70 anni di Fronte del Porto: i capricci da star di Brando e le altre curiosità

Fronte del porto, il capolavoro di Elia Kazan con Marlon Brando, compie 70 anni: ecco allora alcune curiosità che (forse) non conoscete

70 anni di Fronte del Porto: i capricci da star di Brando e le altre curiosità

Quando si parla di cinema ci sono film e personaggi che sono imprescindibili per chiunque voglia definirsi un cinefilo. Fronte del porto rientra senza sforzo nella lista dei lungometraggi che andrebbero visti almeno una volta nella vita e che sono pietre miliari della settima arte. Altrettanto indimenticabile è il suo interprete, Marlon Brando, tra gli attori più prolifici, talentuosi e controversi di sempre, che ha fatto del proprio modo di intendere l'arte e la recitazione una sorta di marchio distintivo. Diretto da Elia Kazan e uscito per la prima volta il 28 luglio 1954, Fronte del porto spegne oggi settanta candeline, dimostrando come il grande cinema è quello che non muore mai, che non viene dimenticato o lasciato sbiadire nell'oblio, affossato dalle nuove produzioni. In occasione dei settant'anni dall'uscita di Fronte del porto abbiamo deciso di raccogliere le curiosità più interessanti sulla pellicola che ha cooperato a fare la storia del cinema.

Tutte le curiosità su Fronte del porto

Di cosa parla Fronte del porto?

Tratto dal romanzo scritto da Budd Schulberg, Fronte del porto è una storia di violenza, corruzione e rivalsa, ambientata in una New York spettrale, nebbiosa, racchiusa nei confini del suo porto. È qui che lavora Terry Malloy (Brando), un ex pugile dal futuro promettente che ha finito col fare lo scaricatore di porto, sotto lo sguardo di Jonny Friendly (Lee J. Cobb), il boss della zona, responsabile di un incontro truccato in cui Terry ha di fatto detto addio alla sua carriera nel mondo del professionismo. Arrabbiato col mondo e con se stesso, pieno di rancore e frustrazione, Terry assiste impotente a tutte le manovre del boss, che sta negando i diritti ai lavoratori del porto, portando in questo luogo solo sangue e morte. Tuttavia, quando nella vita di Terry arriva Edie (Eva Marie Saint), l'ex pugile dovrà decidere da quale parte stare: da quella degli omertosi che si voltano dall'altra parte, da quella di Jonny Friendly o, al contrario, da quella di Edie e di suo padre (Karl Malden), che combattono per un mondo privo di mafia. Fronte del porto è dunque un film che pone al proprio centro la ricerca di giustizia e di rivalsa, che è diventato un manifesto cinematografico proprio grazie all'interpretazione del suo protagonista. Interpretazione che, tuttavia, è stata regalata al pubblico non senza la mancanza di alcuni problemi durante la fase di produzione.

I "capricci da star" di Marlon Brando

Come si diceva in apertura di questo articolo, nonostante il talento indiscusso che ha scandito tutta la sua carriera, Marlon Brando non è mai stato un personaggio semplice con cui avere a che fare. Da una parte la sua indole lo ha sempre spinto ad agire come riteneva opportuno a dispetto delle "regole" - si pensi, ad esempio, a quando rifiutò di ritirare l'Oscar per Il padrino - sia perché il suo essere tanto sicuro di sé lo portava a comportarsi come se le sue idee fossero, di fatto, migliori di quelle degli altri. E la lavorazione di Fronte del porto ne è un esempio lampante. Ad esempio, alla prima offerta di partecipare a Fronte del porto, Marlon Brando rifiutò perché trovava disgustosa un'apparazione pubblica fatta dal regista Elia Kazan alla House Un-American Activities Committee. Stando a quello che si legge sul sito dell'Internet Movie Data Base, Marlon Brando rifiutò in un primo momento di essere diretto dal regista. Il produttore Sam Spiegel, allora, propose il ruolo a Frank Sinatra, che accettò con entusiasmo. Tuttavia Marlon Brando tornò sui suoi passi e quando firmò il contratto, Sinatra venne "licenziato", il che spinse il cantante/attore a fare causa alla produzione. Senza contare che Marlon Brando - la cui tecnica istrionica risiedeva nella sua capacità di diventare il personaggio che doveva interpretare - era sempre così sicuro delle sue percezioni e delle sue supposizioni, da trovarsi spesso a non seguire la sceneggiatura e a improvvisare secondo il sentimento del momento. A niente servivano i "rimproveri" di Kazan, che molto spesso si limitava a "registrare" quello che gli attori facevano sul set. Inoltre Marlon Brando non fu mai neanche particolarmente puntuale sul set: stando a quello che si legge su IMDB, infatti, il set era così freddo e inospitale che gli attori non amavano "perdere tempo" tra una ripresa e l'altra. Ma la grande pietra dello scandalo riguarda la famosa scena del taxi, una delle più famose di Fronte del porto, costruita soprattutto sui primi piani di Marlon Brando alternati a quelli di Rod Steiger, che nel film interpreta il fratello di Terry. Durante le riprese dei primi piani di Terry, Rod Steiger rimaneva sul set e, anche se era fuori dall'inquadratura, rimaneva comunque nel ruolo per permettere a Marlon Brando di recitare al meglio. La stessa cortesia, però, non fu fatta a Steiger dalla sua co-star. Marlon Brando se ne andava appena finito di girare e Steiger fu costretto a recitare con una persona che gli leggeva le battute di Brando. Steiger fu così infastidito da questa mancanza di educazione e da questa arroganza che lui e Brando non si parlarono più per anni. C'è da dire, però, che Brando aveva nel suo contratto la clausola che disponeva che lui rimanesse sul set fino alle quattro, perché poi avrebbe dovuto incontrare il proprio analista, con il quale stava cercando di superare il trauma della perdita della madre.

