Akira torna in sala dopo 35 anni: le 5 curiosità sul film d'animazione cult

Grazie a Nexo Digital in collaborazione con Dynit, torna in sala in formato 4K il più grande film d’animazione giapponese mai realizzato

Akira torna in sala dopo 35 anni: le 5 curiosità sul film d'animazione cult

A 35 anni dalla sua prima uscita nelle sale, “Akira” di Katsuhiro Ôtomo torna al cinema grazie a Nexo Digital in collaborazione con Dynit (qui le sale): ancora per oggi è possibile vedere il più grande film d’animazione giapponese mai realizzato in formato 4K in versione doppiata in italiano. Un’opera che ha tracciato un solco nella storia degli anime, rivoluzionando la percezione dell’arte giapponese in tutto il mondo occidentale.

Ispirato all’omonimo manga, “Akira” è ambientato nel 2019, in un’epoca in cui le grandi metropoli sono state spazzate via dopo la Terza Guerra Mondiale. Tokyo è teatro di scontri tra bande di motociclisti, tra cui si distingue la gang dei giovani Kaneda e Tetsuo. La polizia segreta, intanto, cerca di mettere un freno alla minaccia per poter continuare lo sviluppo del segretissimo progetto Akira...

Poster Akira 35°

Tra repliche cinematografiche e vendite home video, “Akira” ha tagliato il traguardo dei 50 milioni di euro di incassi. Un successo da ogni punto di vista, merito di investimenti corposi e di maestranze degne di nota: dal team di disegnatori di eccellenza alla colonna sinora composta da Shoji Yamashiro ed eseguita dai Geinoh Yamashirogumi, passando per il montaggio di Takeshi Seyama. Ma non solo: ecco 5 curiosità sul cult dell'animazione nipponica.

Il maxi-budget

Come anticipato, “Akira” è stato realizzato con un budget esorbitante. Formato da sette grandi società di produzione (Kodansha, Mianichi Broadcasting System, Bandai, Hakuhodo, Toho, LaserDisc Corporation e Smitomo Corporation), il consorzio “Comitato Akira” ha sborsato più di 1 miliardo di yen, circa 9 milioni di dollari. Un impegno economico incredibile per quel periodo.

Akira 3

Il primo anime dedicato solo al pubblico adulto

“Akira” è il primo film anime giapponese pensato unicamente per un pubblico adulto. Un’operazione rischiosa ma vincente, che ha confermato che l’animazione non è un territorio dedicato solo all’intrattenimento dei più piccoli. Il capolavoro di Katsuhiro Ôtomo lo dimostra, con la sua storia cruda e brutale.

Il doppiaggio “all’americana”

Uno dei passaggi più importanti della realizzazione di “Akira” è legato al doppiaggio: le voci dei personaggi sono state registrate prima che fosse realizzata l’animazione. Una consuetudine negli States, ma non in Giappone. Anche per questo motivo il movimento labiale tende alla perfezione.

Il (corposo) team innovativo

Qualità ma anche quantità. Per realizzare “Akira” sono stati impiegati circa 1300 animatori provenienti da diverse case di animazione. Un arruolamento necessario, considerando che le scene d’azione prevedono 24 disegni al secondo, il doppio rispetto i classici standard dell’animazione giapponese: una strategia mirata alla cura di ogni dettaglio, di ogni particolare.

Akira 2

Nessun taglio

“Akira” è il primo film

d’animazione giapponese arrivato sui grandi schermi occidentali senza tagli o rimaneggiamenti. Così ha mantenuto la sua natura, aggirando la consueta censura e dunque le possibili ripercussioni e/o distorsioni.

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