Reduce da un remake alquanto dimenticabile datato 2022, ...Altrimenti ci arrabbiamo! è la pellicola che va in onda questa sera alle 21.25 su Rete 4. Uscito nel 1974 per la regia di Marcello Fondato, il film è uno dei lungometraggi che hanno consacrato il duo composto da Bud Spencer e Terence Hill.
...Altrimenti ci arrabbiamo!, la trama
Ben (Bud Spencer) è un meccanico. Kid (Terence Hill), invece, è un camionista. In genere i due uomini sono grandissimi amici che apprezzano la compagnia dell'altro, ma, quando ci sono di mezzo le corse automobilistiche, tra i due comincia ad emergere una forte competizione. La loro amicizia viene messa a rischio quando entrambi partecipano a una corsa che vede come primo premio una Dune Buggy rossa. Il desiderio di entrambi di possedere l'auto è così forte che Ben e Kid finiscono con l'arrivare insieme al traguardo, sancendo un ex-aequo. I due decidono così di sfidarsi in una gara alquanto bizzarra che include birra e salsicce. Ma prima che si possa decretare il vincitore, il Luna Park in cui si trovano viene preso di mira da alcuni scagnozzi di un boss (John Sharp) senza scrupoli che vuole abbattere la struttura per costruire il proprio grattacielo e allargare i suoi affari. Quando l'attacco va a colpire anche la Dune Buggy, Ben e Kid capiscono di non poter rimanere fermi a guardare e decidono di "arrabbiarsi".
Alla (ri)scoperta di Bud Spencer
Ci sono attori che non si "accontentano" di essere celebrità del panorama cinematografico, ma assurgono quasi alla dimensione del mito e della leggenda. Un'ascesa che però non rimane fredda, asettica o vanesia, ma al contrario concede allo spettatore la sensazione di avere a che fare con un amico. Un amico che non si è mai incontrato e che forse non si incontrerà mai, ma che diventa talmente familiare da dare l'illusione di poterlo conoscere anche al di là dei film di cui è protagonista. Negli Stati Uniti un attore che risponde a questa descrizione può essere il compianto Robin Williams, che è sempre stato bravo a nascondere la sua tristezza e la sua depressione, trasformandosi in un uomo che tutti avrebbero voluto avere come amico, "vendendosi" come un uomo allegro, generoso, con cui sarebbe stato bello passare il tempo insieme. Per quanto riguarda il cinema italiano è indubbio che lo stesso ruolo è stato ricoperto da Bud Spencer. Nato a Napoli nel 1940 come Carlo Pedersoli, il futuro Bud Spencer non nasce come attore. Non è il set cinematografico il suo luogo prediletto, ma l'acqua e il mare. Come ricorda anche Coming Soon, Carlo Pedersoli comincia a interessarsi al nuoto in età molto giovane e l'acqua che lambisce il suo corpo diventa il mantello metaforico di questo supereroe nazionale che, dopo essere diventato campione nazionale, riesce a piazzarsi anche alle Olimpiadi del 1952. Continua a gareggiare nel nuoto libero ma anche nella pallaanuoto, riuscendo spesso a ottenere successi.Allo stesso tempo segue altre passioni, come il brevetto per essere un pilota di linea e il coronamento del suo sogno d'amore, sposando Maria Amato, figlia di un noto produttore, Peppino Amato. Il suo corpo atletico, modellato dagli allenamenti e dal duro lavoro necessario per essere uno sportivo ad altissimi livelli, diventa ben presto uno strumento da utilizzare davanti la macchina da presa: in questo senso è corretto forse assumere che è di nuovo l'acqua a condurlo a quello che poi sarebbe stato il suo destino, insieme all'amore per sua moglie. Comincia a svolgere i primi ruoli, ma è alla fine degli anni Sessanta che arriva la svolta: nel 1967 viene ingaggiato nel film Dio perdona... io no, ed è sul set di questo film che l'attore conosce Mario Girotti, che poi sarebbe passato alla storia come Terence Hill. Anche Carlo Pedersoli decide di cambiare nome e sceglierne uno più internazionale: opta per Bud Spencer mettendo insieme due sue grandi passioni. La birra Budweiser e l'attore Spencer Tracy. Da quel momento in poi Bud Spencer diventa un volto conosciuto e amatissimo del cinema italiano: sia i film in coppia con Terence Hill che quelli "in solitaria" come Bomber cooperano al mito che si costruisce intorno a questo gigante buono dagli occhi ancora pieno di meraviglia, che non ha smesso di incantare fino alla morte, avvenuta a ottantasei anni.
L'importanza e l'affetto che hanno caratterizzato la carriera di Bud Spencer lo hanno reso famosissimo anche oltre i confini nazionali, al punto che anche il The Hollywood Reporter scrisse un articolo in occasione della morte dell'attore, mentre a Budapest c'è una statua che omaggia l'interprete. Perché gli uomini possono morire, ma le leggende trovano sempre un modo per sopravvivere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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