Il cliente, tutte le regole imposte da John Grisham al film con Susan Sarandon

Il cliente è una trasposizione dall'opera omonima di John Grisham per la quale lo scrittore dettò delle regole imprescindibili: ecco quali

Il cliente, tutte le regole imposte da John Grisham al film con Susan Sarandon
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Tratto dall'omonimo romanzo di successo firmato da John Grisham e uscito per la prima volta nel 1994, Il cliente è il lungometraggio che va in onda questa sera alle 21.15 sul canale La7.

Il cliente, la trama

Mark Sway (Brad Renfro) è un ragazzino di undici anni che non ha una vita facile: vive in una roulotte insieme alla mamma (Mary Louise Parker) e al fratellino, dopo l'abbandono da parte di suo padre, un alcolizzato che non ne ha voluto sapere della sua stessa famiglia. Mark non ha quindi i mezzi per vivere chissà quali avventure, perciò si accontenta di vivere come meglio può. Un pomeriggio, insieme al fratello, Mark va a nascondersi in un bosco per provare l'ebbrezza del fumare una sigaretta, ma la sua scelta si rivelerà una di quelle capaci di cambiare la vita. Mark, infatti, diventa testimone di un avvocato molto vicino al mondo della mafia che, prima di uccidersi, confessa ai bambini il luogo di sepoltura di un senatore ucciso da Barry Muldano (Anthony LaPaglia), boss malavitoso. Ben presto il giovane di undici anni si troverà al centro di una vera e propria triangolazione: l'FBI cerca di scoprire cosa sa veramente, Muldano lo minaccia di morte se parlerà e, infine, il reverendo Roy Foltrigg (Tommy Lee Jones), procuratore nel caso dell'omicidio del senatore, vuole scoprire quello che Mark sa e se questo può mettere a repentaglio il suo caso. Accerchiato in questo modo, Mark assume, alla tariffa di un dollaro, Reggie Love (Susan Sarandon), una donna testarda ma determinata, che lo aiuterà a difendersi da tutti questi attacchi.

Le regole di John Grisham

Il cinema è un'arte che molto spesso ha fatto ricorso alla letteratura per trovare le storie da portare sul grande schermo. Non solo la narrativa classica, ma anche quella legata ai bestseller che, dunque, avrebbero potuto garantire un buon riscontro al botteghino, perché i lettori di quell'autore avrebbero senz'altro pagato un biglietto per vedere la trasposizione cinematografica del libro che avevano letto e, forse, amato. Tra gli scrittori che hanno avuto questo tipo di esperienza il primo che salta alla mente è, senza dubbio, Stephen King. Da IT a Misery, da Shining a Secret Window, sono tantissime le storie del re dell'horror che si sono fatte strade fino al grande schermo. Ma King, naturalmente, non è l'unico scrittore che ha visto le proprie parole tramutarsi in immagini proiettate in una sala buia. Basta visitare il sito ufficiale di John Grisham per vedere quanto lo scrittore di gialli giudiziari abbia dato molto materiale al mondo della settima arte. Basti pensare a Il momento di uccidere, diventato un film con Matthew McConaughey, Sandra Bullock e Samuel L. Jackson, o a L'uomo della pioggia, con Matt Damon e Danny DeVito. Il cliente rappresenta la terza trasposizione in ordine di tempo dai romanzi di Grisham, dopo Il socio del 1993 e Il rapporto Pelican, dello stesso anno.

È naturale aspettarsi che uno scrittore sia molto possessivo con le proprie storie e che cerchi di proteggerle come meglio crede. Quando Il cliente divenne materia di una produzione cinematografica, John Grisham accettò di vendere i diritti dietro alcune regole. La prima, stando a quanto riporta il sito dell'Internet Movie Data Base, era la possibilità di avere il veto sul cast: l'autore, insomma, voleva essere certo che la produzione scegliesse attori che non stonassero con quello che lui aveva creato su carta. E, a questa regola, era legata anche la seconda. Su IMDB, si legge di come John Grisham avesse chiesto specificatamente che "nessun bambino attore professionista di Hollywood" venisse provinato e/o scelto per interpretare il personaggio di Mark. Nell'opinione dello scrittore un bambino professionista, con una dizione pulita e l'abitudine ad abitare i set, avrebbe sancito l'insuccesso del film, che invece aveva bisogno di un volto sconosciuto, innocente, che potesse restituire proprio l'idea dell'"innocenza perduta". Secondo i dati condivisi da Coming Soon, Brad Renfro aveva partecipato solo a una messa in scena della sua scuola, perciò rispondeva alle esigente dello scrittore.

Le regole dettate da Grisham furono rispettate talmente alla lettera che lo scrittore fu ben felice, in seguito, di vendere i diritti de Il momento di uccidere: anche in questo caso, però, lo scrittore impose una condizione senza la quale non si sarebbe potuto procedere. Volle che a girare il film fosse sempre Joel Schumacher, lo stesso regista de Il cliente che tanto lo aveva soddisfatto.

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