La favorita, qual è la spiegazione del finale nel film con Emma Stone

Yorgos è un regista noto soprattutto per i finali grotteschi e strani con cui chiude i suoi film, altrettanto disturbanti: La favorita, in questo senso, non fa differenza

La favorita, qual è la spiegazione del finale nel film con Emma Stone

La favorita è il film di Yorgos Lanthimos presentato in anteprima alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia che va in onda questa sera alle 23.40 su Rai Movie. Il film si basa sulla storia vera della Regina Anna, che salì al trono nel maggio del 1707 e che suo malgrado, come si legge anche su Coming Soon, fu al centro di una forte tensione tra due cortigiane che combattevano per il suo favore.

La favorita, la trama

Anna Stuart (Olivia Colman) è una regina ormai stanca, con problemi di salute e di fiducia in se stessa, che si aggira per la corte vedendo solo complotti e prese in giro. La sua compagnia è formata dai conigli che alleva al posto dei figli persi negli anni e dalla consiglia Sarah Churchill (Rachel Weisz), che sfrutta la sua posizione a corte per favorire la carriera del marito. Questo equilibrio già corrotto viene messo a dura prova quando a corte arriva la cugina di Sarah, Abigail Masham (Emma Stone), una ragazza di nobili origini che è stata venduta dal padre per ripagare alcuni debiti. Abigail, dall'aria fresca e innocente, è in realtà una donna molto ambiziosa che vuol tornare ad essere considerata una nobile e una figura capace di incutere rispetto e non prese in giro. Tra Sarah e Abigail inizierà così una lotta senza esclusione di colpi per vincere il cuore e il favore della sovrana, sempre più lusingata da tutte quelle attenzioni.

La spiegazione del finale

Yorgos Lanthimos è un regista molto spesso freddo e cinico, che realizza i suoi film con un impianto scenico da mozzare il fiato e un racconto grottesco e surreale, anche quando attinge da fatti reali e ben documentati. La favorita, nonostante sia il film più "normale" del regista, mantiene un'allure molto grottesca, che sembra raggiungere il culmine nel finale. La favorita si apre con uno sguardo piuttosto approfondito sul legame tra la Regina Anna e Lady Sarah, sottolineando tanto la volontà di quest'ultima di badare a sé e al marito a prescindere dalle conseguenze, tanto la salute mentale precaria della regina, che ha diciassette conigli, ognuno dei quali rappresenta uno dei diciassette figli persi negli anni. Quando Abigail arriva appare come una ragazza sfortunata, una vittima di un sistema più grande di lei, come dimostra il suo ingresso in scena ricoperta da fango e sterco. Per lo spettatore diventa molto facile parteggiare per questo personaggio svenduto dal padre, a cui coopera anche la fisionomia di Emma Stone, adorabile e ingenua. Abigail è la primavera che arriva in casa della regina, mentre Sarah sembra sempre più crudele. Eppure, man mano che la storia avanza, il tono della commedia si asciuga e viene a galla la vera natura delle due donne.

La favorita - attenzione spoiler - si chiude con la Regina Anna che vede finalmente la vera natura di Abigail: una ragazza manipolatrice, sadica, egoista, con una passione per la bella vita e il lusso. Dopo essere riuscita ad ottenere il ruolo di favorita, Abigail può far cadere la sua maschera e per dimostrare di essere solo una persona forgiata dall'oscurità schiaccia e uccide uno dei conigli di Anna, per dimostrare il suo potere. Poco dopo, però, si vede la regina chiedere alla sua favorita di massaggiarle le gambe, come aveva fatto in passato. Tuttavia, nei loro "giorni felici", quel gesto era pieno di sensualità che spesso scivolava nell'erotismo puro. Ora Abigail non si preoccupa di celare il disprezzo e il disgusto che prova: Anna, allora, le infila le mani tra i capelli e la obbliga a piegare la testa, in un gesto di sottimissione e punizione. Sul volto di Abigail appare una smorfia, ma non si può sottrarre a quell'umiliazione. Le due donne sono entrambe sconfitte, entrambe costrette a pagare le conseguenze delle loro scelte e i prezzi dei loro desideri, più o meno carnali.

A questo punto il film si chiude con tre immagini imposte l'una sull'altra: i volti di Abigail e Anna, entrambe infelici e sofferenti, si mescolano con l'inquadratura dei conigli che prende il sopravvento. Gli animali saltellano e procedono con la loro esistenza e, nel farlo, danno allo spettatore un senso di disturbo e inquietudine. Da una parte essi rappresentano il ricordo del tempo passato, quando tutto sembrava possibile. Ma gli animali sono come Abigail: belli, dall'aspetto ingenuo e innocuo e come loro anche Abigail è un animale in gabbia, un serva sessuale che non è riuscita a liberarsi dal percorso che sembrava scritto per lei dalle stelle. E nel rappresentare anche i figli perduti della regina, i conigli sono anche il segno di un amore incondizionato di cui la regina aveva bisogno: un amore puro come quello che lega una madre a una figlia e che la mette davanti alla consapevolezza di aver fatto una scelta sbagliata.

Debole e sopraffatta ha lasciato che Abigail rimanesse, cacciando Sarah. È quest'ultima, forse, la vera vincitrice dello scontro: sebbene lontana dalla regina e con il volto sfregiato, è l'unica donna veramente libera, come né la regina, né Abigail, né i conigli potranno mai essere.

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