Gravity, tutti gli errori scientifici del film con Sandra Bullock

Gravity è un film ambientato nello spazio siderale e incentrato su due astronauti che devono trovare il modo di sopravvivere: non tutto, però, è stato realizzato con attenzione ai principi della fisica

Gravity, tutti gli errori scientifici del film con Sandra Bullock

Gravity è il film del 2013 diretto da Alfonso Cuarón che va in onda questa sera, in seconda serata, alle 23.20 su Rai Movie. Presentato in anteprima alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia dello stesso anno, Gravity è una pellicola che, pur essendo ambientata nello spazio, insegue un senso costante di claustrofobia e pericolo. È inoltre un film - che il regista, secondo Coming Soon, ha scritto insieme al figlio - che si basa solo sulle interazione tra due personaggi. In questo senso si può paradossalmente affermare che è un "film da camera", ossia studiato per essere ambientato in una sola location, con pochi attori e dove durata del racconto e durata del film quasi coincidono.

Gravity, la trama

Ryan Stone (Sandra Bullock) è alle prese con la sua prima missione ufficiale nello spazio. Per questa straordinaria avventura è affiancata dall'astronauta Matt Kowalsky (George Clooney), un veterano delle missioni spaziale che è a un passo dal pensionamento. Quello che però doveva essere un semplice lavoro di routine si è trasformato in tragedia dopo tutto l'equipaggio e lo shuttle con il quale i due viaggiavano viene distrutto a seguito di un incidente e di una pioggia di detriti. I due astronauti, legati solo da un filo, comprendono che l'unico modo per sopravvivere è quello di arrivare a una stazione spaziale internazionale non molto lontana dal luogo dell'impatto. Ma lo spazio, col suo vuoto siderale, comincia ben presto a trasformarsi ancora di più in uno scenario di morte e distruzione.

Gli errori del film

Senza dubbio, il film Gravity mette in scena uno scenario spaventoso, quasi inimmaginabile per qualsiasi essere umano che non abbia l'ambizione di muoversi tra le stelle. Ma anche tra i professionisti del settore l'idea di poter essere abbandonati a se stessi in uno spazio senza fine, senza ossigeno e dominato dal vuoto può rappresentare un terribile incubo a occhi aperti. Secondo una leggenda della NASA riportata dal sito dell'Internet Movie Data Base, agli astronauti verrebbero date delle pillole per suicidarsi qualora il peggior scenario possibile si manifestasse mentre sono nello spazio. Molti altri esperti, però, hanno sentenziato che sarebbe molto più facile e confortevole limitarsi a ridurre l'ossigeno, così come si vede nel film, quando l'ossigeno comincia a calare. In effetti, Gravity ha ricevuto numerosi plausi per la sua attenzione ai dettagli e la sua tensione a una certa accuratezza ai principi della fisica e dell'astronomia.

Il regista Cuarón ha però sottolineato che il suo lungometraggio non poteva avanzare la pretesa di essere sempre accurato, perché spesso bisognava prendersi delle libertà narrative per permettere alla storia di avanzare. Un esempio lampante è rappresentato dalle tute che i personaggi di Sandra Bullock e George Clooney indossano per tutto il film. Esse sono ben diverse da quelle dei veri astronauti: questo perché i due attori avevano bisogno di una maggior libertà di movimento per recitare e seguire le indicazioni del regista. Movimenti che sarebbero stati pressoché impossibili all'interno di una vera tuta da astronauti. Un'altra scena in cui i principi della fisica sono sospesi in favore della narrativa è quella in cui si vedono i due astronauti "penzolare" da una lunga cinghia. Dal momento che nello spazio non c'è forza di gravità e manca del tutto qualsiasi forza centrifuga, nulla può, appunto, penzolare. I protagonisti, dunque, si sarebbero semplicemente ripresi e riavvicinati. Per Alfonso Cuarón, però, era necessario che i corpi dei suoi attori fossero sospesi, come se potessero davvero precipitare. Altrimenti l'aderenza ai principi della fisica avrebbe rovinato il dramma che segue all'interno del film e che rappresenta anche una delle scene più al cardiopalma di Gravity.

Forse però, come si legge IMDB, l'errore più grande riguarda proprio l'obiettivo del film. Dal momento che il telescopio Hubble che i protagonisti dovevano riparare all'inizio della pellicola si trovava nell'Alta Orbita Terrestre, sarebbe stato impossibile per i due sopravvissuti raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale, che invece opera nella Bassa Orbita Terrestre.

Nella realtà, quando nel 2009, il telescopio Hubble è stato sottoposto all'ultima opera di manutenzione, venne preparato un secondo shuttle da usare in caso di emergenza, perché di certo non sarebbe stato possibile raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale, che era troppo distante. Fortunatamente quella missione non ebbe incidenti e non ci fu bisogno di alcun mezzo di salvataggio.

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