mullen, frustrati dalla mancanza di collaborazione, lasciano dietro i compagni di fuga proprio quando una serie di attacchi inizia a frazionare il gruppo, con gli atleti dei paesi minori che non riescono a tenere il passo.

Gruppo Parigi 2024

Healy e Lutsenko se ne vanno

Se la squadra olandese continua a controllare la testa del gruppo principale, l’irlandese Ben Healy si trascina dietro il kazako Lutsenko, lanciandosi all’inseguimento di Viviani: Vauquelin e Tratnik vorrebbero riprenderli ma non riescono a scrollarsi di dosso gli olandesi. Strano che Healy si lanci con così tanta insistenza all’inseguimento del connazionale Mullen ma l’avvicinamento alla Côte de Bièvres, una salita con alcune rampe all’8% costa caro ad Elia Viviani. L’azzurro inizia a soffrire di crampi ed è costretto a mollare la ruota di Mullen, che viene ripreso da Healy e Lutsenko: il gruppo, trascinato dal duo Benoot-Evenepoel, rimane a poco più di 30 secondi di ritardo ma l’impressione è che possano riprendere i fuggitivi alla prima occasione utile. Con i fuggitivi così vicini, iniziano a susseguirsi gli attacchi ma sia quello guidato dall’azzurro Bettiol che lo stacco di Evenepoel vengono ripresi piuttosto in fretta: all’inizio della Côte du Pavé des Gardes, l’ultima salita prima del circuito parigino, i tre di testa hanno solo una trentina di secondi di vantaggio.

Fuga screenshot Parigi 2024

Mullen non riesce a reggere il passo e viene riassorbito dal gruppo, dove provano ad andarsene ancora Evenepoel, Bettiol, Pedersen e l’americano Jorgenson: al momento Van der Poel e Van Aert preferiscono rimanere vicini alla testa del gruppo ma potrebbero attaccare in ogni momento. Prima dell’inizio del circuito di Montmartre c’è ancora un po’ di pianura ma gli attacchi continuano a susseguirsi senza soluzione di continuità: importante quello che vede il tedesco Politt ed il francese Madouas provare a recuperare i 29 secondi dal duo di testa, che continua però a collaborare davvero molto bene. Quando al duo si aggiungono Woods, Wright, Haller e Küng, l’azione diventa davvero interessante: solo 16 secondi da recuperare su Healy e Lutsenko mentre il peloton rimane passivo a circa 55 secondi di ritardo. A dare la scossa ci pensano Benoot e Skjelmose, che lavorano chiaramente per Evenepoel e Pedersen ma il distacco continua a salire ancora prima di entrare sul circuito parigino. A 50 chilometri dall’arrivo foratura sia per Mohoric che per il danese Mads Pedersen, che sceglie di cambiare la ruota e non la bici prima di affrontare l’acciottolato parigino.

Foratura Pedersen Parigi 2024

Van der Poel c’è, Evenepoel vola

Tra due ali di pubblico festante, il duo di testa continua a rimanere avanti di 19 secondi mentre gli sforzi di Tisch Benoot non riescono a dare la scossa al peloton: Van der Poel continua a nascondersi, come il resto della squadra olandese, che da qualche chilometro non tira più. A 46 chilometri il campione del mondo lancia un attacco importante e si lascia dietro tutti tranne il rivale di sempre, Wout van Aert, che è l’unico a rimanergli alla ruota. Sulla prima salita di Montmartre, Ben Healy non aspetta più il compagno di fuga e rimane da solo in testa: tra gli inseguitori Politt si guarda alle spalle, dove al campione del mondo si sono aggregati ciclisti non banali come Alaphilippe, Jorgenson e il lettone Skujins. La Danimarca, presa in contropiede, prova a serrare i ranghi e rifarsi sotto ma non sono molte le squadre che possano dargli una mano, a parte Australia ed Italia, con Bettiol che rimane alla ruota di Pedersen.

