Giochi di potere è il film che va in onda questa sera alle 23.05 su Iris. Uscito nel 1992 per la regia di Phillip Noyce, Giochi di potere, è tratto dal romanzo Attentato alla corte d'Inghilterra di Tom Clancy, ideatore del personaggio di Jack Ryan che, secondo IMDB, si è dissociato dal film.
Giochi di potere, la trama
Jack Ryan (Harrison Ford) è un ex agente della CIA che si trova a Londra insieme alla moglie Cathy (Anne Archer) e alla figlia Sally (Thora Birch). L'uomo non aveva previsto di dover sfruttare le proprie capacità durante il suo soggiorno nella capitale britannica, eppure davanti a Buckingham Palace è costretto a intervenire per sventare il rapimento di un membro della famiglia reale. La sua presenza in loco, oltretutto, coopera alla cattura del terrorista Sean Miller (Sean Bean), estremista dell'IRA, a cui uccide anche il fratello. Sarà solo l'inizio di uno scontro tra i due uomini, che arriverà fino agli Stati Uniti. Riuscirà Jack Ryan a salvare la sua vita e quella dei suoi cari prima che sia troppo tardi?
La vera storia dietro il film
Come viene chiarito dal sito dell'Internet Movie Data Base, il tentato rapimento a un membro della famiglia reale britannico che si vede in una delle prime scene del film è ispirato a fatti realmente accaduti. Nello specifico, il regista Phillip Noyce si è ispirato a quanto avvenuto a Londra il 20 marzo del 1974, quando la Principessa Anna rischiò di essere rapita sotto lo sguardo di tutti. Secondogenita di Elisabetta II e Filippo di Edinburgo, la Principessa Anna è nota soprattutto per la sua passione e il suo talento negli sport equestri, ma la sua fama è legata anche all'episodio che ha messo a repentaglio la sua sicurezza. Secondo la ricostruzione fatta dalla BBC, tutto è iniziato sulla strada di ritorno verso Buckingham Palace, alla fine di un evento benefico. La limousine su cui viaggiava la nobile britannica fu costretta a fermarsi in strada, dal momento che c'era un'altra vettura che rendeva impossibile proseguire il viaggio. Da questa macchina emerse poi un uomo armato, Ian Ball, che diffuse il panico cominciano a sparare in aria e attirando così l'attenzione di James Beaton, ispettore personale della principessa, che non lasciò passare altro tempo prima di usare il proprio corpo per fare scudo alla principessa e, al contempo, cercare di disarmare e rendere innocuo l'uomo. Tuttavia lo scontro tra i due si mise a favore di Ian Ball che non solo colpì l'ispettore, ma ferì anche l'autista della principessa, Alex Callender. Un terzo uomo rimase ferito da Ball: si trattava del giornalista Brian McConnell, un giornalista che era nei pressi dell'attentato e cercò a sua volta di fermare Ball. Un proiettile nel petto frenò qualsiasi sua velleità da cittadino eroico. Senza più ostacoli lungo la vita, Ball si fece strada fino alla macchina della principessa, aprendo lo sportello e parlando direttamente a colei che voleva rapire e prendere in ostaggio. Spiegò che le sue intenzioni non erano violente e che non aveva nessuna intenzione di spargere sangue reale: il suo obiettivo era invece di tenere in ostaggio la principessa "per un giorno o due" e ottenere un riscatto di due milioni di sterline da devolvere al National Health Service. Ad Anna venne ordinato di abbandonare la vettura e seguire il suo rapitore: ma a questa richiesta la principessa rispose con un no perentorio. Nei documenti inerenti il reato che sono stati riportati da BBC News si legge di come la principessa abbia resistito al suo assalitore con l'intento di colpirlo a sua volta. La Principessa Anna avrebbe così raccontato l'accaduto: "Continuavo a dire che non volevo uscire dalla macchina, che non sarei mai uscita dalla macchina. Sono arrivata quasi a perdere le staffe, ma sapevo che se lo avessi fatto avrei finito col colpirlo e lui avrebbe potuto spararmi." Questa terribile avventura si concluse quando la principessa Anna scese dallo sportello opposto a quello attraverso il quale Ball l'aveva raggiunta.
La sua fuga fu resa possibile da un passante, Ron Russell, che comprendendo la situazione si fece avanti, colpendo l'uomo di ventisei anni alle spalle, distraendolo di fatto dalla sua conversazione con la principessa. L'arrivo dei rinforzi, chiamati da Michael Hills, portò infine all'arresto dell'uomo, che risultò essere affetto da problemi mentali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.