È morta Maria Rosaria Omaggio, una vita tra cinema e teatro. Fu una grande Oriana Fallaci

L'attrice di origini napoletane è scomparsa all'età di 67 anni dopo una lunga malattia. Amatissima dal pubblico, una delle sue più grandi interpretazioni quella di Oriana Fallaci

È morta Maria Rosaria Omaggio, una vita tra cinema e teatro. Fu una grande Oriana Fallaci
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Cinema, teatro, televisione e libri, icona di stile e grande fascino. È lutto nel mondo della cultura e dello spettacolo per la scomparsa di Maria Rosaria Omaggio. L'attrice di origini napoletane, morta oggi all'età di 67 anni dopo una lunga malattia, ha trascorso cinquant'anni di carriera tra il cinema e il teatro dedicandosi anche a quella che fu una delle sue più grandi passioni: la scrittura. "Ricorderemo sempre la sua ironia, la sua sensibilità, la sua eleganza", la saluta il presidente della Commissione Cultura della Camera Federico Mollicone. "La vita è un palcoscenico di cui tu sei stata regina. Ora sei salita sulla tua carrozza verso altri palcoscenici e altri personaggi". Per il suo impegno nel sociale la Omaggio è stata anche nominata Goodwill Ambassador Unicef.

La carriera della Omaggio

Cinquanta pièce teatrali, ventinove film, diciotto fiction e numerosissimi libri è questo il curriculum della Omaggio che ha dedicato un'intera vita al mondo della cultura portando una grande spiritualità in ogni nuovo progetto che affrontava. Aveva iniziato da giovanissima, diventando subito popolare grazie alla partecipazione a Canzonissima dell'edizione '73/'74, condotto da Pippo Baudo, dove mentì durante i provini: "Avevo 17 anni. Ai provini in Rai mentii sull’età: dissi di averne 20."

Una fisicità unica e una bellezza delicata oltre ad una voce inconfondibilmente roca, rimasero subito nell'immaginario del pubblico e il cinema le apre subito le porte. Solo due anni dopo è sul grande schermo con Roma a mano armata e Squadra antiscippo, al fianco di Maurizio Merli e Tomas Milian. Una delle sue più grandi interpretazioni quella di Oriana Fallaci nel film: Walesa - Uomo della speranza di Andrzej Wajda che le fece avere una menzione speciale al Festival di Venezia.

La "voce" di Oriana Fallaci

Ma non solo, alla Fallaci Maria Rosaria Omaggio ha dato voce in radio e negli audiolibri La rabbia e l'orgoglio, Se nascerai donna e Pasolini, un uomo scomodo. In teatro ha ideato e interpreta Le parole di Oriana in concerto, spettacolo andato in onda su Rai5 e su RaiPlay e in scena a fine gennaio 2020 anche a New York.

Tra i film interpretati Culo e camicia di Pasquale Festa Campanile; Giocare d'azzardo di Cinzia TH Torrini; Le avventure dell'incredibile Ercole di Luigi Cozzi; Era una notte buia e tempestosa... di Alessandro Benvenuti; Guido che sfidò le Brigate Rosse di Giuseppe Ferrara; Guardando le stelle di Stefano Calvagna; L'ave maria di Ninì Grassia. In televisione ha partecipato a numerosi varietà e fiction. A partire da Canzonissima a Caro maestro 2, Donne di mafia, La squadra fino a Don Matteo 5. Tra i suoi ultimi spettacoli, da segnalare sicuramente Casa Pianeta Terra.

Ambassador per le Nazioni Unite

Tre volte sulla copertina di Playboy, fecero di lei un sex symbol. “Erano foto artistiche – aveva raccontato – Posavo per Playboy nello studio del grande Angelo Frontoni e sapevo già che sarei entrata nell’immaginario collettivo. Capirà, tre edizioni da mezzo milione di copie ciascuna...". La Omaggio era anche un'apprezzata scrittrice e una goodwill ambassador nominata per il suo impegno sociale nel 2005 per l'infanzia delle Nazioni Unite. Istruttrice di taiji quan, arte marziale cinese, i suoi ultimi ruoli risalgono a tre anni fa: il film Un marziano di nome Ennio di Davide Cavuti, la fiction Sabato, domenica e lunedì di Edoardo De Angelis.

Un grande rimpianto

Riservatissima sulla sua vita privata, la Omaggio era stata sposata con Salvatore Vanacore, i due si erano conosciuti durante Canzonissima dove lei era nel cast fisso mentre lui era un impresario. Durante una recente intervista nel salotto di Serena Bortone Oggi è un altro giorno, confessò un suo grande rimpianto: “Ho fatto di tutto per rimanere incinta incluso un intervento all’utero.

A 25 anni ho perso mia madre. Mi restava Antonio, il mio fratello maggiore, medico, ma di recente se n’è andato per un linfoma. Oggi ho solo un nipote di 46 anni e il ruolo di “goodwill ambassador” per i bimbi dell’Unicef”.

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