"Cosa fai a Capodanno?" segna l'esordio alla regia del co-sceneggiatore del riuscitissimo "Perfetti Sconosciuti", Filippo Bologna. E' proprio alla struttura di quel celebre titolo che si guarda, replicandone l'unità di tempo e di luogo oltre che la presenza di personaggi con molto da rivelare. L'odierna è però una commedia che cerca una propria originalità vestendosi di sfumature noir e allusioni sessuali, con esito assai deludente.
L'idea è quella di riunire in uno chalet innevato un gruppo di scambisti per un Capodanno alternativo. Gli invitati, tutti estranei tra loro, sono una coppia in cerca di emozioni forti (Valentina Lodovini e Riccardo Scamarcio), un politico in sedia a rotelle (Alessandro Haber) e la sua giovane quanto apatica compagna (Vittoria Puccini), infine una signora dell'alta borghesia (Isabella Ferrari) con quello che sembra essere il suo toy-boy (Ludovico Succio). Gli ospiti troveranno ad accoglierli due misteriosi padroni di casa (Luca Argentero e Ilenia Pastorelli).
Il sesso, nonostante esista un trailer del film dedicato alla diffusione su Pornhub, piattaforma di contenuti per adulti, è solo un pretesto acchiappa spettatori. A parte un paio di estemporanee volgarità (come quella di porre un vibratore a puntale dell'albero di Natale), l'attenzione dei personaggi è su argomenti come migrazione, razzismo, droga e problematiche relazionali.
Le performance attoriali sono sottotono, fatta eccezione per quelle dei veterani Haber e Ferrari, il politico in disarmo (in tutti i sensi) e la radical chic in versione "signora in rosso" sotto acido. Ilenia Pastorelli è, al solito, perfetta nel ruolo di svampita coatta, diverte la sua battuta sul Grande Fratello, programma d'esordio per lei e Argentero, ma per il resto non si sorride mai: anche le freddure pronunciate dal personaggio di Haber sono già sentite.
La coppia Lodovini-Scamarcio figura in realtà solo nel prologo e in una scena durante i titoli di coda, mentre l'uso di alcune canzoni degli anni 80 funziona da scossa per ravvivare un'atmosfera a dir poco mortifera e stagnante. Così come non funziona il registro comico, suona maldestra l'incursione in quello drammatico.
Le strizzate d'occhio al sesso come al cinema di altri (tra cui i Coen e Tarantino) non bastano: "Cosa fai a Capodanno?" resta un'opera incerta, in cui il miscuglio di generi cinematografici non ottiene l'effetto sperato.
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