Lo scorso 6 ottobre si sono celebrati i trent'anni dall'uscita di Forrest Gump, uno dei film più famosi nella storia moderna del cinema, uscito nel 1994. Tratto dall'omonimo romanzo di Winston Groom e diretto da Robert Zemeckis, Forrest Gump racconta la storia vera di un ragazzo con un leggero ritardo mentale (interpretato da un indimenticabile Tom Hanks) che vive la sua vita tra incredibili avventure e straordinari incontri con personaggi realmente esistiti. Il vero punto fermo della sua vita, però, è l'amore che sin dall'infanzia nutre per la sua migliore amica Jenny, il personaggio che nella sua versione adulta è interpretata da Robin Wright. Ed è proprio quest'ultima ad aver preso ultimamente la parola per difendere Jenny dai commenti sempre più critici e violenti di fan estremamente sensibili che ormai trovano di che lamentarsi in ogni film.
Intervistata dal New York Times in occasione dell'uscita del film Here - dove recita di nuovo al fianco di Tom Hanks sotto la regia di Zemeckis - Robin Wright ha avuto l'opportunità di prendere le difese di Jenny, che viene sempre di più presa di mira dai fan del film, che considerano la ragazza uno dei personaggi peggiori della storia. Secondo questi fan così tanto arrabbiati, Jenny è un personaggio così negativo da aver meritato di ammalarsi di AIDS e morire, come se la malattia fosse una forma di punizione per aver vissuto la sua vita liberamente, invece di restare al fianco di Forrest, che è l'unico che l'ha sempre amata davvero. Proprio su questo punto - la punizione e la malattia - Robin Wright ha voluto dire la sua. Nel corso dell'intervista l'attrice ha detto: "Le persone dicono che lei è Voldermort per Forrest. Non lo prenderei come un riferimento giusto. Jenny è semplicemente egoista. Non penso che sia una punizione il fatto che lei contragga l'AIDS. Era così promiscua ed è questa la forma di egoismo che ha nei confronti di Forrest."
L'attrice ha poi continuato parlando proprio del rapporto tra Jenny e Forrest e ha spiegato che Forrest "la ama dal giorno 1. E lei era così volubile, scappava e si faceva di cocaina e usciva con una Black Planther. Poi si ammala e dice: 'tieni, questo è tuo figlio, ma io sto morendo'. E lui è ancora al suo servizio. 'Mi prenderò cura di te a casa della mamma'. Voglio dire, è una storia d'amore estremamente dolce."
Nel prendere le difese di Jenny - o, meglio, nel sottolineare che non sia il male incarnato, ma solo una persona instabile e inaffidabile a livello emotivo - anche i fan del film hanno voluto dire la propria, sottolineando che Jenny è un personaggio che merita più comprensione e accettazione, perché è un personaggio pieno di sfumature e complessità. Soprattutto, Jenny è una sopravvissuta a una serie di abusi fisici se non proprio sessuali perpetrati dal padre durante l'infanzia e il trauma che ne è conseguito l'ha trasformata in una donna che non riesce a impegnarsi, che non sa cosa sia la stabilità e che conosce l'amore solo come forma di violenza.
E proprio su questa lettura Robin Wright è d'accordo: per lei, la "sua" Jenny è una donna piena di egoismo che pensa a se stessa perché nessuno si è mai davvero preso cura di lei. Ed è per questo - più che per la paternità - che alla fine chiede aiuto proprio a Forrest. In un mondo di soprusi, infatti, lui è l'unico che si preso davvero cura di lei, senza mai chiedere nulla in cambio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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