Le altre curiosità di Fronte del Porto: Il Metodo Stanislavskij

Fronte del porto è forse il primo film famoso a portare in superficie il Metodo Stanislavskij, una tecnica attoriale che veniva insegnata nell'Actors' Studio di New York, ideata per la prima volta da un insegnante di teatro russo a cui si deve il nome della tecnica. Al centro del metodo c'è la necessità di creare uno studio approfondito del personaggio, di modo che l'attore possa comprenderne la psicologia e il mondo interiore, attraverso però le esperienze personali dell'interprete stesso. In altre parole, in questa tecnica l'attore e il personaggio devono sentire la stessa cosa. Devono diventare la stessa persona. Marlon Brando è stato uno degli attori che ha più ferocemente difeso questa tecnica di recitazione.

Un'altra fonte di ispirazione

Sebbene si tratti di una trasposizione del romanzo di Budd Schulberg, Fronte del porto ha anche un'altra fonte di ispirazione, svelata da Coming Soon. Si tratta dei ventiquattro articoli, raggruppati sotto il macro-titolo di Crime on Waterfront che vennero scritti da Malcon Johnson e che portarono il giornalista a vincere il Premio Pulitzer.

Tutti i premi del film

Fronte del porto venne presentato per la prima volta in anteprima alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia nel 1954. Proprio nella kermesse lagunare il film vinse il Leone d'Argento, il premio che viene dato alla regia. Fu solo l'inizio di una stagione dei premi davvero fruttuosa. La pellicola vinse infatti ben otto premi Oscar, tra cui quello alla miglior regia e quello per il miglior attore protagonista. Con la sua vittoria, all'epoca, Marlon Brando divenne l'attore più giovane ad aver vinto un Premio Oscar.

Marlon Brando, modello da emulare

Fronte del porto aprì a Marlon Brando le porte della celebrità. L'attore era già famoso, naturalmente, ma con questo film Brando scalò la classifica di quel divismo che andava per la maggiore durante l'epoca d'oro di Hollywood. Passò dall'essere un attore amato e stimato al diventare un vero e proprio modello da emulare. Il successo fu di tale portata nell'immaginario colletivo e nella cultura pop, che molti ragazzi cominciarono a chiedere ai barbieri di tagliargli i capelli come il protagonista del film, al punto che si sviluppò ovunque il modello "alla Brando". Una cosa del genere sarebbe successa solo molti anni dopo, quando le donne cominciarono a chiedere di avere lo stesso taglio di Rachel, il personaggio interpretato da Jennifer Aniston in Friends.

L'insoddisfazione di Marlon Brando

Stando alla ricostruzione fatta da IMDB, la prima volta che ebbe l'occasione di vedere il film nella sua

completezza, Marlon Brando rimase totalmente deluso dalla sua interpretazione. Uscì dalla stanza delle proiezioni urlando e non riuscì a parlare con il regista, tanto si sentiva imbarazzato per la propria prova attoriale.

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