Van der Poel attacco Parigi 2024

Il campione danese riesce a riprendere il quintetto dove Van der Poel ha smesso di dare cambi: buono per gli azzurri, che tornano a potersi giocare le loro carte nel finale di gara. Appena ripreso il grande rivale, Remco Evenepoel approfitta del momento di confusione per andarsene a velocità doppia, lasciandosi dietro tutti i rivali. L’oro della cronometro riprende il gruppetto Madouas ma Healy continua a spingere forte anche in discesa, conservando circa 27 secondi di vantaggio sugli inseguitori: il gruppo, con Bettiol in buona posizione, è una ventina di secondi dietro. A favorire l’azione dell’irlandese il fatto che Evenepoel sia aiutato poco o niente nel suo inseguimento, mentre alle loro spalle, la squadra olandese si prova a muovere per ricucire lo strappo. Alla fine Healy viene ripreso dagli inseguitori, che hanno perso per strada Wright, Woods e Lutsenko: il più in palla di tutti rimane comunque Evenepoel ma ci sono ancora 31 chilometri prima del traguardo. In testa al peloton, però, Alaphilippe e Van der Poel collaborano bene: i 38 secondi di vantaggio del quintetto di testa potrebbero non bastare.

Evenepoel screenshot Parigi 2024

La spallata del campione

Sulla seconda salita di Montmartre, ecco il nuovo attacco di Remco Evenepoel cui Haller e Küng non riescono a rispondere. Mentre sulle rampe più dure anche Healy è costretto a cedere, alle loro spalle arriva l’azione importante di Mathieu Van der Poel: il campione del mondo parte piano ma la sua è una progressione costante, cui solo Wout Van Aert riesce a rispondere. Il belga, chiaramente, non ha alcuna intenzione di aiutare il rivale: strategia per ora perfetta quella dello squadrone favorito per la vittoria finale ma le cose potrebbero cambiare parecchio da qui al traguardo. Madouas, l’unico a rimanere a ruota di Evenepoel, si rifiuta di dare cambi al campione belga, esattamente quando prima Alaphilippe poi Laporte iniziano a collaborare all’inseguimento. Assenti ingiustificati, purtroppo, gli azzurri, che hanno perso ancora una volta il treno giusto. A 22 chilometri dall’arrivo è proprio Laporte a lasciare dietro il gruppo, seguito dal compagno di squadra alla Visma, lo statunitense Jorgensen e provare ad inseguire Evenepoel.

Van der Poel Van Aert screenshot Parigi 2024

Se il gruppetto Van der Poel viene ripreso dal peloton, la distanza da recuperare nei confronti del campione belga è oltre al minuto: cosa più facile a dirsi che a farsi, considerato quanto sta andando il campione olimpico dell’inseguimento sulle strade parigine. Sulla seconda salita di Montmartre, Remco Evenepoel mette un’altra spallata ed il francese Madouas è costretto a lasciarlo andare: a 15 chilometri dall’arrivo, strappargli dal collo il secondo oro olimpico di questa edizione sarà davvero molto complicato. Nel giro di un paio di chilometri, il belga stacca di 25 secondi il transalpino mentre il quintetto guidato da Laporte e Jorgensen è a 1’14”: saranno loro a giocarsi il bronzo. L’ultima salita di Montmartre è un vero e proprio tripudio per Evenepoel, ormai sicuro della doppietta da leggenda, mai avvenuta nella storia del ciclismo olimpico. L’unica battaglia che conta è quella per gli altri gradini del podio: se Madouas fa di tutto per resistere, Jorgenson e Laporte si lanciano al suo inseguimento, con l’incredibile Healy che ancora non molla.

Evenepoel foratura screenshot Parigi 2024

Incredibilmente un problema meccanico blocca Evenepoel proprio davanti al palazzo del Louvre, che si sbraccia disperato chiedendo all’ammiraglia di fornirgli una bici nuova: il belga perde una ventina di secondi ma è un rischio assurdo quello che ha corso a pochissimi chilometri dal traguardo. Alla fine niente rovina l’apoteosi del marziano belga, che addirittura si ferma e passa la linea alzando al cielo la sua bicicletta.

Alle sue spalle, invece, Madouas riesce a resistere alla rimonta degli inseguitori e si porta a casa un meritatissimo argento. La volata per il bronzo vede partire prima di tutti Laporte, che completa una storica doppietta francese, per la grande gioia del pubblico di casa.

La classifica finale

Results powered by FirstCycling.com

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica