Era il 22 luglio 1954 quando al cinema arrivò per la prima volta il film Sette spose per sette fratelli, il musical diretto da Stanley Donen che ha contribuito a fare la storia del genere musicale nel mondo scintillante di Hollywood. Ambientato a metà dell'Ottocento in una fattoria sulle montagne dell'Oregon, il film racconta la storia di sette fratelli che vivono isolati dalla civiltà, chiusi nella loro quotidianità che non sembra disposta ad aprirsi al mondo esterno. A capire che quello non è il modo più sano di vivere è il fratello maggiore, Adamo (Howard Keel), che comprende che la casa ha bisogno di una mano femminile per tenerla in ordine, occuparsi dei pasti e rendere più abitabile un contesto interamente maschile.
Dopo essersi innamorato di Milly (Jane Powell), Adamo la sposa in fretta e furia e solo in un secondo momento Milly capisce di essere stata "ingannata". Il suo neo-marito, infatti, si è dimenticato di dirle che dovrà condividere la casa con sei uomini rozzi che non aspettano altro che essere "serviti" da lei. Milly, allora, decide di prendere in mano la situazione e si mostra ben determinata a trovare delle moglie per i suoi sei cognati, pescando tra le sue migliori amiche. A settant'anni dall'uscita di questo musical basato sul vero amore e la lotta tra i sessi, abbiamo raccolto le migliori curiosità su Sette spose per sette fratelli.
Tutte le curiosità su Sette spose per sette fratelli
Un film di serie B
Nonostante il successo che Sette spose per sette fratelli ha avuto al suo debutto e il peso che ha avuto nel mondo della settima arte, lo studio di produzione, la MGM, considerava il musical un film di serie B. I produttori, stando a quanto si legge sul sito dell'Internet Movie Data Base, erano così sicuri che il film sarebbe stato un fallimento che decisero di spostare parte del budget verso un'altra pellicola. La decisione mise così in difficoltà il regista che fu costretto a usare sfondi dipinti, senza avere la possibilità di girare il film nelle location reali.
Gli abiti delle spose
Forse non tutti sanno che il costumista Walter Plunkett, per realizzare i vestiti delle spose, andò all'Esercito della Salvezza, cominciando a cercare abiti e tessuti che avrebbe potuto utilizzare per il film, sempre con l'intento di risparmiare il più possibile e rimanere nei confini del budget. Durante le sue ricerche, Plunkett trovò delle vecchie trapunte che poi adattò per trasformarle nei costumi necessari a Sette spose per sette fratelli.
Il piano sequenza
Non c'è niente che faccia impazzire un appassionato di cinema più di un piano sequenza ben riuscito. Per i non addetti ai lavori, con questo termine si intende un'unica ripresa che non prevede alcun taglio di montaggio. Ed è quello che il regista ha fatto nella famossisima scena di Lonesome Polecat, quando i "fratelli" stanno tagliando la legna.
La censura contro le pecore
Sempre in Lonesome Polecat c'è un passaggio in cui i fratelli cantano, nella versione originale, "A man can't sleep when he sleeps with sheeps", una frase che può essere tradotta con "un uomo non può dormire, quando dorme con le pecore." Secondo IMDB, questa frase fece storcere il naso agli addetti alla censura, preoccupati che questa frase potesse aprire la porta a perversioni inaccettabili all'interno di un musical. Tuttavia, dal momento che il montaggio filmico non prevedeva di mostrare nessun uomo che dormisse effettivamente con una pecora, la frase venne lasciata così com'era.
Riprese da record
Nonostante i tagli al budget che hanno spezzato il cuore al regista Stanley Donen, che sognava di poter girare in location, la produzione di Sette spose per sette fratelli andò avanti senza intoppi e, soprattutto, in un'atmosfera piena di gioia e di divertimento. La buona lena del cast così come la professionalità della troupe fecero sì che il film venisse girato e completato in soli 48 giorni.
Gli incassi da capogiro
Nonostante la poca fiducia che i produttori della MGM avevano mostrato all'alba della produzione, Sette spose per sette fratelli ebbe
un grande successo di pubblico. Il film incassò in totale tre milioni di dollari che, nel 1954, corrispondevano a circa 30 milioni. Una somma che, per l'epoca, poteva far sì che il film venisse considerato un blockbuster.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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